Una storia noir, come un pugno nello stomaco.
Un fantomatico criminale, che protegge il suo volto e la sua voce dietro una maschera dorata ed un microfono, assolda un gruppo di delinquenti, la cui carriera e vita sono per un motivo o per un altro giunte alla fine, per svaligiare la camera di sicurezza più impenetrabile del mondo, la Matrioska, e rubare una collezione di diamanti come ultimo colpo prima di andare in pensione.
La storia comincia dalla fine e ripercorre la vicenda in un lungo flashback che si interrompe solo con la fine del volume, lasciando al prossimo volume la conclusione della vicenda.
La fine dunque: la polizia entra nella Matrioska trovando un massacro, i criminali assunti dalla “Gorgone”, questo il nome del mandante del colpo, sono tutti morti, tranne uno, in fin di vita; è proprio questo che ricorda, mentre gli infermieri lo portano via, come ha conosciuto La Gorgone e gli altri, i motivi che l’hanno spinto in carcere, e che hanno spinto gli altri ad accettare una missione suicida come questa.
Vi ho riuniti non perché siete i migliori, ma perché siete finiti. Non avete più niente da perdere, e la disperazione è un ottimo combustibile
Con queste parole La Gorgone motiva i quattro disperati che ha trovato, e a quanto pare ha ragione.
La storia e le scene ricordano molto I soliti sospetti, ma con un taglio più nero e cupo. Se nei soliti sospetti si poteva provare simpatia per lo zoppo, il protagonista di Break Point, dal cui punto di vista viene raccontata la storia, sembra (o è) un coglione, per il quale si prova al massimo un po’ di compassione, ma non certo simpatia.
I disegni di Mutti e i colori di Bussacchini rendono perfettamente giustizia al genere di storia; le inquadrature e le scansioni in vignette delle pagine si adattano bene alle atmosfere e danno un ritmo alla storia che pare condurre, con calma ma inesorabilmente, verso quello che, si può immaginare, sarà tutto tranne che un lieto fine.
A chi è piaciuto I soliti sospetti, ritrovarne qualcosa in questo fumetto farà sicuramente piacere. Ottimi anche i personaggi e la secchezza (anche del disegno) con cui sono resi. Un fumetto raccomandato agli amanti del pulp e del noir, ma anche a chi vuole leggere una storia asciutta e senza sbavature.
Complimenti inoltre alle EdizioniBD che ci hanno riportato in Italia un’altra opera di un “emigrato” all’estero; adesso non ci resta che metterci comodi e aspettare il proseguo del film.