Eris Edizioni pubblica “Psychorama”, il fumetto di Zattera, Arcidiacono, Bacter e Dast

Eris Edizioni pubblica “Psychorama”, il fumetto di Zattera, Arcidiacono, Bacter e Dast

Quattro universi possibili per i quattro illustratori dell’apocalisse, un viaggio senza parole nei territori senza confini.

Quattro universi possibili per i quattro illustratori dell’apocalisse, un viaggio senza parole nei territori senza confini.

Zattera, Arcidiacono, Bacter e Dast sono autori storici del fumetto, che con i loro immaginari inconfondibili hanno segnato il cuore pulsante dell’underground italiano. Quattro artisti di grande importanza che hanno esposto i propri lavori non solo in Italia ed Europa, ma anche in USA, UK e Corea, partecipando anche alla Biennale di Venezia. Con alle spalle tre decenni di carriera nelle principali realtà a fumetti italiane e internazionali sin dai primi anni ’90.

Cosa succede, quindi, se quattro tra i più folli e visionari fumettisti italiani decidono di lavorare insieme a un progetto in cui la sola costante è il personaggio di una ragazza con la testa di una topolina di pezza? Accade che nasce Psycorama. Psychorama è un fumetto silent, quattro storie senza parole, quattro stili diversi
ma accomunati dalla voglia di raccontare attraverso il disegno, un viaggio alla scoperta di quattro universi paralleli, folli e surreali, dove tutto è possibile e
ogni metro di giudizio perde di senso.Le pagine del fumetto sono un susseguirsi di visioni estreme, avulse da ogni sorta di morale. Un pellegrinaggio nelle terre inesplorate della mente dove le pulsioni galoppano sfrenate. Il personaggio centrale è un’iconica ragazza con la testa da topo di pezza che attraversa le quattro storie.

A volte è la protagonista, altre no: è una guida, punto di riferimento per orientarsi in queste lande fuori dal tempo, dove si colgono resti di civiltà precedenti cadute in rovina. Quattro mondi apocalittici in cui perdersi, un potenziale sequel – cinico, grottesco, marcio e violento – del nostro presente lanciato in un’inarrestabile corsa
verso la catastrofe finale.

Un wordless comic, quasi un albo di illustrazioni parlanti, che coniuga l’artedel fumetto con l’arte contemporanea, il Pop Surrealismo Internazionale, la Lowbrow americana. Quattro universi possibili visualizzati dai quattro illustratori dell’apocalisse che hanno fatto del visionario, dell’inconsueto e dello psichicamente scorretto i loro segni distintivi. Questo libro è la sintesi perfetta tra gli stili grafici dell’underground e i contenuti storici del genere e dimostra che l’underground è vivo e lotta insieme a noi, imprescindibile nella sua sempiterna attualità.

Cover Psychorama

PSYCHORAMA
di Stefano Zattera, Dario Arcidiacono, David Bacter, Dast
Info
112 pagine – 21×29,7 cm
Bianco e nero – brossurato
ISBN 9791280495501- Uscita Ottobre 2023,
anteprima a Treviso Comic Book Festival 2023
16,00 €

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GLI AUTORI

STEFANO ZATTTERA

Stefano Zattera. Fumettista, illustratore, pittore. Inizia il percorso editoriale agli inizi degli anni ’90 con l’autoproduzione. Pubblica su Italia On Line, su Schizzo e l’albo monografico Stefano Zattera Earl Foureyes editi dal Centro fumetto Andrea Pazienza, Stripburger (Slovenia), Mostri Italiani di Stampa alternativa, Tattoo Comix di AAA edizioni, Rancune (Belgio), Horrorgasmo, Italian Mutant Pop e Mater Universalis di Mondo Bizzarro Press, Biblia (Portogallo), Lamette, Monografico (Spagna), Alta Tensión (Spagna), Inguine Mah! di Comma 22, Malefact (USA), Black di Coconino, XL di Repubblica, The Artist, Puck, Par Condicio, Il Male di Vauro e Vincino, Barricate, Linus, La Lettura de Il Corriere della sera, Frigidaire, “Earl Foureyes Mutant Detective” per Nerocromo, Passenger Press, Alias Comics Il Manifesto, “The meaning of life” per Tinals/Stigma, “Sing Sing in the rain” per Sputnik/Stigma, “Abissi tascabili” per Comicon/Stigma, “This is not Goodfellas” per Tinals, Il Narratore, Čapek, “Il Buco Noir” per Eris/Stigma, “La Professoressa” su testi di Enrico Munerato, “Baby Burger” e “Fumetti di menare” per Latitudine 42. Per Barta edizioni pubblica: “Archeology”, “Speciale Pasolini”, “Buffo come? Perché buffo?”, “Al di là della parete”. Pubblica in varie raccolte di racconti e il romanzo “C’era una volta il Nordest” per Nerocromo. Espone nei principali festival di fumetto: Lucca, Napoli, Treviso, Angoulême, Seoul; e in gallerie d’arte come Antonio Colombo Arte Contemporanea (Milano), Gestalt Gallery (Pietrasanta), Mondo Bizzarro (Bologna), Mondo Pop (Roma),The Don Gallery (Milano), galleria d’Arte Busellato (Asiago), Museo Civico Bassano del Grappa, Centro di cultura Francese (Ljubljana Slovenia), Museo Il Min (Seul Corea), La Luz De Jesus Gallery (Los Angeles USA), The Cello Factory Art Gallery (London UK).

DARIO ARCIDIACONO

Dario Arcidiacono nasce a Catania nel 1967 ed esordisce nel 1995, fondando insieme a Giordano Curreri, Antonio Sorrentino e Sandra Virlinzi, il gruppo Ultrapop, con cui lavora fino all’aprile del 2003. Dopo l’esperienza con Ultrapop, Dario Arcidiacono prosegue su una strada più radicale: i suoi eclettici dipinti pop-fumettistici illustrano un mondo surreale, horror contemporaneo, tra zombi mutanti, catastrofi climatiche, crisi umanitarie, guerre e massacri. La sua ricerca è ricca di contenuti reality horror della cronaca mediatica del nuovo millennio, lavori che attaccano apertamente l’establishment, i governi, gli orrori delle multinazionali, il nuovo cinismo usato dai media per manipolare il consenso e legittimare guerre geopolitiche. I disastri ambientali sempre più catastrofici, lo sviluppo delle nuove
micidiali armi da guerra testate apertamente su popolazioni inermi. Anticipa la denuncia sociale che apparirà in molta street art degli anni seguenti. Espone alla Biennale di Venezia nel 2007 e nel 2013 in un fantomatico padiglione della Repubblica Araba Siriana, il gesto squisitamente provocatorio è già fantapolitico.
Vive e lavora a Milano (da “La guerra dei segni. Un’altra storia dell’arte”, Marco Teatro, Agenzia X). Ha pubblicato nel 2006 con GRRRzetic “NO CLOWN”, collabora attualmente con Čapek Magazine, Snuff Comix e Infèctus. È autore di una vasta autoproduzione, non solo editoriale, tra cui il marchio N.O.M. Couture (Novus Ordo Mundi Couture).

DAVID BACTER

“Se è orribile l’ha disegnata Bacter”. Parole di “Testone”, l’ultimo fumetto autoprodotto da Bacter che prima ha fatto altre cose altrettanto orribili. Eccone alcune: inizia nel 2012 con una serie di dipinti con un chiaro rimando alle copertine della EC Comics e della Timely creando personaggi di dubbio gusto. Con questi partecipa allo Stroke Art Festival di Berlino e collabora con diverse realtà come lo Studio D’Ars e la galleria Antonio Colombo Arte Contemporanea di Milano, la Gestalt Gallery di Pietrasanta e lo Studio Fioretti di Bergamo. Con Massimo Caccia realizza diversi lavori a quattro mani che li vedono protagonisti nelle mostre “Happy Days” alla Fabbrica del vapore di Milano, “Sangue e zombie” a Duemetrisottoterra e “Caccia Bacter explosion” allo Spazio B, entrambe a Vigevano. Nel frattempo realizza una serie di giocattoli esposti alla mostra “Bacter Toys”. Durante le mostre dei propri lavori (dove Bacter indossa un casco rosso da motociclista anni ‘70 e una tuta blu da meccanico) spesso gli veniva chiesto se questi personaggi avessero alle spalle delle storie; bè, sì! Eccone alcune: nel 2015 vince il project contest (premio Martinelli) a Lucca Comics and Games con il fumetto “Children” edito da edizioni BD nel 2016. In seguito si autoproduce “Storie tristi” e “Bacter HELL” presentato ed esposto al festival BilBOlbul nel 2019. “Geena Wringher”, “Testone” lo stupido supereroe di Rogoredo e “Mister Fish” sono le sue ultime autoproduzioni. Ha inoltre pubblicato con Linus, Mondadori, DeFalco edizioni, DeAgostini, La Barriera, Ciabochi editore, La strada per babilonia, Vice, XL di Repubblica, Čapek e altri.

DAST

Nasce nel 1966 a Thiene in provincia di Vicenza. Dopo gli studi accademici, si dedica all’autoproduzione editoriale collaborando con Stefano Zattera e la Delirio comm. Nel frattempo è presente in diverse realtà editoriali internazionali tra le quali possiamo citare: Malefact-USA, Panik-USA, Stripburger-Slovenia, Interzona-Italia. Nel 1998 è presente con una mostra personale a Lucca Comics and Games. In seguito le sue illustrazioni vengono inserite in alcune collettive in altri festival del fumetto, tra i quali anche: Napoli Comicon, Treviso Comic Book Festival, Festival International de la bande dessinée di Angoulême. Nello stesso anno comincia la collaborazione con la Mondo Bizzarro Edizioni and Gallery con il volume “Horrorgasmo”, con la prima personale e il relativo volume “The hell inside me” nel 2001, e nel 2003 con il volume “Mater Universalis”. Sempre nel 2003 con le sue tele sarà presente alla collettiva “Italian Pulp” alla Luz de Jesus Gallery di Los Angeles, tempio del Pop Surrealismo internazionale. In seguito, realizza le illustrazioni per il volume scritto da A. Grieco “State Lontani” di GRRRzetic, e un volume e una bi-personale alla galleria Fabrica fluxus art gallery, dal titolo “Mutamenti” insieme all’artista Elena Rapa. Il suo lavoro compare nel catologo “La Luz de Jesus 25” a fianco di Mark Ryden, Anthony Ausgang, Joe Coleman e molti altri artisti della prima ondata del pop surrealismo e lowbrow americano. È stato inserito nel volume “Robot” edito da 24 ore Cultura nella sezione arte. Da allora ha collaborato saltuariamente con alcune realtà della Street Art e con le gallerie La Luz de Jesus Gallery e Antonio Colombo Arte Contemporanea. Ha collaborato con diverse riviste italiane tra le quali anche le mitiche Frigidaire, Linus e Čapek. Di recente sono usciti i volumetti “Nagasaki Doll” e “Il signor Nessuno”, editi entrambi da In Your Face Comix. Per lo stesso editore cura Lucky13, una collana di piccoli volumi a fumetti.

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