S02 E04 – “Mao” di Rumiko Takahashi
Per i lettori della mia generazione, soprattutto, il nome di Rumiko Takahashi è avvolto dal mito: alcuni dei più importanti manga e anime sono infatti opera sua, da Lamù a Maison Ikkoku a Ranma 1/2. Opere che l’hanno eletta giustamente al titolo di “regina del manga”. Un tratto e uno stile che hanno fatto scuola e sono stati imitati e copiati fino allo sfinimento.
Una sua nuova opera non può che destare interesse. E se in Mao alla fine ripresenta tutti elementi già usati e conosciuti (attingendo a piene mani dalla tradizione e dalle leggende giapponesi, con la coppia di protagonisti ragazzo/ragazza che mano a mano svelano la loro natura e imparano a conoscersi, con i caratteri e le caratterizzazioni che ormai Takahashi scrive a occhi chiusi probabilmente), resta sempre un piacere da leggere, grazie a una scorrevolezza del racconto e a una “accoglienza” del disegno che fanno dimentiare tutto e lasciano a godersi una storia non originale ma piacevole e divertente.
E magari non è difficile immaginare come proseguirà e dove andrà a parare, come si evolveranno i rapporti tra i personaggi ma, che cavolo, chi se ne frega?