Cocomicon 2006: considerazioni e novita’ editoriali

Cocomicon 2006: considerazioni e novita’ editoriali

Con circa 20.000 visitatori che hanno affollato gli spazi di Castel Sant'Elmo durante la tre giorni del "Salone internazionale del fumetto e dell'animazione", l'ottava edizione di Napoli COMICON si e' confermata un appuntamento importante per l'editoria a fumetti italiana. Con questo articolo riassumiamo le novita' piu' importanti presentate e i...

Come ogni anno l’appuntamento di Napoli si conferma centrale nel calendario dell’editoria fumettistica italiana, evento preferito più dagli addetti ai lavori che dal grande pubblico. Difatti l’atmosfera più tranquilla e meno affollata (in confronto a Lucca o Milano) facilita notevolmente lo scambio di idee e la nascita di nuovi rapporti tra autori, editori, critici e promoter.
A questo si aggiunge lo spessore culturale sempre rilevante che dona a questa manifestazione un valore aggiunto assolutamente non secondario, permettendo a qualsiasi visitatore di approfondire la sua conoscenza del fumetto attraverso interessanti esposizioni e incontri.
I paesi ospiti quest’anno erano Germania e Gran Bretagna, entrambi presenti con un bel numero di autori. E se di quelli tedeschi abbiamo poca conoscenza (a parte l’ottimo Koning), tra i nomi degli autori britannici ce n’erano da far tremare i polsi: Chris Claremont, Jamie Delano e David Lloyd. A proposito di quest’ultimo, nella prima giornata è stato presentato in anteprima nazionale V per Vendetta, adattamento cinematografico dell’omonimo fumetto di Alan Moore da lui disegnato. Il film è stata una bella sorpresa che sembrerebbe abbia soddisfatto un po’ tutti, anche i palati più esigenti, ma soprattutto chi temeva che fosse stravolta la filosofia e l’estetica del famoso fumetto (ne parliamo diffusamente QUI).

LE MOSTRE

Veramente interessante Smaller than life, bigger than reality, l’esposizione riguardante i nuovi autori tedeschi, assolutamente sconosciuti qui da noi. Alcuni di loro sono dotati di ottima tecnica e di una buona propensione alla sperimentazione, tanto che spero di vedere qualcosa di questo materiale pubblicato in Italia. Sarà difficile, ma chissà che case editrici come Black Velvet, Coconino, Kappa non osino tanto. Per ora segnatevi questi nomi: Arne Bellstorf, Mawil, Line Hoven, Sascha Homer sono gli autori che più mi hanno colpito.
Interessante, come sempre, la selezione di Futuro anteriore curata dal Centro Fumetto Andrea Pazienza, quest’anno intitolata Di segno in segno. Anche in questo caso sono state proposte tavole di undici autori italiani emergenti, la maggior parte di loro molto interessanti, che danno un’idea abbastanza precisa di cosa si sta muovendo nell’ambito dell’autoproduzione o della piccola editoria italiana. Autori legati dalla ricerca di un linguaggio particolare e originale, legati soprattutto ad un certo minimalismo e a volte ad un espressionismo timido e discreto. Qualche nome? Piero Macola, Paolo Parisi, Antonella Toffolo, Amanda Vahamaki, Michelangelo Setola, Manuele Flor.
Interessante anche la mostra Nella mente dello scrittore, ideata per visualizzare il percorso creativo degli sceneggiatori, attraverso gli scritti e le tavole dei lavori di Gaiman, Delano, Moore, Claremont e Millidge. Buone anche B for Britannia (omaggio a Brian Bolland, John Bolton, Simon Bisley), Gli eredi di Ally Sloper (viaggio all’interno del fumetto inglese dalle sue origini fino ai giorni nostri) e I figli di Max e Moritz (panoramica su dodici affermati autori della scena tedesca). Pur apprezzando la qualità media delle proposte espositive, non posso che rammaricarmi per l’approssimazione delle modalità con cui sono state presentate le opere, abbastanza povere di un apparato critico tale da poter spiegare e illustrare al semplice visitatore ciò che stava vedendo. Di contro è da segnalare positivamente la pubblicazione di agili ma esaustivi cataloghi (che ovviamente mi sono comprato) che riassumono e fotografano degnamente la proposta culturale di quest’anno. Per chi volesse vederle e ne avesse la possibilità le mostre di Napoli COMICON proseguono fino al 4 aprile presso il Castel Sant’Elmo con orari d’apertura 8.30 – 19.30.

GLI INCONTRI

Nutrito come al solito il programma degli incontri, tanto da non poter seguire tutto senza estraniarsi completamente dal resto della manifestazione. Ce n’era ovviamente per tutti i gusti: dalla presentazione di Demian (ne parliamo più sotto), all’assegnazione dei premi di Comic Us, dall’incontro con gli autori tedeschi a un incontro sulla scrittura che ha visto la presenza di Claremont, Delano, e Paul Karasik, l’autore della sceneggiatura della versione a fumetti di Città di Vetro.
Interessante come sempre sentire Igort illustrare i piani e le idee della sua casa editrice; forse uno dei pochi editori, tra i medio-piccoli, che dà la sensazione di conoscere bene ciò che sta facendo e il perché delle scelte che ha messo in atto.
Un’occasione mancata mi è sembrata invece l’incontro sulla critica intitolato Nuovi apocalittici, nuovi integrati che, al di là dell’autorevolezza degli intervenuti (A. Castelli, M. Ginevra, G.C. Cuccolini, M. Stefanelli), non ha centrato bene l’obbiettivo di inquadrare al meglio lo stato della critica italiana, cadendo nella sterile e trita dicotomia tra critica su carta stampata e critica web.

I PREMI

Infine parliamo dei premi COMICON/Attilio Micheluzzi per opere pubblicate nel corso del 2005. La Giuria è stata presieduta da Alfredo Castelli, e ha visto impegnati i giurati Sergio Brancato, Paul Karasik, Meg e Giusto Toni.
Ecco tutti i vincitori dei Premi COMICON/Attilio Micheluzzi 2006

Miglior libro a fumettiFats Waller, di Carlos Sampayo e Igort (Coconino Press)
Migliore sceneggiatura per un libro a fumettiUna lacrima sul viso, Giorgio Mascitelli (I Cani)
Miglior disegno per un libro a fumettiQuesta è la stanza, Gipi (Coconino Press)
Migliore libro a fumetti esteroCinema Panopticum, di Thomas Ott (Black Velvet)
Migliore riedizioneDiario Vitt, di Jacovitti (La Repubblica)
Migliore serie realisticaDampyr (Sergio Bonelli Editore)
Miglior sceneggiatura per una serie realisticaLa dottrina n. 3, Alessandro Bilotta (Magic Press)
Miglior disegno per una serie realisticaDampyr n. 66, Il grande fiume, Majo (Sergio Bonelli Editore)
Migliore serie umoristicaRat-Man (Panini Comics)
Miglior sceneggiatura per una serie umoristicaPilly, in Baribal, Giovanna Zoboli (Baribal)
Miglior disegno per una serie umoristicaMonster Allergy n. 27: L’occhio di Maggoth, Antonello Dalena, Arianna Rea, Paolo Campinoti e Paolo Ferrante (The Walt Disney Company Italia / Buena Vista Comics)
Migliore serie esteraBone, di Jeff Smith (Panini Comics)

L’organizzazione di Napoli COMICON, in collaborazione con il Centro Fumetto Andrea Pazienza, ha inoltre assegnato il premio Nuove Strade a Giacomo Nanni, giovane autore particolarmente distintosi nel corso del 2005.

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