Secondo quanto riportato da Variety, la decisione della nuova dirigenza della Warner Bros. di cancellare il film di Batgirl con protagonista Leslie Grace sarebbe da ascrivere a ragioni economiche, ma anche alla volontà del CEO David Zaslav di salvaguardare la nuova strategia della major, focalizzata in primis sul prodotto cinematografico.
Diverse fonti citate dalla rivista di spettacolo, fanno notare che la lavorazione della pellicola è stata realizzata sotto una diversa dirigenza rispetto a quella attuale, ovvero quella guidata da Jason Killar e Ann Sarnoff, che avevano concentrato i loro sforzi sulla creazione del servizio di streaming HBO Max.
Questo stesso sforzo, nel 2021, ha visto diversi progetti della major essere distribuiti prettamente in streaming, elemento questo che ha certamente contribuito a costruire una forte base di abbonati, ma allo stesso tempo ha alienato la reputazione dello studios verso attori e registi. Quando Zaslav ha preso il comando, questa primavera, ha evidenziato più di una volta un radicale cambiamento rispetto a questa strategia, cercando anche di riparare i rapporti con la comunità del mondo dello spettacolo e impegnandosi a distribuire i film nelle sale prima che su HBO Max.
Batgirl, che era stato ultimato, sarebbe finito nel mezzo di questa storia, e sfortunatamente il film sull'eroina DC Comics non era abbastanza grande per una uscita nelle sale, né abbastanza piccolo come progetto per avere una uscita degna su un mondo sempre più spietato come quello dello streaming.
Spendere soldi per portare il film nelle sale, ovvero dai 30 ai 50 milioni necessari per commercializzarlo e decine di altri milioni per un lancio globale avrebbe potuto raddoppiare la spesa complessiva, e addetti ai lavori citati dal sito affermano che questo non può essere il punto di partenza per una azienda la cui nuova leadership ha “deciso di tirare la cinghia e puntare sui profitti”.