Mora, Wilson e Mozzato: contrasto di colori puri nel fumetto

Mora, Wilson e Mozzato: contrasto di colori puri nel fumetto

Il contrasto di colori puri si genera con l’accostamento di almeno tre colori al più alto grado di saturazione, cioè di intensità e di forza.

I colori che vediamo in natura sono il risultato di un fenomeno fisico: la scomposizione della luce viene captata dall’occhio umano attraverso appositi recettori. Si parla di contrasto quando si avvertono differenze o intervalli evidenti tra due effetti cromatici posti a confronto, come scriveva Johannes Itten nel suo Arte del Colore.

Prendendo spunto dai contenuti già presenti su questo portale, proverò ad evidenziare alcuni concetti propri della comunicazione visiva, approfondendo il tema del colore.

Costanza Baldini ha intervistato Ilaria Bernardini, l’autrice de La fine dell’amore, nel dicembre 2014. L’ho scelto per la copertina, che sfrutta il contrasto di colori puri, il più semplice dei sette contrasti: non presenta una particolare complessità visuale, in quanto basta crearlo con l’accostamento di qualsiasi colore al più alto grado di saturazione.

Tra le tredici graphic short stories de La fine dell’amore, Giorno da ciechi di Amalia Mora racconta la discesa agli inferi di una donna incinta che è stata appena abbandonata dal compagno. La disegnatrice ha scelto una lugubre sfumatura di giallo per esprimere l’angoscia della protagonista.

In realtà è un arancio molto acceso, che poi in fase di stampa è diventato quasi un ocra – ha spiegato Amalia a Costanza Baldini – in ogni caso la scelta di un colore così forte è legata a due motivi: il primo al periodo in cui è ambientata la storia, estate, caldo afoso e l’arancione mi è sembrato un buon colore soffocante, il secondo motivo ha un risvolto più metafisico, volevo un colore così forte e accecante quanto la perdita di lucidità della protagonista.

Emilio Cirri ha dedicato una BreVisionePaper Girls – Volume 2 nel luglio 2017. Nel suo post si legge

Cliff Chiang (…) sfrutta una griglia ordinata e pulita che fa esplodere in poche, significative splash page per sottolineare i punti cardine della storia, supportando e arricchendo la narrazione grazie ad uno stile delicato, chiaro e ridotto all’essenza della linea, capace di rappresentare le varie sfumature emotive delle protagoniste, laddove i momenti d’azione sono rafforzati dalle esplosioni di colore di Matthew Wilson, che riesce a conferire un tocco lisergico ad un mondo in cui elementi reali e fantastici si intersecano continuamente.

Il contrasto di colori puri si ha quando si accostano colori al loro massimo grado di purezza, cioè non mescolati. Può aiutare a risolvere molti problemi pittorici, in quanto richiama la ricchezza di una luminosità primordiale. I primari e secondari allo stato puro generano allo stesso tempo un senso di realtà tangibile e festosa.

Lorenzo Barberis ha recensito nel maggio 2017 Warhol – l’intervista, un lungo dialogo immaginario con il padre della pop art scritto da Adriano Barone e disegnato da Andrea Mozzato alias Officina Infernale per l’editore BeccoGiallo.

Sotto il profilo cromatico, il bianco e nero si alternano al colore – scrive lo stesso Lorenzo Barberis – la monocromia sembra segnare le parti meno vistose della vita dell’artista (…) mentre il colore accompagna gli aspetti più sgargianti del personaggio e il suo abbondante quarto di secolo di celebrità. Frequenti sono gli inserti di immagini fotografiche nel disegno, altro espediente frequente nell’arte di Warhol.

I colori primari e i colori secondari allo stato puro hanno in sé un elevato contrasto cromatico, che si può ampliare inserendo tra un colore e l’altro il bianco o il nero. Non solo: nelle figure concernenti i valori e gli effetti cromatici, il bianco attenua la forza luminosa dei colori vicini e li scurisce, mentre il nero ne esalta la luminosità e li fa risultare più chiari. Il bianco e il nero sono perciò elementi importantissimi per la composizione cromatica.

Per concludere: ogni colore è costituito da tre componenti: tonalità, luminosità e saturazione. In arte si parla inoltre di due forme compositive del colore: l’armonia e il contrasto. Ogni artista predilige una determinata gamma cromatica, che utilizza insieme ai contrasti di colore (o alle armonie) per scatenare determinate emozioni nei propri spettatori.

Grazie ancora per i contenuti originali a Costanza Baldini, Emilio Cirri e Lorenzo Barberis. Complimenti ad Amalia Mora, Matthew Wilson e Andrea Mozzato per la scelta e l’uso dei colori.

Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *