
#62 – Celestia
Almeno un fumetto al giorno: questo l’impegno che mi sono preso per il 2020… Non recensioni, ma impressioni di lettura, sensazioni, ispirazioni suscitate da letture che avevo lasciato indietro.
La lettura del secondo volume di Celestia di Manuele Fior sugella un’opera di grande spessore, narrativo e artistico, carico di significati – magari portati avanti da metafore un po’ semplici, ma non per questo meno efficaci o poetiche – denso di momenti importanti e drammatici tanto quanto di altri riflessivi, quasi immobili nello scorrere delle pagine, nei quali di fondamentale importanza sono i colori.
L’arte di Fior trova una strada personale per unire la pittura al fumetto senza che questo comprometta né il suo un segno, dinamico, espressionista, potente ed evocativo, né la coerenza del fumetto, sempre leggibile, mai nascosto o in secondo piano rispetto alle illustrazioni. Un lavoro quindi di grande equilibrio, di grande maturità ma al contempo di forte ricerca stilistica e di innovazione.

Celestia entra negli occhi e nel cervello, ti lascia quasi spiazzato, pronto a immergerti nuovamente tra le pagine e i canali per trovare nuovi dettagli e nuovi spunti.
Per Lo Spazio Bianco ne hanno scritto Cristiano Fighera e Francesco Pelosi.