
Il mio fumetto quotidiano #15: “Misdirection”
Almeno un fumetto al giorno: questo l’impegno che mi sono preso per il 2020… Non recensioni, ma impressioni di lettura, sensazioni, ispirazioni.
Che bello leggere racconti di ragazzi e ragazze narrati con tanta autenticità e freschezza, lontano dal tono moraleggiante e dai giudizi fuori età. Lucia Biagi scrive di persone, situazioni, realtà che mostra di conosere – direttamente, per sentito dire, per semplice affinità, che importa? – e riesce a farlo tralasciando gli anni che la separano dai protagonisti. Non è facile restare capaci da “adulti” – Biagi è classe 1980 e io vorrei tanto parlarne come una “ragazza” perché questo declasserebbe anche i miei 43 anni, ma non c’è che da arrendersi e accettare l’avanzata incessante degli anni.
Biagi ha un disegno con i piedi ben piantati tra il realistico dei corpi e degli ambienti e il quasi cartoonesco dei volti, delle espressioni. Un tratto fresco, figlio probabilmente di un movimento di fumettisti che ha le radici nei primi anni della Kappa Edizioni, di Mondo Naif, di una certa “scuola bolognese” che è ancora riferimento per tanti ragazzi e ragazze che si affacciano nell’autoproduzione.
Ne ha scritto Lorenzo Barberis sul sito:
Bonus track: Agents of DEATH di Luca Amerio e Alessio Zanon (Manfont)
Nel 1979 Errol Flynn, Walt Disney, l’aviatrice Evelyn Sharp e la spia inglese Christine Granville non sono realmente morti, ma grazie a delle nanomacchine e ai soldi di Howard Huges compongono una squadra di agenti speciali alle prese con le losche trame di un gruppo di neonazisti. Da queste premesse mi aspetto azione, avventura, un tono piacevolmente caciarone e leggero ma non necessariamente vuoto o sciocco. E in parte queste speranze vengono ben riposte, peccato però per qualche passaggio troppo, troppo brusco tra una scena e l’altra che costringe a tornare indietro con il timore di aver saltato una pagina. E a risentirne è spesso proprio l’azione, gestita in maniera frettolosa e mal legata al resto. Verrebbe da pensare a un problema di spazi, però l’albo si conclude con tanto di studi dei personaggi e omaggi di altri autori. Sarebbe stato meglio qualche pagina bonus in meno, e più spazio al fumetto.
Bonus track 2: ho finito di leggere Un mondo nuovo, antologia di Chris Reynolds edita da Tunué.
C’ho messo qualche giorno per portarla a termine e forse dovrei rileggerla. Il racconto che chiude il volume, Mauretania, fu pubblicato anni e anni e anni fa da Feltrinelli ben prima che fondasse la divisione “Comics”. Non scrivo tanto altro perché ho preso l’impegno di recensirlo, e sarà un lavoro impegnativo, ma è certamente tra le letture necessarie di questi ultimi mesi. Io ve l’ho detto!