Come da tradizione, il programma di COMICON propone un’ampia offerta di mostre, tra cui: The Art of PUGNI, un percorso visivo sull’immaginario dei pugni, tra fumetto, animazione, videogiochi, grafica; Casimiro Teja. Il pioniere del fumetto italiano, dedicata al più influente e prolifico autore di fumetti nell’Italia dell’Ottocento; Epoxy, sul leggendario fumetto sexy francese, una cui vignetta vanta il record di ‘copie’ nella storia del fumetto; Giovanni Ticci, un omaggio al Premio COMICON alla Carriera 2019; Redrawing stories from the past #2, progetto europeo di fumetti sulle fughe dal nazismo; Claudio Castellini: made in USA, una rassegna dei lavori del fumettista che per primo ha avviato importanti collaborazioni con i principali editori di supereroi.
A queste si aggiungono, inoltre, ben tre mostre parte del Programma di attività legate all’autore Magister di COMICON 2019, Gipi: la personale Gipi irreale, la mostra da lui curata Gipi presenta: MNPSZ, e la collettiva Migrando, gridando, sognando. Infine, durante le giornate del festival, in numerose sedi della città di Napoli, le mostre della rassegna COMIC(ON) OFF dove spicca la vasta Corto Maltese. Un viaggio straordinario, dedicata a Hugo Pratt (dal 25 aprile al MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli).
25 – 28 APRILE, MOSTRA D’OLTREMARE
The Art of PUGNI Iconografia di un dettaglio che spacca A cura di Erik Balzaretti, Allegra Nelli, Matteo StefanelliDa Popeye a Warhammer, da One Punch Man a Mortal Kombat, da Topor a Jack Kirby, la mostra offre un percorso suggestivo e divertente all’interno della enorme iconografia dei pugni tra fumetto, animazione, videogiochi, grafica, cinema. Una sorta di immersione in un catalogo di pugni reali e immaginari – dai pugni in faccia ai saluti a pugno chiuso, dai pugni robotici fino ai “pugni di mosche” – illustrato da immagini iconiche, tavole originali, merchandising e una speciale installazione sonora, una “Punch room” in cui (ri)ascoltare i suoni di alcuni tra i pugni più memorabili di sempre.
Gipi irreale Sogni, futuri, spettri nell’opera di Gipi A cura di Matteo Stefanelli, Paola Damiano, Francesco BazzanaPer raccontare il mondo e la vita, la realtà serve e non serve. Nel corso della sua carriera Gipi ha messo al centro il racconto del presente, con uno sguardo tra i più incisivi dei nostri tempi, spesso indagando le micro esistenze di uomini e donne osservate dall’“avamposto” dell’Italia di oggi. Per farlo, però, ha praticato una via lontana dal documentarismo. Fino a spingersi ai confini del fantastico. Insieme alla testimonianza e all’autonarrazione Gipi scava il presente grazie all’energia delle grandi allegorie: il sogno, l’immaginazione del futuro, l’ambiguità irrazionale di spettri e apparizioni. La mostra offre un percorso per riscoprire l’opera di un “Gipi irreale”, anti-naturalista, fantasioso. Senza il quale sarebbe impossibile immaginare la sua personalità artistica.
Casimiro Teja Il pioniere del fumetto italiano A cura di Dino Aloi, Fabio Gadducci, Matteo StefanelliIl più attivo e influente autore di fumetti nell’Italia dell’Ottocento, Casimiro Teja, è stato a lungo dimenticato dalle storie ufficiali della Nona arte. La mostra propone, per la prima volta, un’ampia rassegna delle opere a fumetti di Teja, accompagnate da alcune celebri vignette, da riviste dell’epoca e da un rara copia del Pasquino all’Istmo di Suez, in un percorso tematico che permetterà di riscoprire la carriera multiforme di un giornalista, disegnatore e drammaturgo il cui lavoro segnò più di altri una lunga stagione di grandi autori, e i primi decenni “dimenticati” della storia del fumetto italiano.
Epoxy La vignetta (sexy) più copiata di sempre A cura di Bernard JoubertIn un ideale palmarès dei fumettisti più imitati, un posto particolare è riservato a Paul Cuvelier. Il maestro francese, noto per Corentin, fu anche il creatore di Epoxy, fumetto erotico tra i più celebri – e copiati – di sempre. Pubblicato per la prima volta nel 1968, su testi di Jean Van Hamme, Epoxy fu per l’epoca doppiamente eccezionale: per la qualità degli autori e della lussuosa edizione (oggi un cult introvabile), ma anche per il record compiuto da una sua vignetta di nudo, diventata un riferimento-simbolo del fumetti “sexy” e da allora imitata, copiata, plagiata da decine di autori, per un totale di oltre cento casi. La mostra presenta oltre quaranta fra le copie più “riuscite”, rintracciate dall’esperto Bernard Joubert soprattutto nella produzione erotica di autori e editori italiani, tradotti in Francia da Elvifrance.
Giovanni Ticci Omaggio al Premio COMICON alla Carriera 2019 A cura di Claudio Curcio, Raffaele De Fazio, Matteo StefanelliUna rassegna della carriera nel fumetto di uno dei più grandi maestri della tradizione italiana. In oltre 60 anni di attività, di cui oltre 50 al servizio di Tex Willer come principale erede del suo creatore grafico Galep, i disegni di Ticci hanno accompagnato generazioni di lettori, sottolineando in particolar modo la vastità ‘polverosa’ degli ambienti del West, facendone un interprete amato per la qualità suggestiva del segno e delle pennellate. In mostra, una selezione di alcune fra le sue più memorabili tavole per Tex, ed alcuni tra i suoi numerosi acquerelli a colori.
Gipi presenta: MNPSZ Cinque talenti per il fumetto del futuro A cura di GipiL’autore Magister di Comicon 2019, Gipi, presenta le opere di alcuni autori, da lui selezionati. Come segnale del rinnovato ruolo del Magister di Comicon, volto a offrire nuove prospettive sui talenti del fumetto italiano del futuro, Gipi cura una selezione di autori da lui letti ed amati: Maicol & Mirco, Giacomo Nanni, Enrico Pantani, Roberta Scomparsa, Zuzu. Una mostra che pone l’attenzione su artisti già affermati, su giovani autori emergenti o su figure eccentriche, attraverso una selezione di alcuni tra i loro lavori più rappresentativi, a indicare la vitalità del panorama del fumetto nazionale e la sensibilità contemporanea di un grande maestro della Nona arte.
Migrando, gridando, sognando. Storie di migranti nello sguardo del fumetto mediterraneo A cura di Valerio Bindi, Simona Gabrieli, Matteo StefanelliIl grande viaggio della migrazione contiene molte storie. I drammi della guerra, le fragilità del lavoro ma anche la curiosità verso luoghi sconosciuti e l’energia del cambiamento. Quali sono le sfide del viaggio, e quali i desideri e le paure di chi emigra oggi, dall’Africa e dal Medio Oriente verso il nord del Mediterraneo? Nata da uno stimolo del Magister di Comicon 2019, Gipi, una mostra – in collaborazione con Crack! Festival e Alifbata Editions – indaga l’esperienza dei migranti, raccontata da fumetti che hanno rappresentato il punto di vista dei ‘viaggiatori’. Fra testimonianze dirette e inchieste giornalistiche, ma anche avventure immaginarie e frammenti sognati, l’opera di 12 autori italiani, mediorientali ed africani, per la prima volta insieme, per offrire uno sguardo nuovo su un tema chiave dei nostri tempi.
Con opere di: Gipi, Barrack Rima, Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso, Francesca Mannocchi e Gianluca Costantini, Othman Selmi, Migo, Nadia Dhab, Maya Mihindou, Ahmed Ben Nessib, Salim Zerrouki.
Claudio Castellini: made in USA Da Silver Surfer a Superman, il pioniere italiano dei comics A cura di Paolo RinaldiClaudio Castellini, il primo disegnatore italiano approdato alla Marvel, dopo il memorabile debutto su Dylan Dog, e dopo avere definito visivamente la saga di Nathan Never, nel 1996 inaugurò una nuova stagione di successi oltreoceano per i fumettisti italiani. In questa speciale selezione, ospitata negli spazi della rinnovata Area Tavole Originali, si offrirà un’ampia antologia dei progetti di Castellini, autore chiamato a collaborare da Marvel, DC Comics, Dark Horse, Dynamite, CrossGen: dai lavori su Silver Surfer a quelli su Spider-Man, Wolverine o Batman, inclusa un’importante esclusiva. Per la prima volta, infatti, si potranno ammirare le tavole tratto dal graphic novel di Superman, sceneggiato da Mark Wolfman, in uscita in anteprima italiana proprio nei giorni di COMICON 2019.
Redrawing stories from the past #2 Quattro autrici illustrano storie di fuga e migrazione dal nazismo A cura di Elisabeth Desta e Ludwig HenneRitorna il progetto del Goethe-Institut, curato da Elisabeth Desta e Ludwig Henne, che ha invitato giovani autori europei a raccontare storie di fuga e migrazione come risultato del nazionalsocialismo. Dopo la prima fase del 2018, dedicata alle vittime del nazismo, la seconda parte del progetto ha indagato il tema della migrazione. Lina Itagaki dalla Lituania, Emilie Josso dalla Francia, Alice Socal dall’Italia e Julia Kluge dalla Germania, dopo vari workshop tra Napoli e la Germania, hanno lavorato sotto la guida del fumettista Sascha Hommer e dello studioso Ole Frahm per raccontare a fumetti quattro storie ricavate da documenti, foto, film e interviste ai discendenti di coloro che furono costretti a emigrare prima del 1945. In esposizione una installazione che mostra attraverso le tavole a fumetti le vie di fuga di quattro persone, raccolte nell’omonima pubblicazione kuš: š! #34, con anche bozze, appunti e interviste video alle autrici.
COMIC(ON) OFF – LE MOSTRE
25 APRILE – 8 SETTEMBRE, MANN CORTO MALTESE – UN VIAGGIO STRAORDINARIOMuseo Archeologico Nazionale di Napoli dedica una mostra a Hugo Pratt, per rendere omaggio a uno dei più grandi fumettisti mondiali. Allo sguardo degli appassionati e dei visitatori si presenterà un vasto percorso tematico intorno al celebre Corto Maltese, protagonista indiscusso, con il fascino dei suoi racconti e la poesia dei suoi disegni, della storia della Nona Arte. In collaborazione con CONG, Obvia e Rizzoli Lizard.
8 APRILE – 6 LUGLIO, GOETHE-INSTITUT REDRAWING STORIES FROM THE PAST #2 – Julia KlugeJulia Kluge, ospite di COMICON, ha partecipato con Lina Itagaki, Emilie Josso, Alice Socal, al progetto Redrawing per raccontare a fumetti storie di fuga e migrazione come risultato del nazionalsocialismo, con l’obiettivo di riportare una nuova attenzione su una delle epoche più oscure della storia europea. Presso l’Istituto di lingua e cultura tedesca, un omaggio al tratto di Julia Kluge e alla storia da lei narrata per mantenere viva la memoria e non dimenticare.
26 APRILE – 3 MAGGIO, INSTITUT FRANÇAIS NAPOLI SERGE CLERCLa prima retrospettiva mai dedicata in Italia a Serge Clerc, figura di punta dello “stile atomico” che unisce la linea chiara e il design con echi del modernismo anni Cinquanta. Un’attenzione più approfondita sarà dedicata alle storie presentate nel suo volume di recente pubblicazione, da parte di Oblomov Edizioni, che raccoglie La notte del Mocambo e La leggenda del Rock’n’Roll, entrambe pubblicate su Métal Hurlant, sotto la guida di Moebius e Druillet, tra il 1982 e il 1984.
27 APRILE – 31 MAGGIO, INSTITUTO CERVANTES JORGE GONZÀLEZPer la prima volta in Italia, una mostra dedicata all’opera dell’autore argentino, che vive in Spagna da ormai venti anni, tra i più sofisticati artisti e illustratori ispanofoni viventi. Più volte premiato per Fueye. Il suono del tango, vincitore del Premio internazionale “FNAC-Sinsentido” e del “Premio Junceda Iberia”, Gonzàlez ha realizzato diversi graphic novel, storie per bambini, il cortometraggio animato Jazz Song e numerose illustrazioni per The New Yorker. In collaborazione con 001 Edizioni e Istituto Universitario l’Orientale