Un essere mostruoso in fin di vita si aggira per un mondo che non comprende. Un mondo tetro, pieno di violenza, di insicurezza, di dubbi esistenziali e di vuoti. Quelli che logorano Alberto, vedovo senza una ragione di vita, Mattia Preti, artista e assassino, Tommaso e Giulia, fidanzati, in attesa di un figlio e tormentati dagli incubi.
Cinque capitoli legati solo lievemente dalla trama ma profondamente connessi da un senso si terrore, di angoscia e di depressione, racconti che scavano nelle paure dell’uomo, dei suoi dubbi, che interrogano la società moderna, che alimenta questa oscurità con meccanismi malati. La critica sociale di Roberto Donati è grezza e diretta, forse un po’ retorica, la struttura dell’opera non è lineare e non racconta una storia in senso stretto, lasciando il lettore confuso. Ma è proprio questa confusione e questo sconforto che i due autori cercano, questa discesa nell’incubo che si conclude solo con la fine ultima, in una sorta di macabra riconnessione con l’universo.
Questa indagine permette a Gianluca Borgogni, in arte il Borg, di dar libero sfogo alla sua fantasia truce e al suo talento tecnico: grazie ad un tratteggio finissimo che richiama le opere di Thomas Ott e una maniacale cura del dettaglio, di stampo iperrealista e fortemente influenzato da maestri come Richard Corben, il Borg dà vita a incubi lovercraftiani, a orrori bakeriani, a mostruosità abissali ispirate al cinema horror e sci-fi (da Alien a Hellraiser). Un fumetto disturbante, un horror esplicito impreziosito da disegni di grande impatto.
Abbiamo parlato di:
L’abisso è ovunque
Roberto Donati, Gianluca “il Borg” Borgogni
Weird Book, febbraio 2018
112 pagine, brossurato, bianco e nero – 14,90€
ISBN: 9788899507947