
Il mio fumetto quotidiano #24: “Guna”
Almeno un fumetto al giorno: questo l’impegno che mi sono preso per il 2020… Non recensioni, ma impressioni di lettura, sensazioni, ispirazioni.
Ok, dai, da oggi aggiungo anche il numerino al titolo. Così.
Stasera ho letto Guna, realizzato da Giovanni Masi ai testi e Nigraz ai disegni.
A fine del fumetto vero e proprio c’è scritto:
Questo racconto è liberamente ispirato
alla Teoria dei 10 Mondi,
presente nella filosofia Buddhista Mahayana
tibetana, giapponese e induista.
Ecco, io che sono un uomo gretto, un figlio di contadini, uno sporco materialista, faccio sempre fatica con testi filosofici e compagnia, e questo caso non ha fatto eccezione. Anche perché ho trovato l’uso delle didascalie eccessivamente… didascalico (eh, beh, grazie al cazzo direte voi!), pedante e pesante.
Il racconto è incentrato sugli artisti di un circo che si sono nascosti nel fitto del bosco per fuggire ai soldati, in attesa del ritorno dei propri compagni andati a cercare cibo per la sopravvivenza: scontri, amori, rabbia e paura li tormentano. E nel finale tutto questo si scopre essere una allegoria della vita di ognuno di noi ma, ancora, questo bisogno di esplicitarlo mi affossa l’immedesimazione, mi allontana dall’opera e dal suo messaggio. Sono fatto così, magari colpa mia eh!
Di gran livello invece i disegni di Nigraz, un talento polimorfo che passa da vignette schizzate, nervose, quasi abbozzate, ad altre dal segno più controllato, morbido e sensuale, ad altre ancora in cui vira al pittorico, all’illustrazione. Questi cambiamenti regolano l’andamento della lettura, e rendono migliore dei testi all’atmosfera del racconto.
Per il sito ne ha scritto Michele Garofoli:
Sempre di Nigraz segnalo il bel disegno per Immagina Lo Spazio Bianco
Bonus:
Stamattina sul treno mi sono divorato anche Italo di Vincenzo Filosa, ma di questo bisogna che ne scriva a modino. Recensione in progress…