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Show AND Tell – Il Batman di Sean Murphy

20 Ottobre 2017
Rompiamo una tavola di Batman - White Knight #1. Primo numero della miniserie scritta e disegnata da Sean Murphy.

Questo mese è uscito negli Stati Uniti il primo numero di Batman – White Knight miniserie in cui Sean Murphy mostra il rapporto tra il Cavaliere Oscuro e il Joker ribaltandone le premesse canoniche. Ne ho parlato QUI.
L’intenzione in questo capitolo di Comics Calling è quella di andare a vedere nel dettaglio come Murphy abbia deciso di approcciarsi alla narrazione.

Una premessa è d’obbligo: White Knight non è parte della continuity batmaniana. Si tratta di una storia a parte che condivide solo alcuni aspetti con la mitologia canonica dell’uomo pipistrello mentre altrove se ne discosta.
La prima necessità di Murphy quindi è quella di chiarire al lettore quali siano gli elementi del Batman a lui noto a essere presenti in questo Elseworld e quali invece quelli differenti. Il tutto senza risultare didascalico e ricorrere a innaturali spiegoni o riassunti.

La scelta dell’autore ricade sull’utilizzo più ampio e intenso dei registri a sua disposizione: quello del dialogo e quello della narrazione per immagini.

Nelle prime tre vignette i soggetti principali dell’azione (Nightwing e Batgirl) passano da una fase di stasi a una di azione, seguendo il senso di lettura, finendo fuori dalla tavola stessa in un movimento verso l’alto.

Fin qui il cosiddetto Storytelling, ma c’è di più:
I lettori abituali di Batman sanno che Barbara Gordon, la figlia del commissario, è Batgirl, ma è così anche in questa versione alternativa? Murphy sembra suggerirci di sì inserendo una vignetta, la terza, in cui un poliziotto che pronuncia la parola “figlia” rivolgendosi a una Batgirl fuoricampo, sovrastato dal profilo in primo piano del volto corrucciato di Gordon. Questa singola immagine, pur essendo fuori dall’azione principale, ci fornisce un contesto in cui inquadrare il personaggio di Batgirl senza dover ricorrere a spiegazioni inutilmente prolisse.
Azzardando direi che il volto del commissario sembra quello di chi sa che sua figlia è la giovane supereroina e si sforza di mascherare la preoccupazione, ma forse questa è una mia interpretazione eccessivamente soggettiva.

Nella quarta vignetta l’azione rientra con una certa prepotenza, assecondata dalle linee cinetiche, proprio da dove era uscita con un movimento verso il basso. Da notare come questo espediente permetta al lettore di non dover tornare con l’occhio verso destra nella lettura della vignetta ma di proseguire direttamente a quella sottostante favorendo così lo scorrere dell’azione (ché i fumetti di supereroi sono d’azione).

L’ultima striscia, composta da due vignette sovrapposte rimarca la vicinanza e la sovrapponibilità dei due protagonisti, complementari l’uno all’altro e in perenne conflitto tra loro. Questa dicotomia, fulcro della storia, viene esplicitata ed evidenziata dal dialogo.

Il confronto tra i due non è solo fisico ma drammatico nel senso più dialettico del termine. È un’attrazione sentimentale non corrisposta (già esplorata da gente come Grant Morrison in Arkham Asylum e Scott Snyder durante il suo ciclo su Batman) quella che il Joker prova per Batman e lo scontro assume dei contorni ben diversi da quello buono/cattivo, legge/crimine, caos/ordine che sono più comuni nel fumetto supereroistico. È qualcosa con cui noi tutti possiamo bene o male relazionarci: è il conflitto tra il desiderio e il rifiuto. Il dialogo tra i due, segmentato in più baloon, costringe l’occhio di chi legge ad attraversare il volto del Joker mentre viene colpito ben più duramente che non dal pugno soprastante.

Questo è il motore della storia e Murphy ce lo presenta in due vignette.

Andrea Gagliardi

Andrea Gagliardi

Nasce ad Ascoli Piceno nel 1972 e legge fumetti sin da quando ha memoria. Fondatore ed attuale presidente dell'Associazione Culturale Dimensione Fumetto che da vent'anni si occupa di promuovere manifestazioni legate al fumetto nel territorio del Piceno. Collabora con diverse realtà editoriali locali scrivendo news e recensioni di fumetti ed è co-conduttore della trasmissione "DF en Radio" sulla web-radio Radio Incredibile. Quando non legge fumetti strimpella la chitarra nella coverband "The Misfits" che, ovviamente, propone versioni rock-reggae-pop delle sigle dei cartoni animati.

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