Grandi Autori #105 – Marco Rota
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Grandi Autori #105 – Marco Rota

Che Grandi Autori sia un piccolo miracolo editoriale ho già avuto modo di dirlo in più occasioni: una testata economica (almeno per il panorama attuale), da edicola e che si presenta con molti articoli di approfondimento e con una progettualità – nella singola uscita ma anche nel complesso – che non si riscontra in collane formalmente più blasonate.
L’impronta data da Davide Del Gusto a questa iniziativa, capace di rilanciare in maniera vincente il prodotto rispetto all’epoca delle Special Edition, ha fatto la differenza e ha permesso alla curatrice Gaja Arrighini di confrontarsi ed essere supportata da un raffinato conoscitore della materia disneyana, dotato anche di solide idee su come “spacciare” al pubblico queste conoscenze.

Grandi Autori Rota CoverÈ una pesante eredità, quella che ha lasciato nel momento in cui ha abbandonato le redini della collana, e dopo un albo di interregno firmato da Marco Travaglini dedicato a Carl Barks – che ho saltato, avendo già l’opera omnia dell’Uomo dei Paperi – l’uscita di fine ottobre risulta affidata a una recente acquisizione tra le fila dei collaboratori della redazione di Topolino: Alberto Brambilla.
Anche con Alberto, come già con Davide, c’è una conoscenza personale e un’amicizia nate anni fa… del resto, la nicchia degli appassionati Disney non è così ampia 😛
Ci siamo incontrati in diverse occasioni presso il Wow, il Museo del Fumetto di Milano, abbiamo chiacchierato più volte in chat ed è stato ospite di una mia live sul canale Twitch de Lo Spazio Bianco; non solo, il buon Bebo vanta già diverse esperienze professionali nel mondo del fumetto, lavorando come ufficio stampa per la casa editrice Renoir, collaborando con Editoriale Cosmo su varie iniziative legate al fumetto umoristico italiano e avendo gestito la prestigiosa omnia dei Peanuts uscita un paio d’anni fa per Hachette. E sto sicuramente dimenticando qualcosa!
Unisce una enorme cultura disneyana a una solida consapevolezza delle dinamiche lavorative del mondo dell’editoria, e pertanto il fatto che Panini-Disney abbia intrecciato un rapporto di collaborazione con lui non solo mi fa molto felice, ma mi fa anche rimpiangere che si sia dovuto aspettare fino ad ora.

Grandi Autori Rota 1Brambilla sceglie come primo autore della sua gestione Marco Rota, una figura forse meno di richiamo e conosciuta rispetto a quelle dei numeri precedenti ma che a questo punto, volendo evitare di ripetere da subito i nomi già fatti, era il primo a cui avrei pensato anch’io.
Il concept del volume e il taglio che Bebo dà agli articoli si pone a mio avviso in piena continuità con il lavoro di Davide: non solo nella struttura e nella scansione dei pezzi, ma soprattutto nell’approccio cronologico e nel tenore delle informazioni contenute negli approfondimenti.
Le storie sono infatti presentate in ordine di uscita, per permettere di apprezzare l’evoluzione della carriera del fumettista milanese; gli articoli supportano efficacemente questo percorso, motivando le scelte con un florilegio di informazioni e fornendo una vera e propria guida completa all’interno del percorso autoriale di Rota.
L’introduzione al volume offre le coordinate iniziali, focalizzandosi sui primi passi del protagonista nel mondo dell’editoria, mentre i successivi contributi permettono di illustrare le fasi attraversate sui vari periodici Disney dell’era Mondadori fino all’approdo in Nord Europa, in una linea capace anche di schematizzare in maniera chiara l’evoluzione del suo stile, non trascurando le attività in cui è stato coinvolto al di là della realizzazione delle storie, le copertine in primis.
Il focus sul disegno, uno dei punti che maggiormente lodavo nelle analisi di Del Gusto, viene mantenuto da Brambilla, che fa i paragoni giusti, cita influenze azzeccate e tratta la materia con competenza e semplicità.
Ottima inoltre la rinnovata presenza di un portfolio finale, doverosamente incentrato sulle cover dell’artista tra Topolino e Zio Paperone.
Infine, bene anche la presenza di informazioni di carattere generale sui vari snodi della carriera di Rota, con taluni dettagli che suonano nuovi persino a me!

Grandi Autori Rota 5Per quanto riguarda l’indice, mi confesso invece un pelo meno entusiasta, nonostante possa dirmi di fronte a una selezione di tutto rispetto.
Se da una parte ciascuna scelta trova la sua ragion d’essere, perfettamente spiegata, all’interno della struttura dell’albo, dall’altro viene meno quell’attenzione a proporre storie meno note e in particolare mai ristampate in passate edizioni monografiche di pregio: Eta Beta e la “montagna Pippo”, Zio Paperone e il Deposito oceanico e Paperino e la palla misteriosa sono infatti già presenti, tutte e tre, sull’unico numero de I Maestri Disney dedicato a Marco Rota, rendendo quindi questo Grandi Autori potenzialmente meno appetibile per l’appassionato di lungo corso.
Vero è che, nel caso di specie, considerando la sua ristretta produzione da autore completo negli anni mondadoriani, era pressoché impossibile non pescare tra storie pluri-ristampate, e del resto anche Davide non poté esulare dai grandi classici ultranoti quando dovette confezionare il numero su Romano Scarpa.
In ogni caso la seconda è un capolavoro che meritava di figurare in questa raccolta: un’avventura barksianissima tanto nella scrittura quanto nel disegno, con una minaccia che riesce a rimanere misteriosa e conturbante per buona parte della trama e con una caratterizzazione formidabile del protagonista. Graficamente, le ariose quadruple che ritraggono il veliero solcare l’oceano di soldi valgono da sole il “prezzo del biglietto”.
Anche La palla misteriosa ha un suo perché, soprattutto nella fresca comicità degli equivoci in cui Paperino finisce invischiato nel momento in cui viene a contatto con uno strano e dispettoso esserino, mentre quella “educational” con Eta Beta ha un valore prettamente filologico, rappresentando la prima prova disneyana del fumettista: nota di merito per aver inserito anche un successivo capitolo della serie, Le grotte meravigliose, esclusa da I Maestri Disney citati prima.
Plaudo anche alla presenza di Topolino e il tesoro tabù, su testi di Andrea Fanton, perché oltre a dare risalto a qualcosa di meno popolare permette di osservare gli esperimenti grafici messi in atto da Rota per giocare sulla prospettiva, dovendo far interagire Pippo con un essere molto più piccolo.

Grandi Autori Rota 9Le considerazioni di cui sopra variano leggermente guardano alle tre avventure realizzate per Egmont: si tratta di avventure che hanno avuto il loro passaggio in Italia sulla mitica Zio Paperone, quindi potrebbe valere il discorso di prima su materiale già in mano degli appassionati “storici”, ma in questo caso è ancora più perdonabile perché c’erano poche alternative per poter offrire qualche esempio di questa produzione. Si sarebbe forse potuto provare ad attingere a qualcosa finito solo sulle pagine di Mega 2000-3000, sicuramente più di nicchia, ma onestamente non ho presente quante storie egmontiane di Rota autore completo siano state pubblicate su quella testata. Inoltre andare a prendere racconti magari meno rappresentativi solo perché meno diffusi – posto che anche quanto presentato qui può essere considerato tale, avendo avuto di fatto una sola pubblicazione italiana più di vent’anni fa – non avrebbe avuto senso.
Paperino e la vacanza affollata e Paperino e il premio esotico sono due ottimi esempi del passo tenuto dall’artista milanese attorno alla metà degli anni Novanta per la produzione nordeuropea: trame urbane, piuttosto semplici ma graziate da un uso azzeccatissimo dei personaggi, oltre che dalla capacità di creare situazioni divertenti e sviluppi spesso imprevedibili. Insomma, in queste storie c’è un Donald all’ennesima potenza!
Ho qualche dubbio in più su Zio Paperone e l’energia sentimentale, che ha debuttato invece su Topolino nel dicembre di appena quattro anni fa: è un buon modo di mostrare la visione di Rota nei confronti dello Zione, quella secondo cui l’avarastro celerebbe un cuore d’oro sotto la scorza da avido affarista, assecondando la visione di Carl Barks così come quella di Romano Scarpa, ma la trama suona un po’ scombiccherata e a tratti retorica nell’uso del Natale come fucina di buoni sentimenti e giocattoli.

Grandi Autori Rota 12Il gran finale dell’albo è tutto per il ritorno in pompa magna di Marco Rota su Topolino, avvenuto nel 2019: Brambilla sceglie di rappresentare quest’ultima fase con Ingorgopoli – La città dell’ingorgo continuo, che segna a tutti gli effetti le rentrée del disegnatore sul settimanale ma che aveva già goduto di una ristampa di pregio solo due anni fa su Topolino Gold. Capisco ovviamente che per tanti motivi rimane questa la storia simbolo della ripresa di una produzione dell’artista per il pocket italiano, ma in considerazione della recente riedizione cartonata si poteva pensare a una delle successive, realizzate su sceneggiatura di Vito Stabile: magari proprio quella Zio Paperone e l’identità perduta citata nell’articolo introduttivo a questa sezione, che consta di 42 pagine proprio come Ingorgopoli e che non avrebbe sfigurato nella raccolta.
L’allucinante avventura nel traffico congestionato rimane in ogni caso un gioiellino, non tanto per la trama – sfilacciata e in fondo mero pretesto per una sequela di gag – ma per i tanti siparietti ai danni del povero Paperino e per le rocambolesche situazioni escogitate per uscire dall’imbottigliamento perenne. I disegni sono poi particolarmente ispirati, sia nella chiarezza del tratto per i personaggi sia nelle trovate rappresentate sullo sfondo, giocando a briglia sciolta con tipologie di veicoli rappresentati e con le pose assunte dagli stessi mentre sono accalcati e incolonnati.

Il Grandi Autori su Marco Rota si configura in definitiva come un ottimo battesimo del fuoco per Alberto Brambilla come nuovo sparring partner di Gaja Arrighini: dimostra di aver guardato con attenzione al lavoro svolto dal suo predecessore, di averne assimilati i pregi e di aver dato infine la sua impronta personale tramite cui filtrare il DNA che la testata ha avuto finora sin dalla rinascita del n. 99.
Senza Davide non sapevo bene come sarebbe proseguita la collana, ma la fiducia che ripongo in Bebo e la resa di questo volume mi tranquillizzano per il futuro 😉

Per chi volesse approfondire:

2 thoughts on “Grandi Autori #105 – Marco Rota

  1. Ciao Bramo!
    Non ho ancora comprato questo volume, ma lo farò presto. Anche perché il precedente volume su Barks era molto ben fatto e con storie che non venivano ripubblicate da un po’ di tempo (tranne ovviamente nell’opera omnia, che però io non ho). Idem per il volume su Scarpa. Inoltre Rota mi piace molto, ha un tratto che adoro.
    Mi fa piacere leggere le tue parole su Brambilla, attendo di leggere i suoi articoli su Rota!

    P.S. mi sono iscritta sul Papersera con il nome Claudia8 🙂

    1. Ciao Korinna, che bello risentirti dopo tanto tempo!
      Mi fa piacere il tuo commento e il fatto che tu abbia apprezzato il mio articolo: non credo ti pentirai dell’acquisto del volumetto 😉
      Sono contento anche che ti sia iscritta al Papersera, per un appassionato disneyano non c’è luogo migliore nel web 😁
      A presto!

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