Lo scorso 14 maggio è stata inaugurata a Torino la prima edizione della nuova manifestazione fumettistica, Cerea!, curata da Camillo Bosco e Virginia Sanchesi. Location l’Hub Multiculturale Cecchi Point, per un evento concentrato in una singola giornata, e focus specifico sull’incontro con gli autori del fumetto e dell’illustrazione.
Cerea! – il tipico “ciao” piemontese – cerca di andare a coprire un vuoto che effettivamente si percepisce in città. Torino infatti, quarta città italiana per dimensioni, ospita una scena fumettistica piuttosto vitale, che però non ha finora avuto un’occasione specifica d’incontro e confronto con il proprio pubblico.
Questa prima edizione, nata dal basso e senza particolari contributi pubblici sotto il profilo economico (anche se inserita nel percorso Off del Salone del Libro torinese), rappresenta ovviamente uno stadio embrionale di una possibile manifestazione compiuta; un esperimento, una “prova generale” di quel che potrebbe essere un festival fumettistico pienamente sviluppato in ambito torinese.
L’organizzazione e la comunicazione sono comunque risultate professionali; lo spazio del Cecchi Point, per quanto non centrale, è una realtà interessante, e se da un lato è innegabile una certa dimensione spartana di questo primo incontro, c’è anche un senso di genuinità, anche in virtù della dimensione ancora moderata del festival, e l’afflusso di un numero significativo ma contenuto di visitatori ha creato le condizioni di un incontro autentico con un numero elevato di autori torinesi.
Tra questi, Zeno Colangelo (che ha realizzato anche il poster della manifestazione), Albhey Longo, Veronica Veci Carratello, French Carlomagno (reduce dalla vittoria ai Premi Micheluzzi per il webcomic con Aqualung), Giorgio Abou Mrad, Giorgio TinoShi, Matteo Aversano, Federica Zancato, Jacopo Tagliasacchi, Eki Bertoli, Lorena Canottiere, Andrea Ferraris, Lucia Biagi, Oscar Ito, Sergio Ponchione, Andrea Boscolo, Adam Tempesta (che ha realizzato un interessante performance pittorica dal vivo, nello stile surreale che contraddistingue il suo tratto), Fabio Tonetto, Paola Camoriano, Eleonora Antonioni, Luca Ferrara, Carmine Cassese, Giorgia Lanza, Nicolò Fila e altri, per una complessiva trentina di autori presenti. Nel bookshop erano invece presenti case editrici come Bao Publishing, Beccogiallo, Eris Edizioni, Manfont Comics, Sinnos, Diabolo Editore, Coconino, Edizioni Leima, Tunué, StarComics Edizioni, Round Robin Editore, Nicola Pesce Editore e Pathos Edizioni. Insomma, le nuove leve del fumetto torinese, autori emergenti oppure autori già affermati in Italia e all’estero, ma comunque appartenenti alle nuove generazioni, e le principali editrici del fumetto autoriale italiano.
Una manifestazione quindi che ha ancora ovviamente prospettive di crescita – ad esempio, ben si sposerebbe con la natura dell’evento la presenza di qualche incontro più strutturato, in forma di tavola rotonda, intervista agli autori o altre formule di approfondimento anche più creative.
Ma, al contempo, ha un punto di forza nella sua natura di “festa del fumetto”, di possibilità di un confronto rilassato al di fuori dalle dinamiche delle fiere più commerciali. La sfida di Cerea è quindi quella di cercare di crescere mantenendosi fedele a questa intuizione dell’esordio: se ci riuscirà, potrebbe divenire un evento fondamentale per la scena fumettistica torinese.