I nuovi divulgatori disneyani professionisti
Bentornati su Lo Spazio Disney!
Quando il 4 maggio 2022 pubblicai sul blog il pezzo dedicato a Luca Boschi in occasione della sua scomparsa, avvenuta il giorno prima, mettevo sul tavolo una problematica che mi sembrava drammaticamente evidente: per quasi trent’anni il compito di curare quella fetta di pubblicazioni disneyane dedicate al pubblico più esigente è stato sulle spalle del mitico terzetto formato da Lidia Cannatella, Luca Boschi e Alberto Becattini.
Col tempo Becattini si è gradualmente allontanato mentre Cannatella, per motivi anagrafici, si è ritagliata il suo spazio sul solo Grandi Classici Disney, accompagnata dal fido Boschi, il quale rimaneva la figura più attiva e pressoché unica in questo panorama per dare il proprio contributo su articoli di volumi speciali o addirittura, nel suo ultimo anno di vita, per curare la nuova versione di Almanacco Topolino.
Questo almeno fino all’approdo in pianta stabile di Francesco Gerbaldo, che dopo i primi interventi su Topolino a supporto di storie particolari che necessitavano un approfondimento di “storicizzazione disneyana”, aveva spiccato il salto nel 2019, quando gli venne affidata un’intera nuova testata: Papersera.
Come ben sappiamo, purtroppo Francesco ci ha lasciato prematuramente il 2 marzo 2022, con molte più idee nella testa di quante non fosse riuscito a metterne su carta.
Nel giro di tre mesi vennero così a mancare due figure – una rodata e una agli esordi – che erano vitali per poter gestire e organizzare pubblicazioni dotate di un apparato editoriale atto a spiegare e raccontare aneddoti sulle storie proposte ai lettori.
In particolare, in uno scenario che punta sempre più a prodotti di fascia alta e rivolti a fumetteria e libreria, si tratta di professionisti assolutamente necessari per corredare le edizioni di articoli che giustifichino prezzo e ambizioni del prodotto-libro, ruolo che non sempre può essere debitamente coperto dai membri della redazione di Topolino.
Da lì la mia “denuncia” del fatto che negli ultimi vent’anni nessuno, in redazione, si fosse mai posto il problema di reclutare alcuni competenti free lance esterni, conoscitori e appassionati dell’universo disneyano, da affiancare a Luca Boschi perché potessero raccoglierne l’eredità.
Lo stesso Gerbaldo, in fondo, venne arruolato non tramite una “chiamata alle armi” ma grazie al suo insistente entusiasmo che lo portava a coltivare un rapporto diretto con Valentina De Poli prima e con Alex Bertani poi, “annusando l’aria” e mostrandosi generosamente propositivo nei suggerimenti concreti che elargiva a direttori e redattori.
Denuncia forse in parte metabolizzata, allorquando durante l’ultima Lucca Comics & Games, allo stand di Topolino, furono organizzati dei colloqui aperti a chi volesse candidarsi proprio per collaborare con la redazione in tale compito.
Un’ancora di salvezza, comunque, Topolino e Panini l’avevano già: da fine 2021 iniziò a collaborare con loro Davide Del Gusto, in seguito ai suoi ottimi articoli che comparivano nel web e alla buona parola che ci mise lo stesso Francesco. Forse la consapevolezza del bisogno di voci competenti si stava comunque timidamente facendo largo in redazione, chissà.
In pochi mesi, in seguito alle tragiche contingenze della prima metà del 2022, Davide venne quindi investito di numerosi e imprevisti incarichi, che velocizzarono il training che stava compiendo.
In breve tempo ereditò Papersera e Il club dei supereroi – le due testate curate dall’amico Gerba – gestendo inoltre anche Almanacco Topolino, in un involontario e tacito passaggi di testimone da Boschi.
Se non uccide fortifica, si dice, e Davide ha dimostrato di avere le spalle larghe, il giusto rispetto per chi l’ha preceduto, una sterminata competenza disneyana a tutto tondo (capace di toccare cioè anche il settore dell’animazione così come delle altre realtà della Company, tra presente e passato) e la capacità di saper contestualizzare e storicizzare la produzione Disney in maniera competente, grazie alla sua formazione, tutti fattori che l’hanno reso una penna assolutamente ispirata e messa al servizio di progetti che è in grado di organizzare in maniera sensata e ordinata.
Grandi Saghe, Humour Collection, Thriller Collection, Grandi Autori, la Sezione Superstar di Zio Paperone, qualche azzeccata incursione in Topolino Gold come l’apprezzabile volume su Paperino pendolare / Ingorgopoli sono prodotti che mostrano una maturità e una capacità di gestione non indifferenti né prevedibili: per quanto la competenza di Del Gusto fosse nota a chi frequentasse la community del Papersera (o a chi avesse visto le live mie e di Fisbio a cui ha partecipato), lavorare professionalmente a una pubblicazione è ben diverso dallo scrivere articoli online o gestire un sito/blog di critica, e presuppone capacità anche di altra natura, non semplici da interiorizzare in breve tempo.
Davide ha ormai dimostrato sul campo di non essere una promessa ma già una conferma, l’uomo giusto al momento giusto: se non fosse già entrato nell’entourage, quel momento di crisi di un anno fa non si sarebbe superato altrettanto bene e forse, oggi, lo scenario sarebbe differente.
È presto per dirlo, ma Davide potrebbe essere stato l’argine ultimo e necessario per parare quei colpi senza che tutto l’impianto soccombesse o attraversasse un momento di difficile stallo.
A proposito di eredità boschiane, l’altra testata di riferimento era I Grandi Classici Disney, per la quale è stato chiamata una grande personalità come Pier Luigi Gaspa.
Amico di lunga data di Luca, collabora fin dal 1987 con diverse case editrici italiane di fumetto, ha firmato numerosi saggi sulla materia e ha dato il suo prezioso contributo nella realizzazione di eventi e laboratori del settore.
Una voce autorevole in materia, in special modo per quanto concerne il fumetto umoristico e per estensione quello disneyano: in un commovente editoriale Gaspa ammette peraltro che lo stesso Boschi lo aveva nominato come possibile successore nella gestione dei GCD, quando capì che i guai di salute che lo stavano affliggendo potevano essere avvisaglie di conseguenze definitive.
Una grande responsabilità, se pensiamo che per alcuni anni la testata è stata l’unico punto di riferimento stabile per gli appassionati più esigenti: purtroppo devo riconoscere che, personalmente, ho visto nell’approccio di Gaspa una direzione che non mi ha convinto del tutto, portandomi alfine ad abbandonare l’acquisto fisso. L’abolizione delle storie americane, siano esse classiconi di Carl Barks o le brevi chicche misconosciute che amava riscoprire Boschi, ha in parte modificato il DNA che il mensile aveva assunto nel corso del tempo, e l’ampliamento alla produzione più recente e non particolarmente rilevante per caratura narrativo-artistica ha in qualche modo compromesso la visione d’insieme che connotava il prodotto.
Gaspa rimane una figura di altissimo profilo e lo dimostra con i dotti articoli con cui introduce la Sezione Superstar, ma rispetto alle mie aspettative sui GCD non ci siamo.
Un altro nome da menzionare in questa carrellata è quello di Marco Iafrate.
Suoi contributi si rintracciano addirittura nel lontano 1994, e risulta addirittura aver avuto all’epoca ruoli di rilievo nella gestione di testate quali Paperino e Mega 2000.
Torna alla ribalta nel 2019 curando la sequenza di Super Disney dedicati al compleanno di Paperino – firmandone peraltro le brevi paginette introduttive e ideando in alcuni casi il concept delle copertine inedite disegnate da Ciro Cangialosi, con lo pseudonimo di EMMEI – e soprattutto gestendo il revival di Paperfantasy, ospitato con continuità all’interno di Tutto Disney e debitamente introdotto da un testo capace di fornire qualche essenziale coordinata di viaggio al sommario, non mancando di piazzare qualche riferimento “alto”.
Altro snodo importante è il mensile di Zio Paperone: ben diverso dall’omonima pubblicazione Disney Italia di fine anni Novanta e primi Duemila, proprio per la sua impronta “nazional-popolare” la testata è strategica nel settore edicola. A dispetto di un sommario quindi non molto ricercato – escludendo la Superstar – quasi ogni albo gode di un’introduzione di Iafrate che in qualche modo dà rilievo alla pubblicazione e mostra una certa attenzione alla materia, anche grazie ai concetti espressi dal curatore che fanno trasparire conoscenza e passione per il fumetto Disney.
Rispetto ai nomi fatti finora, dunque, Iafrate lavora forse in maniera più “discreta”, occupandosi di progetti meno blasonati ma senza rinunciare a rilasciare informazioni interessanti e aggiuntive rispetto alle sole storie in ristampa.
Tra le nuove leve in forza al comparto Disney-Panini nella cura di volumi per collezionisti ha iniziato a farsi le ossa Marco Travaglini, nome noto tra i frequentatori del forum/sito del Papersera.
Il suo debutto è avvenuto sul Topolino Gold dedicato a Paperino e le lenticchie di Babilonia, sul quale ha potuto scrivere quattro pagine in cui sviscerare il capolavoro di Romano Scarpa.
Si tratta di un articolo ben scritto e interessante, in grado di contestualizzare l’avventura all’interno della carriera scarpiana, di spiegarne i debiti rispetto alla narrativa di chi ha preceduto l’autore – specialmente nell’uso dei personaggi – e di raccontare la storia delle ristampe ricevute, focalizzandosi sulle modifiche apportate nel Classico Disney che univa le Lenticchie ad altri due racconti tramite il meccanismo della frame-story.
Travaglini fa il bis con la De Luxe che ristampa La storia di Marco Polo detta “Il milione”, sempre di Scarpa con i testi di Guido Martina: per questa edizione firma l’introduzione di un paio di paginette, e pur nel ristretto spazio concesso ha modo di offrire un contenuto interessante e qualche aneddoto “storico-sociale” che meglio connota l’avventura nell’anno di realizzazione e che riassume la natura dell’opera originale che viene qui parodiata.
È presto per dire che l’autore abbia le carte in regola per poter dire la propria in maniera determinante nel panorama delle testate più ricercate, ma gli inizi fanno intravedere buoni auspici e margini di miglioramento a portata di mano.
Sempre dalle pagine virtuali del Papersera, scende in campo anche Alessandro Mercatelli, su cui però è prematuro dire qualunque cosa, dal momento che… di suo è stato pubblicato solo un breve articolo a corredo della ristampa di Topolino e la voce spezzata sul Topolino Gold di fine agosto! Il suo arruolamento venne comunque già reso noto su Anteprima di luglio, nella quale veniva pubblicizzato il primo volume di una nuova collana cartonata da fumetteria e libreria, intitolata I Grandi Maestri Disney: in descrizione viene precisato che ci sarà “un’approfondita parte redazionale sulle opere e lo stile del Maestro ad opere di Alessandro Mercatelli”. Possiamo supporre, a meno di smentite, che l’autore abbia anche il compito di selezionare le storie, ma in ogni caso occorrerà attendere almeno l’arrivo della prima uscita, incentrata su Romano Scarpa, per poter iniziare a ragionare sulla caratura di questa nuova forza all’opera.
È sicuramente positivo, comunque, l’approdo di un ulteriore esperto, che riconferma quanto il web rappresenti il bacino privilegiato dal quale la redazione possa pescare questi articolisti e curatori esterni… forum e social diventano così una specie di palestra spontanea sulla quale formarsi e poter essere notati.
Uno dei principali alfieri della considerazione appena espressa è infine un altro nome noto tra gli appassionati disneyani del web: su Anteprima di agosto è stato infatti annunciata la ristampa in edizione omnibus di PK, e la persona scelta per curarla è Valerio Paccagnella, conosciuto negli ambienti anche con il nickname di Grrodon.
Anch’egli fiero membro del Papersera, Valerio ha in realtà trovato la sua dimensione nella realtà de La Tana del Sollazzo, forum e sito incubatore di tutto ciò che è nerd e che nasceva dalle ceneri dello Sbonk Forum e delle prime community pikappiche timidamente sorte agli albori della rete.
Dal Sollazzo è poi nato l’ambizioso progetto del Disney Compendium, sorta di enciclopedia in continuo divenire di tutto ciò che è emanazione del caro zio Walt, esperienze che permisero a Valerio di approdare già in passato sulle testate disneyane sotto la gestione di Valentina De Poli, più o meno nel periodo di passaggio tra Disney Italia e Panini: tra il 2013 e il 2014 comparve infatti una sua rubrica fissa su Paperinik Appgrade, nella quale commentava le storie classiche del personaggio pubblicate in ordine cronologico al ritmo di una per numero, mentre su Topolino videro la luce diversi articoli dediti a parlare dei nuovi prodotti dell’animazione Disney e Pixar.
Dopo uno iato di qualche anno è tornato sulle pagine degli opuscoli di I Love Paperopoli (by Centauria in collaborazione con Panini), che accompagnavano i vari pezzi del plastico sulla metropoli dei paperi con approfondimenti e cronistorie di personaggi e luoghi, ma sicuramente la ristampa definitiva di PKNA rappresenta – oltre al ritorno di una sua collaborazione diretta con l’editore modenese – il progetto editoriale più ambizioso che gli sia stato affidato fino ad ora, considerato il materiale in oggetto, il modo in cui presentarlo e la possibilità di contestualizzare e spiegare i motivi dell’importanza di quella pubblicazione, su cui c’è molta attenzione e curiosità da parte dei fan.
Sarà interessante vedere il risultato, alla luce delle competenze di Valerio, e se questo sarà solo il primo di una serie di nuovi progetti da fumetteria da lui gestiti.
Prima di concludere, mi pare significativo citare in questo discorso anche Frank Stajano, per quanto la sua attività non si possa annoverare come stabile e continuativa. Il professore di Cambridge, altro nome ben conosciuto tra i frequentatori di lunga data del Papersera, ha partecipato come guest star su I Grandi Classici Disney # 85 di gennaio 2023 curando e commentando la Sezione Superstar di quel mese, incentrata sugli sceneggiatori Abramo e Giampaolo Barosso, e nello stesso periodo ha potuto mettere nero su bianco la sua grande amicizia con Rodolfo Cimino e l’amore per il suo lavoro contribuendo ai volumi de Le serie imperdibili dedicati al ciclo di Nonna Papera e i racconti attorno al fuoco e al loro spin-off Minni e i racconti del boscaiolo, aggiungendo a considerazioni generali sulle singole opere preziosi aneddoti personali derivati dalla conoscenza diretta che Stajano vantava con Cimino.
Considerando che questo fattore umano sussisteva anche nei confronti dei Barosso, mi sorge spontaneo incasellare queste incursioni come estemporanee e dovute al rapporto privilegiato che il professore vantava con gli autori in questione, motivo che avrà spinto la redazione a contattarlo per dare una chiave di lettura più personale al materiale in ristampa.
Non certo un rapporto stabile e sul lungo periodo, quindi, ma ugualmente significativo da citare in questa carrellata.
Carrellata che giunge al termine.
Mi chiedo se mi sia dimenticato di citare qualcuno, in uno scenario che nell’ultimo anno e mezzo è mutato sensibilmente e rapidamente.
Nel caso mi affido a voi, amici lettori, perché nei commenti possiate illuminarmi in tal senso, oltre che confrontarci anche sui nomi che ho fatto nel pezzo.
A presto!
Articolo molto interessante e che condivido in toto. Anch’io sto notando come I Grandi Classici Disney non siano più come prima, e probabilmente mi fermerò al nr. 100, e lo dice uno che ha amato follemente questa nuova veste della testata.
Per il resto, meno male che esiste Papersera, una fucina di talenti che ne sanno a pacchi.
Chissà, forse il prossimo ad essere arruolato sarà un certo Bramp!
Ti ringrazio per il commento, Michele!
Mi spiace per i GCD, resta una testata importante nel suo proporre storie e autori più “agée” 😛 che negli altri periodici è più difficile trovare. Però forse, per la sua impostazione generale attuale, non fa più per me come invece era negli scorsi anni.
Papersera è stata e continua ad essere una realtà vitale per la passione del fumetto Disney in Italia, il fatto che alcuni degli utenti e collaboratori passino dall’altra parte della barricata è una logica conseguenza che mi piace vedersi avverare.
Prima o poi dovrò scrivere qualcosa di dedicato a questa mia “seconda casa”, anche con l’occasione del ventennale…
Per quanto riguarda me, invece, ti ringrazio molto per la stima ma non prevedo un percorso di quel tipo ^^”
A presto!