CartaigienicaMag, rivista (senza finalità di lucro) di racconti letterari ed a fumetti, si autodefinisce “UndergroundZINE”, ed ancora “10 piani di scorie creative”. Se il primo termine tende a sottolineare la natura di produzione “dal basso”, e l’insieme di un parco di autori emergenti, più che una indicazione di tematiche o generi, il secondo rende bene l’idea e lo spirito che accomuna il materiale presentato.
A partire dalla copertina di Cristiano Spadavecchia (neo ingresso dello staff di Brendon per la Bonelli), ammiccante e indovinatissima, e dalla qualità di carta e impaginazione, si avverte la voglia di fare qualcosa di ben più di una fanzine o di una autoproduzione. I curatori della rivista (oltre che del sito omonimo, www.cartaigienicaweb.it), mettono insieme una buona vetrina di “nomi nuovi” del fumetto, ed una divertente manciata di racconti piuttosto originali, per quanto, necessariamente, brevi.
Sulle doti di Elisabetta “Deco” Decontardi, presente con una striscia di InkSpinster, o di Garbriele “Lele” Corvi (anche se lo troviamo più a suo agio nelle strisce brevi), o ancora di Necci e Donati (con il fresco umorismo di Jack & Daniel), sentiamo di poter garantire, forti anche del loro ruolo di galleristi del nostro sito. Ma non vuole essere banale paggieria questa, in quanto il loro contributo alla rivista rivela come il loro lavoro sia oramai molto professionale; aumenta addirittura il rimpianto per come l’abitudine statunitense di inserire strisce a fumetti nei quotidiani non sia arrivata fino a noi: i suddetti autori vi farebbero bella figura, grazie ad un umorismo ed una simpatia non banali, e ad una padronanza del mezzo ben più che amatoriale.
Passando quindi al resto della rivista (abbiamo appena iniziato!), troviamo principalmente strisce o storie brevi di stampo comico, certo più adatte alle poche pagine a disposizione. In Ulisse di Gioma si ride sui miti greci (con qualche pecca veniale di ritmo), mentre con Sgurz, Matt Colombo cerca la risata con il politically-UNcorrect, da affinare meglio per essere efficace e divertente al tempo stesso. Cinico Show, di Fabrizio Fassio ed Elena Mirulla (altra nostra conoscenza), ironizza sulla tv delle lacrime, risultando simpatico ma forse non abbastanza incisivo né come critica né come battute, dove invece Animal House, di Lollo, colpisce nel segno, con una striscia che richiama lo stampo classico del genere con intelligente umorismo. Il livello medio è buono, le risate non si fanno mancare, e contando che questi sono autori praticamente agli inizi, la proposta è più che incoraggiante.
I due corti che inframmezzano questo campionario di fumetti umoristici rivelano maggiormente l’inesperienza degli autori, ma anche la possibilità di una maturazione che ci auguriamo di vedere presto. Castigo, di Fabrizio Fassio e Raffaele Marinetti, è la cruda esecuzione di una vendetta contro un padre che ha abusato della figlia: semplice ma efficace nella narrazione, quanto ancora incerto nel disegno, dove comunque, accanto ad alcune imprecisioni di anatomia e di proporzione, troviamo inquadrature meno canoniche e più efficaci, una strada sulla quale consigliamo di insistere. Magic Weapons, di Marco Stefanni, è il prologo di una serie fantasy (che vedremo sul sito?), che oltre ad un lettering bruttarello, lamenta una scarsa originalità, ed un tratto valido ma che probabilmente si presterebbe meglio ad altri generi, non mancando di una personalità interessante anche se grezza.
Infine i racconti, ad opera di Martino Pinna, Luca Barbieri, Aldo Vincent e Arsenio Bravuomo, sono letture divertenti, originali e frizzanti, con una particolare nota all’italiano “parlato” di Bravuomo, rievocazione di un ricordo allegro e malinconico al tempo stesso. Apre l’introduzione di Bise, e chiude un excursus nell’opera cinematografica di Robert Rodriguez a cura di Ettore Ridola, un interessante percorso cinematografico nelle opere di questo regista amico del più noto Quentin Tarantino; segnalazione infine per le illustrazioni che accompagnano i racconti, ad opera dei bravi Niccolo’ Storai (altro gallerista!) e Giuliano Cangiano.
Se non abbiamo lesinato critiche è perché riteniamo che autori giovani come quelli qui presentati, che dimostrano certamente la voglia e le capacità di raggiungere una maturità artistica e professionale, abbiano bisogno soprattutto di questo, ancor più che di lodi ed incitamenti. Detto ciò, è bene sottolineare come il giudizio complessivo su questo CartaigienicaMag non possa che essere ampiamente positivo: vuoi per il concetto stesso della rivista, spazio quanto mai necessario per vedere su carta nuove proposte, sia per il contenuto che, con i suoi alti e bassi, garantisce comunque una lettura gradevole, divertente e interessante, merito di una scelta editoriale ben precisa.
Se non lo trovate in fumetteria, richiedetelo su www.cartaigienicaweb.it/ (dove potete ordinare anche gli arretrati), saranno soldi spesi bene.