Vi presentiamo in esclusiva una intervista all’attore britannico Richard Short, che nel quinto episodio di Agent Carter in onda tra qualche ora negli USA interpreta il ruolo di Pinky Pinkerton, uno degli Howling Commandos. Short ha partecipato a molte serie tv tra le quali 666 Park Avenue, Covert Affairs, White Collar, Fringe e preso parte a pellicole come Nemico Pubblico.
Come sei entrato nel cast di Agent Carter? Hai fatto un provino?
Ho fatto un provino a Los Angeles, dove vivo ora. Ovviamente, essendo un provino della Marvel, ti ritrovi in un magnifico edificio a Hollywood, con poster dei loro film su ogni parete… Thor, Capitan America, i Guardiani della Galassia, gli Avengers, ecc… Ti rendi conto di quanto tu sia fortunato a prendere parte ad un incontro per un progetto del genere! Sono solo un umile ragazzo dell’Inghilterra del nord, eppure eccomi qua, circondato dai personaggi più incredibili creati per lo schermo. É un privilegio tale che, se non ti entusiasma in quanto attore, non dovresti esserci affatto.
Potresti descrivere l’atmosfera sul set? Com’è stato lavorare con Hayley Atwell, Neal McDonough e il resto del cast?
É il gruppo migliore, tra cast e crew, con cui abbia mai lavorato. Non mi aspettavo di trovare un’atmosfera così amichevole per un progetto così importante, ma nessuno mostra mai di essere minimamente sotto pressione. É un ambiente fantastico in cui “creare”. Hayley è inglese, come pure Ralph [Brown], quindi abbiamo legato molto rapidamente. Essere tra connazionali dall’altra parte del mondo è un comfort, specialmente se puoi discutere con loro di calcio! In quanto attori, sviluppiamo una capacità di avvicinarci molto in fretta ai colleghi. Nel caso degli Howling Commandos, è stato semplice! Neal, Leonard [Roberts], James [Austin Kerr] e io, siamo diventati amici immediatamente… come se avessimo già partecipato insieme a molte battaglie. Correvamo sparando, aiutando la nostra amica Peggy Carter e ridendo un sacco… il miglior lavoro del mondo (a parte giocare per il Milan).
Puoi descrivere il tuo personaggio, Pinky Pinkerton? Ha una sua storia nei fumetti, ti sei preparato leggendo qualcosa?
Con la Marvel si deve mantenere tutto segreto finché non arriva il momento di rivelare la storia e apprezzo che lo facciano. Oggi si tende a dire fin troppo nelle interviste, nei trailer o nei podcast, così quando ho ricevuto i dettagli esatti sugli Howling Commandos e su Pinky Pinkerton, ho subito iniziato a fare le mie ricerche. Ho letto alcuni fumetti, ho trovato molte informazioni online e ho anche dato un’occhiata alla serie animata su Netflix. Quindi, per me, Pinky era in primis un personaggio dei fumetti e poi della serie animata! Il mio lavoro è renderlo umano in un mondo di supereroi. Per aiutarmi, ho studiato molto da vicino David Niven, in particolare nel film “I cannoni di Navarone”. Pinky Pinkerton è uno dei personaggi più affascinanti mai creati da Stan Lee. É, ovviamente, un soldato incredibile, ma è allo stesso tempo piuttosto unico… è ciò rende i Commandos così emblematici. Il mondo reale è pieno di persone di ogni forma, misura, idee politiche e così via, e proprio per questo gli Howling Commandos riflettono la società così accuratamente. Per saperne di più su Pinky, dovrete continuare a guardare Agent Carter…!
Qual è la sfida più grande che hai dovuto affrontare mentre giravate l’episodio?
Come puoi vedere dalle immagini pubblicate dalla Marvel, ho dovuto farmi crescere i baffi. Non una grande sfida per me, quanto per mia moglie! É anche piuttosto faticoso indossare abiti militari di lana spessa nel deserto californiano. Potremmo sembrare infreddoliti nella neve, ma in realtà stavamo sudando! In generale, è stato abbastanza semplice entrare nella storia, in quanto tutti sanno esattamente quello che stanno facendo e Agent Carter è scritto molto bene. Se sei abbastanza fortunato da trovare l’attore giusto per il ruolo giusto, è davvero una passeggiata.
Ora sei parte dell’Universo Marvel. Quali sono i tuoi sentimenti riguardo a questa esperienza?
É un grande onore e non la prendo alla leggera. Ritrovarsi a fissare un personaggio come Dum Dum Dugan mentre reciti ti fa venire voglia di sorridere. Sono anche contento di essere entrato nel MCU attraverso una storyline più “realistica”. Peggy Carter rappresenta la lotta femminista e Hayley recita magnificamente. Allo stesso modo, gli Howling Commandos sono soldati incredibili ma sono anche persone normali in un universo alterato. Per molte persone, questi personaggi sono un’ispirazione. Il modo in cui la Marvel riesce a collegare ogni angolo del suo universo è straordinario, ma anche molto astuto. Prima ho menzionato come sia facile recitare se la sceneggiatura è scritta bene e gli autori Jose Molina, Christopher Markus e Stephen McFeely sono tra i migliori. Questi sono sceneggiatori che danno il massimo e, allo stesso tempo, sono grandi fan dei fumetti, fanno questo mestiere perché gli piace… come qualsiasi altro fan nel resto del mondo. Ogni volta che un attore interpreta un ruolo, diventa legato ad esso in modo indelebile, per sempre. Cerca il nome di un attore su Google e compariranno i personaggi che ha interpretato all’istante, anche se è stato vent’anni fa! Sapere che la gente vedrà “Richard Short è Pinky Pinkerton” per il resto della mia vita… mi riempie di orgoglio.
Gli Howling Commandos, di cui fa parte il tuo personaggio, sono soldati esperti. Hai dovuto prendere parte a qualche tipo di allenamento particolare con gli altri membri del cast prima di iniziare a girare?
In una serie televisiva non c’è molto tempo per allenarsi come per un film, ma tutti i membri dei Commandos sono stati scelti precisamente perché siamo tutti fisicamente in forma. Ovviamente, è molto sfiancante essere nei Commandos e se Peggy ha bisogno di aiuto… devi essere in grado di tenere il passo! Ci siamo allenati con le armi da fuoco sul set. Neal, Leonard e io avevamo già usato armi sullo schermo in passato, ma ogni volta che ne prendi una in mano, devi darle il rispetto che merita. La sicurezza è importante, ma Pinky, Happy Sam e Dum Dum sono anche considerati i soldati più abili dell’Universo Marvel, quindi è meglio se diamo l’impressione di sapere cosa stiamo facendo! La buona notizia è: lo sappiamo! Quindi se vi doveste mai trovare in pericolo e l’Hydra sta arrivando, non chiamate l'”A-Team”. Chiamate gli “Howling Commandos”!
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Nel 2015 ho tre film in uscita. “A New York Love Story”, una dark romance che ho girato a New York quasi due anni fa, “Cockroaches”, una black comedy molto divertente ambientata a Los Angeles su tre ladri dilettanti (il film è stato realizzato da una crew svedese, incluso il regista Christopher Aldell, e sarà proiettato prima in Scandinavia), e “Not Welcome”, una ghost story piuttosto divertente ambientata a Chicago. Tenete gli occhi aperti per tutti e tre. Il mio progetto definitivo è trasferirmi nel vostro paese, l’Italia! La terra di Antonioni, Fellini, De Sica, Rossellini, Dino Zoff e Paolo Maldini. “Bellissima” [In italiano anche nel testo originale – ndt]. Godetevi lo spettacolo…
Traduzione di Alessandra Cognetta