Al suo stand di Lucca Comics & Games 2023 il fumettista Gabriele Dell’Otto presenterà un portfolio con i dipinti che ha realizzato per i manifesti di tre festival del fumetto: Lucca 2014, Catania 2022, Torino 2023. Le tre opere saranno accompagnate da un testo di Tommaso Danovaro, che presentiamo qui in anteprima unitamente alle immagini a cui fa riferimento.
Lucca, Catania, Torino: negli ultimi nove anni, Gabriele Dell’Otto è stato chiamato a realizzare il manifesto per tre grandi fiere del fumetto.
Per ciascuna ha lavorato a pennello, con un’attenzione particolare alla città ospitante e al tema della fiera, in ciascuna ha inserito un giovanissimo protagonista.
Ora le tre tavole sono state riprodotte e presentate assieme.
Lucca 2014 – Revolution
La pianta della città di Lucca è diventata un meccanismo complesso, un mondo tecnologico, che chiude quasi completamente l’orizzonte. Ci sono ingranaggi, leve e meccanismi, eppure tutto è immobile: non c’è Revolution: gli assi non ruotano, la vita non cambia.
Anche la chiave che credevamo di avere, così preziosa nella sua fattura, giace a terra, inutile nella forma e spezzata.
Ma in quell’oscurità entra una luce, arriva una speranza: perché c’è un mondo oltre, una serratura che può aprirsi, e un piccolo, già illuminato da quella luce, ce ne può offrire la chiave. Quella vera.
Etnacomics 2022 – Rinascita
Melior de cinere surgo: rinasco dalle ceneri, migliore, ancora più bella. L’iscrizione sotto l’arco di porta Garibaldi, il simbolo della fenice, parlano di Catania, provata da guerre ed eruzioni, ma sempre capace di rialzarsi.
Un motto ed un’icona così attuali per quell’edizione, la prima dopo tre anni, la prima dopo la pandemia.
Ecco allora la fenice di Gabriele, tutta fiamma, quasi l’aura di una giovane supereroina: il suo costume rosso fuoco porta disegni di luce, ma i lineamenti del viso, il taglio dei capelli sono così concreti, vicini a noi.
Come il volto di tanti adolescenti che hanno attraversato la pandemia, a volte come bruciati, rinchiusi, soli con le proprie paure, a volte capaci di un amore grande, eroico perché capace di attraversare il dolore.
Come un atto di gratitudine e speranza per tutti: tempo di rinascere.
Torino Comics 2023 – Inclusività, disabilità
Sullo sfondo della Mole Antonelliana, simbolo di Torino, sopra un macchinario grande e complesso, siede una bambina.
I piedi scalzi, il pallore delle gambe, suggeriscono una disabilità; la tecnologia che la circonda, la cura di chi è intervenuto, per darle gambe e movimento.
Ma il vestito è oro e fuoco, una mano guida la macchina, con l’altra e con lo sguardo si apre sulla natura attorno a lei: il verde le germina attorno, gli uccelli la cercano, attraverso un cielo terso, luminosissimo.
La scopriamo portatrice di un dono, per tutti noi: paradossalmente, la disabilità l’ha portata più in alto, verso una luce che, attraverso di lei, ci appartiene.
Ciascun manifesto ha la sua storia, ma è un dono poterli guardare insieme.
Colpisce, nelle diverse ambientazioni, fra richiami steampunk, supereroistici e robotici, la scelta dei tre piccoli protagonisti, capaci con la loro presenza di gettare un ponte tra il fantastico e il nostro quotidiano.
Allora l’immagine non è un bell’oggetto in cui perdersi, ma un richiamo a tornare a guardare la realtà tutta intera, cercando luce anche attraverso l’oscurità, come gli occhi dei piccoli sanno ancora fare, ci insegnano ancora a fare.
Più ci penso, più sento che non c’è nulla di più realmente artistico che amare le persone.
(Vincent Van Gogh, lettera n. 682, a Theo)