
S02 E08 – “I baccanti” di Claudio Calia
Claudio Calia è un fumettista che penso di poter definire senza problemi “militante”, che ha dedicato molto al fumetto e in particolare al graphic journalism, forse uno dei più importanti autori di graphic journalism in Italia assieme a nomi come Gianluca Costantini o la coppia Marco Rizzo/Lelio Bonaccorso. Ma è anche un professionista del fumetto che ha collaborato con varie case editrici (la compianta Black Velvet di Omar Martini in primis) contribuendo a portare in Italia tanto buon fumetto. Da qualche anno porta avanti Oblò APS, una associazione che organizza eventi sul fumetto e presenta pubblicazioni a fumetti e saggistica.
I Baccanti è la sua nuova serie, e questo primo episodio suggerisce molto dell’atmosfera, tra fiction e critica sociale. I Baccanti della storia sono una sorta di società rivoluzionaria segreta in lotta contro il potere e in difesa dei deboli, ma che viene presentata come in crisi di forze e di credibilità, eppure ancora in grado di risultare scomoda visto che qualcuno si sta prendendo la briga di ucciderne i membri.
Un tono da spy story che da una parte presenta scene d’azione drammatiche, dall’altra scava nei caratteri dei personaggi e così inizia a delineare una sorta di “storia alternativa” e parallela a quella reale, portando avanti anche una discussione politica fortemente attuale, anche se calata nella finzione del racconto.
Un esperimento particolare, una storia che sembra strizzare l’occhio al comics USA (a me ha fatto pensare anche agli Invisibles di Grant Morrison, per dirne una) ma che parla della realtà politica e sociale italiana ma senza che questo appesantisca il racconto, che anzi procede a un ritmo elevato e coinvolgente.
Il segno quasi grafico, stilizzato e geometrico di Calia è qui reso fortemente incisivo dall’abbondante colore rosso che invade ogni vignetta dando a tutto un tono angosciante e violento anche nelle scene dove non c’è azione.
Sono molto curioso di leggere il seguito! Qui ne ha scritto Emilio Cirri: