
Orazio e Eta Beta star dell’elettronica
Su Topolino n. 3181 attualmente in edicola, tra le altre trovate la storia “Orazio e Eta Beta star dell’elettronica” scritta da me e disegnata da Giuseppe Zironi.
In questa sceneggiatura mi sono divertito a inserire diversi riferimenti musicali che vi svelo qui di seguito. Vediamo se leggendo la storia siete riusciti a coglierli.
Pagina 133.
- Terza vignetta: il Mooh ovviamente è il Moog, un celebre sintetizzatore inventato da Robert Moog nel 1963.
- Quarta vignetta: i Ping Ployng non sono altro che i
Pink Floyd. Zironi ha avuto l’ottima pensata di mostrare in mano al commerciante una parodia del disco “Atom Earth Mother” proprio dei Floyd, con la celebre mucca in copertina che si adatta perfettamente al… Mooh!
Pagina 135.
- Prima vignetta: non era specificato in sceneggiatura ma Giuseppe ha inserito un altro inside joke: la copertina di “Tarkus” degli Emerson Lake and Palmer.
- Quarta vignetta: l’Urkai 9000 è la parodia di Akai, attualmente la marca più in voga di controller e campionatori per musica elettronica.
Pagina 137. Provate a cantare la canzone di Orazio sulla musica di “Get Lucky” dei Daft Punk.
Pagina 139, ultima vignetta: Electrical Buddies è ispirato al monicker dei Chemical Brothers.
Pagina 141: immagino l’abbiate intuito, ma l’idea di far esibire
Orazio e Eta Beta indossando dei caschi viene dal look dei celebri Daft Punk.
Pagina 142, seconda vignetta: le incisioni rupestri sono un riferimento a quelle presenti in Val Camonica.
Pagina 143: la canzone di Eta Beta invece va cantata sulle note di “Around the World”, sempre dei Daft Punk.
Pagina 145: il Roundmouse è ispirato al Roundhouse, uno dei
club più importanti di Londra.
Pagina 153, seconda vignetta: questo è un riferimento molto lontano al
Newport Folk Festival del 1965, il primo concerto elettrico di Bob Dylan in cui il cantautore venne pesantemente contestato. Qui la contestazione avviene per il motivo opposto, naturalmente.
Allora, quanti di questi riferimenti siete riusciti a cogliere? La storia vi ha divertito anche senza coglierli?
Vi aspetto nei commenti.
primo?
ehm, sembra brutto lasciare questo popò di spiegazioni senza alcun commento, ma personalmente non ne ho azzeccata mezza… solo il “mooh” era chiaro che dovesse rimandare a qualcosaltro, ma non sapevo del moog originale…
spiace 🙁
Non fa niente Andrea, se sei riuscito ad apprezzare la storia anche senza beccare le citazioni vuol dire che andava bene così!