“In una guerra nucleare tutti gli uomini saranno cremati ugualmente.”
(Citazione di Dexter Gordon)
Il nome di Terry Moore è legato indissolubilmente a Strangers in Paradise, bellissima serie a fumetti amata da un pubblico che abitualmente i fumetti non li legge e soprattutto da un pubblico al femminile, viste le protagoniste. Quando crei un fumetto come SiP è quasi difficile creare ancora una volta qualcosa che possa anche solo avvicinarsi alla sua qualità, e che riscuota lo stesso successo.
Eppure Moore ce l’ha fatta, e nel 2007, proprio nell’anno in cui si chiudono le avventure di Francine e Katchoo, l’autore americano inizia a lavorare a un’altra serie, più breve ma con la stessa efficacia artistica e narrativa.
Echo si colloca come uno dei migliori fumetti americani del nuovo millennio; ha una storia straordinariamente coinvolgente, dei disegni essenziali e perfetti, un ritmo e una suspense davvero notevoli e soprattutto con una bella denuncia dell’abuso della scienza da parte di esseri umani senza scrupoli. Perché questa storia, che in un primo momento potremo classificare come fantascientifica, ha un punto di partenza molto reale: il potere della scienza è infinito, ma che cosa accadrebbe se tale potere cadesse nelle mani sbagliate?
La storia ruota intorno a complotti e segreti militari che vedono coinvolta, suo malgrado, la bella Julie Martin, una fotografa squattrinata che si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato; una pioggia di uno strano materiale le piomba letteralmente addosso e non ne vuole sapere di staccarsi. Inizia così un’odissea per la nostra protagonista, che, suo malgrado, cercherà di scoprire cosa si cela dietro a tutto questo, grazie anche all’aiuto di Dillon, un ranger nonché il fidanzato di Annie, la scienziata ideatrice dello strano materiale, denominato progetto Phi; insieme a loro anche Ivy, agente dell’Intelligence USA, dapprima al servizio dell’Henri (la multinazionale che sta dietro al progetto Phi) e poi alleata di Julie nello smascherare l’orribile minaccia che rischia di portare il mondo verso la fine.
Un’opera avvincente, che non ha nulla da invidiare a uno di quei serial a puntate pieni di cospirazioni, segreti e azione; Moore orchestra una grande serie a fumetti avvalendosi del suo talento di narratore e mettendo in scena una serie di personaggi ben caratterizzati: dalla protagonista, che vive una vita sul filo del rasoio (tira a campare con la fotografia e cerca di riconquistare un marito che vuole il divorzio a tutti i costi) alla bella agente dell’Intelligence che dimostra di preferire l’amore per la figlia al senso del dovere, passando per una galleria di comprimari incredibili; una band di Bicker, fanatici hacker complottisti, scienziati senza scrupoli che si vendono in nome del denaro e scienziati che, invece, provano rimorso per aver ceduto al compromesso e, come se non bastasse, un barbone convinto di essere il nuovo messia.
Ma l’autore non si limita a raccontare una storia d’azione e di suspance; cita Einstein, Oppenheimer, Paine, Faulkner, Hawking all’inizio di ogni capitolo con la coscienza di chi vuol creare un racconto giudizioso oltre che avvincente. Per questo durante la lettura di Echo possiamo captare qualcosa di già letto in decine di libri e visto in altrettanti film; ma è proprio qui che va notata l’abilità di Moore: nel costruire un comics “on the road” in cui l’ombra della minaccia e della tragedia, dovute alla stupidità e all’arroganza umana, incombe di continuo; in cui la scienza è usata solo per far soldi e le incredibili scoperte scientifiche e tecnologiche sono usate solo a scopo di dominio.Terry Moore sembra ripetercelo in ogni tavola di questa storia talmente realistica da risultare allarmante.
Echo è una grande storia a fumetti: l’autore ha usato delle armi pacifiche, come le parole e l’inchiostro di china, per proclamare una grande denuncia.
Curiosità
Nonostante la lunghezza dell’opera (parliamo di quasi seicento pagine) Moore ha realizzato tutto da solo, dalla sceneggiatura (basata su un’idea datagli da sua moglie) ai disegni fino all’inchiostrazione.
Edizione consigliata
Eccellente edizione della Bao Publishing che finalmente racchiude quest’imponente lavoro in un’altrettanto imponente volume che si avvale di un’ottima cura grafica e di una nuova traduzione; in appendice alcuni studi dei personaggi e la cover gallery che racchiude tutte le copertine realizzate da Moore per il mercato americano.
Su Lo Spazio Bianco
Echo di Terry Moore, un “on the road” tra fantascienza e spionaggio