Top Ten 2010 – Michele R. Serra

Top Ten 2010 – Michele R. Serra

I migliori fumetti del 2010 secondo Michele R. Serra

MICHELE R. SERRA
Linus

 

1) Wilson di Daniel Clowes (Coconino Press-Fandango)
L’ultimo libro fondamentale del decennio americano. Clowes mette ordine nelle ossessioni narrative del fumetto contemporaneo, dal crepuscolarismo di matrice autobiografica al gioco metalinguistico, tutto in un racconto incredibilmente divertente e altrettanto triste. Punto e a capo.

2) Garibaldi di Tuono Pettinato (Rizzoli Lizard)
Storia d’Italia + storia del fumetto. Nel solco delle splendide agiografie di Altan degli anni Settanta. La parodia più demenziale e più colta – tutto insieme – da un bel po’ di tempo a questa parte.

3) Gaza 1956 di Joe Sacco (Mondadori)
Un libro che provoca sofferenza fisica, come spesso capita con i reportage di Joe Sacco. In più, questa volta c’è una forma narrativa maturata fino alla perfezione.

4) Ciccia di Dave Cooper (Comma 22)
Altro che fumetti erotici.

5) Stitches di David Small (Rizzoli Lizard)
I racconti autobiografici affollano gli scaffali delle librerie, negli ultimi tempi. Pochi riescono a emozionare come questo.

6) Yeti di Alessandro Tota (Coconino Press-Fandango)
A volte le metafore – anche quelle grafiche – funzionano meglio quando sono semplici. Così, il grosso Barbapapà rosa di Tota è davvero un diverso. Ma poi, è simpatico, curioso e stronzo come tutti gli altri.

7) Quaderni ucraini di Igort (Mondadori)
Non è giornalismo a fumetti, ma il tentativo di riportare sulla carta episodi dimenticati, di orrore estremo. Graficamente è un capolavoro: le tavole sembrano sepolte sotto una cappa di grigia disperazione.

8) Macanudo 3 di Liniers (Double Shot)
Una delle migliori strip non statunitensi. Anche per il modo con cui gioca con il medium.

9) Concrete: L’umano dilemma di Paul Chadwick (Comma 22)
Più leggo Concrete, più mi convinco che sia uno dei personaggi letterari più potenti dell’ultimo quarto di secolo americano. Un’idea semplice attorno a cui si muove un universo estremamente complesso. E Chadwick analizza i sentimenti umani con precisione chirurgica.

10) Hobby comics 3 di Super Amici (Grrrzetic)
Utopia (“fumetti gratis per tutti, per sempre”) e realismo per far nascere, dal nulla, una rivista nuova. Speriamo di vederne presto altre.

MENZIONE STORICA

 

1) Nessuno mi farà del male di Giacomo Monti (Canicola)
Il libro dell’anno, indipendentemente dalla classifica in cui verrà inserito. Il mix piccole storie ignobili + pop fantastico è perfetto. Narrazione precisa, contemporanea, personale. E terribilmente inquietante.

2) Mumin e i briganti di Tove Jansson (Black Velvet)
Mi fa lo stesso effetto de Il mio vicino Totoro: è una sostanza che riconcilia con il mondo. Anche se non è poi così tranquillo come sembra.

3) Cerebus: Alta società di Dave Sim (Black Velvet)
Premio alla follia dell’editore: prevedono davvero di mandare in stampa altri 15 elenchi telefonici come questo? Comunque, Alta Società è una delle storie più belle del fumetto americano degli anni Ottanta, e non certo per mancanza di concorrenti.

Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *