Matt Fraction aveva un piano ben congegnato per Hawkeye e i due episodi contenuti in questo quinto albo ne sono la dimostrazione. Nella prima parte si continua con i toni che sinora hanno contraddistinto la serie, tra spy-story anni ’70 e sit-com all’americana: che si tratti di mafia russa o di triangoli amorosi, il protagonista è sempre di più in balìa degli eventi. Sul fronte dei disegni, David Aja risulta meno fantasioso rispetto ai numeri precedenti ma comunque elegante nel tratto e nelle scelte stilistiche, capace di supportare egregiamente i lati ironici e da commedia. Poi, nell’ultima tavola del primo episodio, Fraction tramortisce il lettore con un pugno allo stomaco, lasciandolo atterrito ed incredulo.
La leggerezza di colpo lascia spazio alle tinte forti che contraddistinguono tutto l’episodio successivo, un lungo flashback sul nuovo personaggio appena introdotto che esula da quanto visto sinora in Hawkeye. Ai disegni troviamo Francesco Francavilla, perfettamente a suo agio con l’atmosfera noir della storia; il suo stile è pulito e retrò, coadiuvato da una colorazione che supporta il tratto in maniera egregia. La narrazione di Fraction si fa qui incisiva e sintetica. La storia termina ricongiungendosi al presente narrativo e quindi riprendendo la scena finale del primo episodio. Per scoprire se il piano di Fraction funziona davvero, dovremo però attendere il prossimo numero.
Abbiamo parlato di:
Occhio di Falco #5
Matt Fraction, David Aja, Francesco Francavilla
Traduzione di Fabio Gamberini
Panini Comics, novembre 2013
48 pagine, brossurato, colore – € 3,00