Fantaeditoria portami via
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Fantaeditoria portami via

Immaginate!
In un altro tempo, in un altro luogo…
L’edicola è un canale di vendita ancora fiorente, il luogo principale in cui poter acquistare fumetti, Disney in particolare.
L’editore studia quindi come gestire il proprio pantheon di testate con Paperi e Topi protagonisti, valutando anche alcune nuove proposte: cosa potrebbe emergere?
Con l’occasione del lancio di una nuova collana proprio in questi giorni (Le storie di Topolino) e sulla scorta di quanto realizzato anni fa in tandem con Davide Del Gusto prima e Amedeo Badini poi sul sito del Papersera (nel 2020 e nel 2023), ecco qualche “colpo di testa” nell’immaginare nuove testate sicuramente impossibili da varare nell’attuale contesto, anche considerando quanto ha detto Serena Colombo negli ultimi minuti della mia diretta streaming sull’eredità di Francesco Gerbaldo.
Ma chissà, in un altro tempo, in un altro luogo…

Un periodico su Pippo

Fantaeditoria 4Negli anni non sono mancati, tra Vattelapesca e simili, albi dedicati interamente a Pippo, sicuramente il personaggio più simpatico dell’universo di Topolinia; anche ultimamente, con il numero de I Classici dedicato alle PippoParodie, si è puntato il riflettore sullo svagato amico di Topolino.
Perché allora non pensare a una testata fissa intitolata a lui? Di storie a cui attingere ce ne sono a bizzeffe, potendo esplorare anche i suoi alter ego come Superpippo o Indiana Pipps, i suoi bis-bis, varie miniserie con lui protagonista… un modo per “vincere” lo strapotere dei Paperi nelle riviste monografiche.
Nei primi numeri si potrebbero serializzare, al ritmo di un episodio a uscita, le puntate de Le avventure della Gemma Pippolina di Pierpaolo Pelò e Sergio Asteriti.

Bimestrale su Paperetta e amici made in Brasile

Fantaeditoria 2Benché sia un personaggio nato in Italia, dalla mente e dalla matita di Romano Scarpa, Paperetta Yè Yè ha conosciuto maggior fortuna in Brasile, dove è stata protagonista di decine di storie brevi in compagnia di altri personaggi creati per l’occasione, tra cui Walter, Olimpia, Nettunia e soprattutto Beckett – sorta di versione civilizzata e 2.0 dell’Aracuan, strambo volatile comparso in alcuni cortometraggi animati degli anni d’oro – con i quali viveva tipiche vicende da ragazzini.
La serie era conosciuta in patria come Os Adolescentes (Disney Teens nella lingua d’Albione) e le loro avventure sono comparse sovente sui Topolino degli anni Ottanta, così come su molte uscite di Mega Almanacco e Mega 2000.
Secondo me sarebbe una bella idea valorizzare questa serie in una testata dalle stesse caratteristiche di Papersera e de Il Club dei Supereroi, visto che ne condividono la natura e l’origine del materiale da pubblicare. Considerata l’attenzione degli ultimi anni, da parte della redazione, per i personaggi più giovani del cast disneyano, una testata del genere dovrebbe porsi in una “comunione d’intenti”.
In aggiunta si potrebbero comunque condire i sommari con quella manciata di storie italiane con Paperetta, da quelle di Scarpa (autore completo e su soggetti del Disney Studio) a quelle di Vito Stabile.

Bimestrale su Paperoga brasiliano con le sue varie identità

Fantaeditoria 3Stesso discorso si potrebbe applicare a Paperoga, che come noto ha furoreggiato in Brasile per molti anni, acquisendo anche diverse identità alternative.
Complice l’istintiva simpatia del personaggio (a cui in effetti fu dedicato il breve esperimento di Tito Faraci e Sio, Ridi Paperoga), perché non sfruttarlo varando un nuovo periodico – sempre su modello di Papersera e de Il Club dei Supereroi per formato e prezzo – per “spacciare” un po’ di quelle avventure sudamericane?
Pur escludendo gli episodi di Papersera, le avventure di Paper Kid e quelle di Paper Bat (per il quale si potrebbe comunque attingere a quelle non inserite nei 13 numeri de Il Club dei Supereroi), rimarrebbero comunque le vicende del classico Paperoga, quelle alle prese con il nipote Pennino, quelle in copia con la fidanzata Gloria e le altre identità che i brasiliani hanno cucito sul personaggio come Il Papero della Foresta, Paperblub, Pena Gordon e Indiana Paper.
Anche in questo caso ci sarebbe peraltro un puntello italiano per diversificare gli indici, rappresentato ovviamente dalle fulminanti prove di Enrico Faccini ma anche, eventualmente, da una sezione dedicata al mitico filone realizzato da Giorgio Pezzin e Giorgio Cavazzano con Paperino e Paperoga grandi protagonisti negli anni Settanta.

Almanacco Topolino con più inedite

Come ho detto spesso, Almanacco Topolino è uno dei migliori prodotti attualmente in produzione per l’edicola, che riesce a portare in Italia un po’ di inedite straniere dando loro centralità, a offrire qualità nelle selezioni e a fungere da baluardo per l’approccio da rivista antologica (senza scadere nel Vattelapesca generico) in contrapposizione a monografie e collane su saghe unitarie.
Ultimamente, però, quello che era il core business della testata si è drammaticamente assottigliato, con maggior spazio riservato alle ristampe a discapito delle inedite.
La speranza è che si possa invertire la tendenza e tornare al modello originale (costi permettendo).

L’avventura!

In quegli anni Novanta che continuo a decantare, tra le tante riviste pubblicate da Disney c’era anche Topolino Adventure, progetto atipico che mischiava storie in ristampa con giochi ed enigmi illustrati e dove il tema cardine era ovviamente l’avventura.
Ecco, un periodico economico e senza troppe pretese, pocket e brossurato, che selezionasse un po’ di storie d’avventura con qualche articolo a corredo potrebbe essere secondo me qualcosa di curioso e simpatico, valorizzando un genere narrativo che ha sempre presa sul pubblico.
Ci sarebbe spazio per i kolossal di Casty così come per certe storie di Romano Scarpa, per Indiana Pipps, per i racconti della macchina del tempo e per tantissime altre proposte; si potrebbe inoltre riservare una sezione Superstar (come già in Zio Paperone) per ospitare ogni volta un classicone d’avventura, partendo magari dalle cacce al tesoro di Carl Barks.

Il ritorno di Minni

Fantaeditoria 5Sempre nei mitici ‘90s, l’edicola ospitava un mensile dedicato alla parte femminile dell’universo Disney: perché non riprovarci, tentando di riacchiappare quel pubblico su cui magari la narrazione disneyana ha meno presa – dopo una certa età – ma a cui si potrebbe invece ancora parlare, decidendo di dare risalto alle avventure di Minni, Paperina e le altre?
Partendo da copertine un po’ catchy e ammiccanti e attingendo dal buon numero di storie realizzate a suo tempo apposta per Minni & Co. – che spesso non hanno goduto di molte ristampe successive – e da alcune serie più o meno recenti ospitate sul “Topo” (Paperspot, Minni Prêt-à-porter), si potrebbe approfondire un nuovo settore di lettorato.
Volendo, se non si teme l’aura di antipatia che si porta dietro presso una certa frangia di pubblico, stavolta si potrebbe intitolarla a Paperina.

Floyd Gottfredson in edizione economica

Fantaeditoria 6Quanto sarebbe bello un prodotto sulla falsariga dello Zio Paperone anni Novanta che, invece di essere dedicato a Carl Barks, facesse lo stesso lavoro per Floyd Gottfredson? Non intendo una cronologica – per quello c’è già stata un decennio abbondante fa la collana del CorSera e sta attualmente proseguendo l’edizione cartonata da libreria su modello dell’americana Fantagraphics – ma un antologico che frulli in ogni numero una selezione di 2-3 strip-story classiche, raggruppate magari per pseudo-temi e senza alcuna pretesa di ordine o completezza. Un modo per diffondere questi racconti meravigliosi a un pubblico diverso e in maniera accessibile a tutti.
Che ci crediate o no, l’idea mi ronzava in testa da prima dell’annuncio del nuovo numero di Grandi Autori! Ma il fatto che un albo della serie sarà dedicato al fumettista dello Utah, possedendo molte delle caratteristiche che auspico per un progetto continuativo sull’autore, mi fa pensare che forse la fattibilità di qualcosa del genere non sia così peregrina.
Certo, l’optimum sarebbe che la testata mantenesse il formato orizzontale a striscia, ma potrei accogliere favorevolmente anche la versione rimontata come farà appunto Grandi Autori, purché utilizzi i colori dall’edizione del Corriere della Sera e non gli impianti d’epoca dei primi passaggi e su Topolino.
In questo secondo caso si potrebbe accompagnare il buon Gottfredson con alcune storie di altri autori che ne hanno ripreso tematiche e personaggi, da Romano Scarpa a Casty passando per altri autori nostrani e per i fumettisti in forza alla Egmont.

Sono idee folli, azzardate, forse passatiste e sicuramente impossibili da applicare nell’attuale contesto editoriale, ma che mi sono venute in mente e che ho voluto condividere con voi a tempo perso.
D’altronde, chissà… se pochi anni fa ha potuto vedere la luce un progetto come Papersera, prototipo di qualcosa che mai avrei immaginato potesse essere pubblicato, forse non è necessario andare in un altro tempo e in un altro luogo perché possano andare in porto anche altre bizzarrie 😉

4 thoughts on “Fantaeditoria portami via

    1. Ahahahahahah! Mi fa piacere di aver in qualche modo “intercettato” anche i tuoi gusti 😉

  1. Bel lavoro Andrea!
    Mi piace in particolare l’idea delle testate dedicate alle storie brasiliane: mi piacciono moltissimo le brasiliane, hanno quel certo non so che di umorismo nonsense che le rende irresistibili. In particolare nel periodico sul Paperoga brasiliano ci vedrei bene le Fethry’s Parodies che erano state ristampate nei Mega Almanacchi degli anni ’80.

    Nella collana dedicata a Pippo potrebbe venire ristampato per intero anche il ciclo di Nocciola di Bottaro/Chendi, che sono tutte storie che meritano.

    Sarebbe ottimo anche Gottfredson da edicola: io non ho troppe pretese di ordine strettamente cronologico, mi andrebbe bene anche un vago fil rouge tematico. Sarebbe una splendida occasione per diffondere l’opera di un Maestro che, a differenza di Barks, non ha mai goduto di molta fortuna in edicola.

    Sarebbe bella anche una collana dedicata a brevi avventure di usuali disegnatori in veste di autori completi, per esempio Carpi: non sarebbe troppo dispendiosa (si tratta di una manciata di storie) e considerando un numero congruo di autori potrebbe avere una lunghezza accettabile. Sicuramente più proponibile di un’omnia di Cimino o Martina, o anche di un Carpi comprese le storie solo disegnate.

  2. Bel lavoro Andrea!
    Mi piace in particolare l’idea delle testate dedicate alle storie brasiliane: mi piacciono moltissimo le brasiliane, hanno quel certo non so che di umorismo nonsense che le rende irresistibili. In particolare nel periodico sul Paperoga brasiliano ci vedrei bene le Fethry’s Parodies che erano state ristampate nei Mega Almanacchi degli anni ’80.

    Nella collana dedicata a Pippo potrebbe venire ristampato per intero anche il ciclo di Nocciola di Bottaro/Chendi, che sono tutte storie che meritano.

    Sarebbe ottimo anche Gottfredson da edicola: io non ho troppe pretese di ordine strettamente cronologico, mi andrebbe bene anche un vago fil rouge tematico. Sarebbe una splendida occasione per diffondere l’opera di un Maestro che, a differenza di Barks, non ha mai goduto di molta fortuna in edicola.

    Sarebbe bella anche una collana dedicata a brevi avventure di usuali disegnatori in veste di autori completi, per esempio Carpi: non sarebbe troppo dispendiosa (si tratta di una manciata di storie) e considerando un numero congruo di autori potrebbe avere una lunghezza accettabile. Sicuramente più proponibile di un’omnia di Cimino o Martina, o anche di un Carpi comprese le storie da lui solo disegnate.

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