S02 E11 – “One Night” di Yoshiharu Tsuge
One Night è un’antologia di racconti di Yoshiharu Tsuge, uno dei padri del gekiga, il manga per adulti sviluppatosi negli anni ’60 e caratterizzato spesso da un linguaggio diretto e da situazioni dure e aspre.
Quelle che poi caratterizzano questi racconti, nei quali il finale (o il finale in un certo modo promesso, quando il racconto termina nel bel mezzo di qualcosa) non è mai consolatorio e nemmeno assolutorio, nei quali quello che resta alla fine e l’ineluttabilità del destino e della condizione umana. Sono racconti pervasi di un senso di tragedia imminente che, quando si concretizza, alla fine non è nemmeno traumatica ma quasi dovuta, necessaria, attesa. Anche quando il finale non è necessariamente tragico, resta profondamente malinconico e amaro (Una notte, La lettera misteriosa), al più shockante (Il ventriloquo, La buca, Topi), mai accomodante o capace di infondere speranza.
Tsuge è un narratore sopraffino. Senza fronzoli ma con grande maestria e solidità, rende ogni racconto lineare, scorrevole, chiaro, sottolinea bene i sentimenti e l’atmosfera, sa incutere inquietudine, ansia, dolore, tristezza. Il disegno da una parte mostra qualche segno del tempo, dall’altra risulta perfetto per raccontare queste storie e non manca mai di essere pienamente comprensibile e attentamente gestito per evidenziare espressioni, azioni, eventi.
Laura Cassarà ha scritto la sua su Lo Spazio Bianco: