REPRISE: #63 – Insecto di Maria Llovet
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REPRISE: #63 – Insecto di Maria Llovet

Quanto tempo che non prendo in mano questo blog. Un poco per l’abbandono del PC ante-quarantena (che mi è costato già 90€ e me ne costerà forse altri 200 almeno, maremma della batteria gonfia del budello di su’ mà). Poi per quello che sapete tutti senza bisogno di spiegazioni. Ammiro chi nei mesi scorsi ha saputo ritagliarsi la calma, la pace, la benedizione della lettura. Io ho faticato. Tantissimo. A leggere. A scrivere. A pensare. Ad agire.
E tutto questo probabilmente come scusa, perché ho vissuto questi mesi con la tranquillità di un lavoro, con il sollievo di non avere parenti stretti in ospedale, con la benedizione di avere una casa grande e un poco di spazio esterno, con le condizioni per far seguire ai figli la didattica a distanza, con la fortuna di vivere in una regione che non ha avuto crisi paragonabili ad altre. Sono un cazzo di privilegiato, e ho vissuto da vittima. Forse non attendevo altro.

Allora è il momento di riprendere. A leggere. A scrivere. Qualcosa sono già riuscito a fare, scrivendo di un gran bel numero di Dylan Dog. Ma è il momento di un passetto in più. Non so se ripartirò con un fumetto al giorno. Ma ci proverò. Forse non arriverò all’obiettivo, ma tenderò a quello.

E per iniziare, ho scelto un fumetto di un autrice che mi impressionò con la sua prima opera in italiano, Heartbeat, e che con Insecto conferma la capacità di affrontare tabù, sentimenti, passioni, perversioni con mano ferma e sguardo acuto: Maria Llovet.

Insecto è una storia di incesto tra fratello e sorella, di passione carnale e di amore, di segreti familiari, di pulsioni, di adolescenza. È un’opera intensa, che trasuda emozione, trasgressione, sensualità, sentimento. L’amore disperato di due giovani che, coincidenza, sono fratello e sorella e che, nella loro sfida alle convenzioni, risultano più veri dell’amore di facciata dei genitori. Ma tutto scompare dietro alla loro bramosia l’uno dell’altra: il loro rapporto è al centro di praticamente ogni pagina. I corpi snelli, le pose plastiche, i primi piani, i dettagli del viso e del corpo, le scene di sesso intense e carnali sono coinvolgenti, sensuali. L’alternanza di vignette larghe e lente ad altre quadrangolari, fitte e serrate dona un ritmo che toglie il fiato.

Di Maria Llovet è appena uscito Loud, e non vedo l’ora di leggerlo.

Di Insecto scrisse Amedeo Scalese.

Mentre di Heartbeat, il primo lavoro proposto in Italia, scrissi io stesso.

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