#51 – Fumetti nei musei
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#51 – Fumetti nei musei

Almeno un fumetto al giorno: questo l’impegno che mi sono preso per il 2020… Non recensioni, ma impressioni di lettura, sensazioni, ispirazioni suscitate da letture che avevo lasciato indietro.

Grazie all’iniziativa di Coconini Press #QuarantenaAFumetti, attraverso la quale l’editore rende disponibili gratuitamente alcune sue opere, ho potuto leggere sei dei volumetti di Fumetti nei Musei, iniziativa nata per promuovere il parco museale italiano coinvolgendo un gran numero di autori con albi distribuiti gratuitamente agli studenti che partecipano alle visite guidate.

Francesco Tullio Altan immagina un viaggio all’interno del Castello Scaligero di Sirmione in compagnia dei fantasmi di chi lo ha abitato. Lo stile di Altan è un piacere da leggere, mancano i celebri “commenti fuori vignetta” ma i dialoghi sono ben gestiti e la sua sagace ironia veleggia lungo tutta la storia.

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Roberto Grossi illustra la magnificenza del Parco Archeologico del Colosseo prendendo in prestito l’idea di Richard McGuire in Qui, restando su una inquadratura fissa del monumento e disegnando stralci di vita di Roma lungo i secoli e i millenni. L’idea calza a pennello, e Grossi l’applica in maniera intelligente e piacevole per regalare al lettore tante suggestioni.

Al Museo Archeologico Nazionale “Domenico Ridola” di Matera è dedicato il fumetto di Vitt Moretta, il suo è uno stile che sembra guardare un poco al fumetto indie americano, anche in questa storia torna un fantasma, un elemento narrativo che è facile immaginare per parlare di storia e del passato. Si sottolinea l’aspetto giocoso dell’archeologia e il ruolo fondamentale che svolge per raccontarci del nostro passato.

Paolo Bacilieri parla della “sua” Milano ovviamente, in particolare della Pinacoteca di Brera, teatro delle vite che negli anni camminano per i suoi saloni di fronte alle vite ferme, immutabili degli splendidi quadri che ne adornano le pareti. Le nuvolette di Bacilieri sono un elemento riconoscibilissimo e immergono nelle vite dei personaggi.

Al Parco Archeologico di Ercolano Roberta Scomparsa dedica una storia ambientata in un futuro che sa di post-apocalisse; con le sue matite leggere e le sue figure quasi evanescenti racconta una storia delicata e un po’ malinconica sfruttando Ercolano come sfondo e come metafora.

Infine Squaz ci accompagna lungo le sale e i reperti del Museo Archeologico Nazionale di Taranto seguendo il tentativo di fuga dello scheletro dell’Atleta, “innamorato” di una giovane visitatrice. L’autore con i suoi colori sparati e accesi dona dinamismo e forza al racconto, assieme a un tocco ironico molto piacevole.

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Questi sei albetti sono solo una piccola parte della collana che conta attualmente 51 albi, acquistabili anche presso l’editore, ma credo siano sufficienti per giudicare la bontà dell’iniziativa che utilizza il fumetto per raccontare storie piuttosto che per fare lezioni di storia e di arte, come per sottolineare come queste non siano concetti astratti e slegati dalla vita di tutti i giorni, ma parte integrante di noi, della nostra cultura e del nostro presente. Domenica prossima saranno messi a disposizione per la lettura online altri 6 titoli, da non farseli scappare.

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