
S02 E07 – “Bedelia” di Leo Ortolani
Dopo il bel volume dedicato a Cinzia, Leo Ortolani ripete la formula: prendere uno dei personaggi “di contorno” delle sue serie (Rat-Man allora, Venerdì 12 adesso) portando però fuori dal genere comico puro. Se la transessuale Cinzia era un modo per parlare, dal suo punto di vista “esterno”, di accettazione di sé e di discriminazione, Bedelia è invece un racconto che parla della fama e di cosa accade quando questa scompare.
Bedelia è un personaggio negativo, è quasi la cattiva della storia; nonostante questo Ortolani riesce a mostare le sue debolezze, nascoste sotto dialoghi sferzanti, noncuranza verso gli altri, ambizione estrema, sarcasmo e superficialità. Così, alla fine ho provato un senso di pietà e anche, se vogliamo, un po’ di comprensione pe una protagonista che pure è ben lontana dalla mia realtà. In questo si nota il gran lavoro dell’autore. Non mancano le battute, ma tutto il fumetto è ammantato di un tono amaro che limita le risate, tanto che il lato comico non sovrasta quello a tratti drammatico, comunque profondo.
Notevole come, nonostante lo stile “con il muso a scimmia” di Ortolani resti di stampo evidentemente comico, questo non interferisca con un racconto più “impegnato”; d’altra parte, fin dalle pagine di Rat-Man, questa dote di trovare momenti di poesia, di tragedia, di tensione all’interno anche del nonsense e della commedia è sempre stata una delle più felici intuizioni dell’autore e un marchio di fabbrica segno di grande padronanza dei tempi della narrazione. A questo concorrono inquadrature, ombre, scelte di composizione e di silenzi. Ho apprezzato anche la capacità di dare un tocco malinconico agli occhi di ghiaccio di Bedelia.
Segnalo la recensione sul sito a opera di Andrea Bramini: