Trattato sulle soap per Eva Miranda

Trattato sulle soap per Eva Miranda

Ecco qui gli appunti di Gianni Barbieri citati da Giardino nella prefazione ad Eva Miranda. Buona lettura!

Eva Miranda con Ron

DUE PAROLE SULLE SOAP…

Ogni soap che si rispetti prevede alcuni elementi fissi:
– tutto il cast è composto da attori e attrici di bell’aspetto;
– ogni puntata ha il finale che tronca la narrazione nel momento del climax;
– prevalgono gli interni in un numero di set limitato;
– prevalgono i primi piani e comunque i piani ravvicinati;
– il montaggio è “a sospensione”: dovendo seguire un nutrito numero di personaggi, la dimensione temporale della soap è una sorta di limbo. Il dialogo A si interrompe per dare spazio al dialogo B; il dialogo A viene ripreso nel punto esatto in cui si era interrotto;
– i problemi principali dei protagonisti sono di natura sentimentale, e solo secondariamente economici o di salute.

Le vicende narrate in Eva Miranda riprendono alcune situazioni tipo presenti in tutte le soap opera:
– una ricca famiglia assai numerosa dove sono rappresentate un po’ tutte le fasce d’età;
– una famiglia povera ma onesta dove sono rappresentate un po’ tutte le fasce d’età;
– un giovane amore contrastato a causa della differenza di status sociale;
– un personaggio disgustosamente cattivo nella famiglia ricca;
– un personaggio disgustosamente buono nella famiglia povera;
– scheletri negli armadi di ciascun personaggio che vengono prima o poi riesumati;
– gravi problemi di salute solitamente risolti in extremis e in modo inverosimile;
– gravidanze segrete, indesiderate o illegittime;
– morti redivivi;
– storie d’amore “a combinazione” che esauriscono tutti i possibili rapporti reciproci fra i personaggi, a esclusione degli incesti;
– un personaggio di dubbia sessualità;
– personaggi che subiscono drastici cambiamenti, diventando da santi a mascalzoni, morendo e resuscitando per tornare in scena con inverosimili “plastiche facciali”, oppure scomparendo in una generica e fantomatica “Europa”, o ancora sposandosi in un numero di volte superiore a quanto consentito dalla scala Liz Taylor;
– un personaggio criminale, solitamente non americano;
– paesi stranieri presentati in modo totalmente inverosimile.

Rispetto al prototipo nordamericano, la telenovela brasiliana o messicana presenta alcune variazioni:
– esasperazione emotiva (pianti a dirotto con dettaglio di nasi che colano);
– maggiore libertà nel versante erotico;
– più spazio a personaggi grotteschi con funzioni di intermezzo umoristico;
– maggiore povertà produttiva e dilettantismo;
– fenomeni di divismo incontrollato per gli attori protagonisti, di solito anche cantanti e comunque milionari.

ADATTARE A FUMETTI

Nella soap televisiva le immagini hanno un valore di mero supporto, messe in secondo piano dalla marea di parole. I pochi eventi cardine vengono introdotti con esasperante lentezza, e con altrettanta lentezza ne vengono mostrate le ripercussioni. La tecnica narrativa imperante è quella di far raccontare ai personaggi ciò che è avvenuto o sta per avvenire, anche per venire incontro all’ascolto inevitabilmente distratto delle massaie. I medesimi dialoghi compiono così una sorta di “giro dell’oca”, rimbalzando di bocca in bocca. Le ambientazioni sono spesso claustrofobiche, e l’azione scenica è rarissima.
Logicamente, queste caratteristiche NON si confanno a una narrazione a fumetti, e quindi dovremo giocoforza introdurre delle varianti:
– non avendo limiti di budget, potremo variare a piacimento le ambientazioni, concedendoci il lusso di numerosi esterni;
– dovremo comunque inserire delle azioni sceniche e limitare i dialoghi.

Un'altra illustrazione di Eva Miranda

PROPOSTE

La nostra soap deve rimanere coerente con il genere, ma con un elemento perturbante. Le seguenti proposte costituiscono delle ipotesi d’approccio al genere e una non esclude l’altra.

(E)Versione anfetaminica: Soap opera accelerata dove ogni frammento narrativo è segnato da un evento cardine. Questi eventi sono in stridente contraddizione fra loro, e le spiegazioni per giustificarli sono sempre meno plausibili, fino a livelli surreali.

(E)Versione metalinguistica: I personaggi sanno di essere personaggi, e commentano criticamente l’azione tirando in ballo il Produttore, lo Sceneggiatore, l’Agente, il Pubblico, l’Audience, lo Sponsor. Le condizioni di lavoro delle soap sono un vero inferno: gli attori hanno soltanto quindici giorni l’anno di vacanza, e sono costretti a vivere quotidianamente fianco a fianco. La loro massima aspirazione, di solito frustrata, è quella di diventare attori di cinema. Spesso le soap riciclano attori cinematografici troppo vecchi o malati per poter girare un film. La vita privata dell’attore di soap è condizionata dalla trama: se un’attrice rimane in cinta, gli sceneggiatori devono trovare il modo di inserire la gravidanza nella storia. I pargoletti che nascono sono obbligati a vivere sul set per poter restare vicini alla madre. Se un attore non rinnova il contratto, il personaggio che interpreta viene di solito fatto morire. La produzione distribuisce i pasti e provvede periodicamente al taglio di capelli di tutto il cast. L’audience influisce pesantemente sul destino dei personaggi e degli attori che li interpretano, i quali passano spesso da una soap all’altra. Gli sceneggiatori sono solitamente più di due, e hanno l’obbligo di seguire le direttive dello sponsor e le aspettative del pubblico.

(E)Versione cinica: L’aderenza alla soap è superficiale: pur mantenendone i canoni estetici e i luoghi comuni narrativi, tutti i personaggi, “buoni” inclusi, sono cinici e velenosi. La parte grafica resta elegante e glamour, mentre i dialoghi, pur non sfiorando la volgarità, sono perfidi. Al di là di un’apparente spinta sentimentale, le motivazioni dei personaggi sono l’egoismo, l’avidità e la sete di potere. Tutti si fanno elegantemente del male.

(E)Versione endogena: Una soap con tutti crismi in cui si inserisce un personaggio perturbante. È brutto, è rozzo, è antipatico, ma è anche astuto e pieno di soldi. Pur essendo spregevole, è l’unico personaggio plausibile. Il suo arrivo scardina dall’interno il sentimentalismo e l’inverosimiglianza della soap.

(E)Versione endogena 2: Del tutto simile alla precedente, con un’unica variante: il personaggio in questione non è pieno di soldi, ma è invece un amatore eccezionale. Il sesso diventa l’elemento perturbante.

(E)Versione politica: La soap viene solo lievemente spinta all’eccesso, rendendo manifesta l’ideologia tutto sommato reganiana che la sottende. I criminali finiscono sulla sedia elettrica nel plauso generale; la vendita indiscriminata delle armi porta a gravissimi incidenti che vengono soavemente minimizzati; gli homeless sono sfaticati che non hanno voglia di lavorare; le donne abortiste o stuprate sono delle poco di buono; i negri, gli ispanici e tutte le minoranze etniche sono da trattare con generoso distacco, e anzi andrebbero rispediti a casa; l’assistenzialismo ai poveri toglie ossigeno alla libera impresa; un povero capitalista dovrebbe essere libero di potersi espandere senza ridicole limitazioni…
Mentre i personaggi restano coerenti con se stessi, è il contesto in cui si muovono che diventa realistico. Il tutto vorrebbe essere una satira dell’imperante “morale aziendale”.

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