Silvia Ziche: guida agli albi dedicati
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Silvia Ziche: guida agli albi dedicati

Il calendario da tavolo che la redazione di Topolino ha deciso di allegare al n. 3392 utilizza, come illustrazioni per i vari mesi dell’anno, una selezione delle tantissime vignette che Silvia Ziche ha realizzato per la rubrica Che aria tira a…, posta in apertura di ogni numero del settimanale.
E non è la prima volta che si ricorre ai disegni dell’artista romana per un calendario, basti pensare al 2012 (anche se in quel caso era da parete).

Il motivo è semplice: quelli che la Ziche disegna per quella pagina introduttiva sono veri e propri sketch fulminanti, singole vignettone che si prestano ad essere riprodotte in diversi prodotti senza necessità di un contesto particolare per essere comprese e apprezzate. E basandosi tutte sulla comicità, sono rassicuranti e funzionano bene nel merchandising.

Ad ogni modo, il calendario 2021 che molti di voi avranno sott’occhio in questo momento, sulla vostra scrivania, mi ha fatto pensare a come Silvia Ziche sia stata protagonista di un nutrito numero di albi e volumi a lei dedicati, facendola probabilmente essere la fumettista Disney della “generazione ‘90” con più pubblicazioni di questo tipo all’attivo, rispetto ai colleghi che hanno iniziato la carriera nel suo stesso periodo.
E ho pensato che potrebbe essere interessante stilare un elenco di questi prodotti, con breve commento per ciascuno.

Speciale Disney #30 – Papernovela / Topokolossal (marzo 2003)

Il primo titolo di questa tipologia è certamente la ristampa integrale delle due serie che hanno dato popolarità all’autrice: Il papero del mistero (alias Papernovela), uscita su Topolino nel 1996, e il suo contraltare Topokolossal del 1997. L’idea innovativa di Silvia Ziche era quella di frammentare una lunga storia in tante micro-puntate di poche pagine ciascuna, parodiando la struttura narrativa delle telenovelas sudamericane e condendo il tutto con tanto umorismo. Idea di successo che portò appunto a un bis in cui le tematiche si spostavano nei territori della fantascienza, pur sempre con un tono da commedia brillante.
Pochi anni dopo Disney Italia pubblicò questo volumetto brossurato che ristampava entrambe, ma con una particolarità tecnica: l’albo era double face e andava capovolto per leggere la seconda avventura.
Non conteneva nessun apparato critico o introduttivo e nemmeno riportava il nome della Ziche in copertina, ma rimane il primo esempio di prodotto completamente dedicato alla fumettista.
Questo Speciale Disney andò a ruba e nel giro di pochi anni divenne introvabile.

Super Miti Mondadori #53 – Paperina di Rivondosa (settembre 2005)

Ziche_albi_dedicati_3Spostandoci dall’edicola alla libreria, un paio d’anni dopo Mondadori mandò alle stampe un nuovo titolo disneyano all’interno della sua collana Super Miti, che peraltro sarebbe stato il penultimo con i personaggi della Casa del Topo.
Dal formato cartonato e leggermente più grande rispetto ai primi numeri della serie (ma in linea con alcune delle uscite immediatamente precedenti), il volume venne intitolato a Paperina di Rivondosa, lunga saga zichiana della primavera di quello stesso anno e ispirata alla fiction televisiva Elisa di Rivombrosa, andata in onda su Canale 5 tra il 2003 e il 2005 ottenendo grande successo in quegli anni, anche fuori dalla realtà del piccolo schermo.
Il volume, oltre a questa storia, non conteneva altre opere della Ziche in realtà, bensì due avventure storiche come Il mistero dei candelabri di Giovan Battista Carpi (parodia de I Miserabili di Victor Hugo) e Paperino e il vento del sud di Guido Martina e Carpi (parodia di Via col vento di Margaret Mitchell e della sua trasposizione cinematografica), ma dandole la posizione d’apertura e utilizzandola per intitolare il tomo, mi sembrava un esempio significativo da inserire qui.

Disney d’autore #1 – Disney Libri (ottobre 2011)

Ziche_albi_dedicati_4cEd ecco la prima raccolta disneyana a mettere il nome di Silvia Ziche in copertina! Edito da Disney Libri, il volume si presentava con dimensioni importanti, massiccio per numero di pagine (ben 536) e con una cover semirigida piuttosto elegante a sfondo bianco.
Il contenuto non si limitava a riproporre una selezione di storie della disegnatrice, ma offriva anche diverse pagine introduttive scritte dalla stessa Ziche, che contestualizzava ogni avventura – scelta personalmente per il volume – e suddividendo il tutto in modo ordinato per sezioni: “Parodie in rosa”, “La coppia che scoppia”, “Ah, questi maschi! Uff, queste femmine!”, che ben rappresentavano le aree tematiche a cui si è dedicata principalmente nel corso della carriera, anche insieme ad altri sceneggiatori come Gaja Arrighini e Tito Faraci, suo grande sodale.
Non tutte le storie proposte erano forse il “top di gamma”, ma il volume rappresenta comunque un buon entry point per conoscere l’autrice.

Speciale Disney #63 – Il Grande Splash… e altre storie da spanciarsi dal ridere (novembre 2013)

Ziche_albi_dedicati_5Due anni più tardi, lo scenario delle pubblicazioni Disney in Italia era cambiato radicalmente: le uscite da edicola erano passate da Disney Italia a Panini Comics, mentre il mercato delle librerie divenne appannaggio di Giunti.
Mentre quest’ultima ebbe poco interesse a realizzare opere monotematiche per autore, Panini era maggiormente propensa a operazioni di questo tipo, e vide in Silvia Ziche un nome forte su cui puntare.
Il primo passo, quasi in sordina, fu un brossurato apparentemente non dissimile da un qualunque “vattelapesca” di quegli anni, ma che in realtà era un tutto-Ziche con il merito, innanzitutto, di riproporre per la prima volta dall’esordio nel 1999 Il Grande Splash, terza saga spezzettata in tanti micro-episodi dopo Il papero del mistero e Topokolossal.
Oltre a ciò, l’albetto conteneva molte storie standard pubblicate originariamente tra gli anni Novanta e i primi Duemila e che avevano come comun denominatore i disegni della Ziche, ogni volta al lavoro con un diverso sceneggiatore: da Tito Faraci a Roberto Gagnor, da Fabio Michelini a Francesco Artibani e Lello Arena. Un excursus interessante anche se, ovviamente, con tale varietà di autori la qualità si faceva piuttosto altalenante.

Più Disney #59 – Papernovela / Topokolossal (novembre 2014)

L’operazione fece da preludio, un anno dopo, alla riedizione di Papernovela / Topokolossal.
Come detto, il volume pubblicato nel 2003 era ormai irreperibile da diversi anni, se non a prezzi da capogiro, e fu quindi con gioia che gli appassionati accolsero la nuova versione made in Panini. L’editore modenese mantenne l’idea del double face e non cambiò nulla rispetto all’edizione Disney Italia, se non i due disegni di copertina. Eppure in breve tempo anche questa ristampa andò a ruba.

Super Disney #57 – Che aria tira… a Paperopoli e Topolinia (marzo 2014)
Super Disney #69 – Che aria tira 2… a Paperopoli e Topolinia (settembre 2017)

Ziche_albi_dedicati_7Tra gli ultimi due volumetti, Panini pubblicò anche qualcosa di meno ovvio: la prima raccolta delle one-page di Che aria tira a…, che come si è detto in apertura del pezzo comparivano (e compaiono tuttora) regolarmente in apertura di ogni numero di Topolino.
Un albo dalla foliazione importante (quasi 340 pagine) e composto interamente da sketch a tutta pagina era un’operazione non proprio normale, per le pubblicazioni disneyane, e anche per questo significativa.
Il nome di Silvia Ziche campeggiò finalmente in copertina, era presente una breve introduzione e ogni vignetta godeva di un breve commento che la contestualizzava rispetto ai riferimenti originari, non diversamente da quanto accadeva con la raccolte di vignettisti extra-Disney (un paio d’anni prima era capitato per Makkox, per esempio).
Un bell’esperimento, che ebbe un seguito tre anni dopo con una seconda uscita che continuava la pubblicazione dei Che aria tira a… da dove si era fermato il primo volume e che ospitava anche un’intervista inedita all’autrice.
È da notare che i quattro brossurati (Il Grande Splash, Papernovela / Topokolossal e le due raccolte dei Che aria tira a…) mantengono una coerenza di formato tra di loro, e questo anche nel colore di sfondo delle cover, sempre bianco.
È stato annunciato poche settimane fa, infine, che nel 2021 vedrà la luce anche una terza raccolta della serie.

Speciale Disney #72 – Topolino Pink Edition (novembre 2015)

Ziche_albi_dedicati_8All’interno della serie ufficiosamente denonimata “Special Edition”, il secondo appuntamento del secondo ciclo di albetti colorati si intitolava Topolino Pink Edition. Il sottotitolo spiegava meglio il senso dell’operazione: “Storie di papere (e qualche papero) senza fiocco e molta grinta di Marco Bosco e Silvia Ziche”.
Il volumetto si proponeva quindi di raccogliere le mini-saghe che nell’ultima quindicina d’anni la Ziche ha illustrato su testi di Bosco, il quale aveva raccolto il testimone dalla disegnatrice stessa nell’impostare avventure in più puntate e nel mettere al centro della scena i personaggi disneyani femminili.
Erano quindi riproposte Papere alla deriva, Dove osano le papere, Papere alla riscossa e Paperi nella torre, con l’aggiunta di Pillole di Pico – “La luna” e di alcuni Che aria tira a… con le papere protagoniste.
L’edizione era arricchita da una prefazione di Davide Catenacci, dalle introduzioni dei due autori a ciascuna storia e da un’intervista doppia a Ziche e Bosco.
Non è il più imperdibile tra i titoli di questa sotto-collana, anche perché le storie in sé non sempre raggiungono buoni risultati, ma ha dalla sua una certa cura e un’attenzione lodevole alla completezza della proposta (in allora quelle qui contenute erano tutte le storie realizzate dalla coppia).

Topo Goal #11 – Topolino e la spada di ghiacciolo (novembre 2016)

Ziche_albi_dedicati_9Quest’uscita sarebbe in realtà più Sio-centrica, ma trattandosi pur sempre dell’edizione definitiva di una storia illustrata da Silvia Ziche, credo possa avere senso la sua presenza in questo pezzo.
Nel 2015 Sio, fumettista di strisce umoristiche sul web, approdò su Topolino grazie all’interessamento di Tito Faraci. Buona parte del successo dell’autore derivava dal suo stile di disegno grezzo, appena abbozzato ma funzionale allo spirito non-sense delle sue sceneggiature.
Coniugare questa esigenza narrativa con i giusti disegnatori Disney non sarebbe stato semplice, ma sicuramente il tratto caricaturale della Ziche poteva intercettare in qualche modo quel mood guascone. Dopo una prima storiella, la disegnatrice fu infatti chiamata una seconda volta a illustrare un lavoro di Sio, nientemeno che la parodia farsesca della Spada di Ghiaccio di Massimo De Vita.
L’avventura esordì su Topolino ma contemporaneamente venne lanciata anche su un volume a parte, che ripescò l’idea del double face: da una parte ci sarebbe stata la versione standard, già vista sul settimanale, e dall’altra quella inedita disegnata da Sio stesso, leggibile rovesciando l’albo.
Vi erano contenute due introduzioni scritte da Faraci, una brevissima intervista alla Ziche e una altrettanto sintetica a Sio.

Disney d’autore #1-2 – Panini (marzo-aprile 2019)

Poco meno di due anni fa Panini varò una nuova testata, che nasceva dalle ceneri di Tesori Made in Italy, defunta dopo il decimo numero e dedicata a celebrare i migliori autori Disney con un filotto di sei uscite per Giorgio Cavazzano e quattro per Massimo De Vita.
Finita, come altre insieme a lei, sotto la maledizione delle testate per collezionisti in edicola, rinacque quindi per il solo mercato delle fumetterie con un nuovo nome (Disney d’autore), prezzo raddoppiato e cartonatura, riducendosi a due soli volumi per ciascun fumettista celebrato.
Si partì proprio con Silvia Ziche (che inaugurò quindi per la seconda volta una testata con questo titolo!): con una suddivisione manichea tra i due universi narrativi disneyani (La mia Topolinia, La mia Paperopoli), vennero riproposte sia mini-saghe da autrice completa come Topolino e la crociera nera e Topolino e la saga burocratica, così come storie autoconclusive di altri sceneggiatori come le onnipresenti Paperino e il roditorinco nordico di Rodolfo Cimino e Zio Paperone e la sfida 2 a 2 di Gaja Arrighini.
Interessante la scelta di prendere in considerazione anche le brevi per PKNA e per MM, così come le one-page degli anni Novanta per Disney MEGAzine, queste ultime spesso mai ristampate altrove.
I volumi erano arricchiti da contributi scritti di pugno dalla Ziche per introdurre i singoli racconti, numerosi bozzetti e schizzi di studio, qualche Che aria tira a… qua e là e alcuni brevi articoli di una-due pagine di Luca Boschi.
Una buona operazione, nel complesso (fu reso disponibile anche un cofanetto per raccogliere i due tomi) che faceva il paio con l’omonimo Disney Libri del 2011, anche se con qualche sovrapposizione di storie.

Super De Luxe #12 – Angus Tales & Trip’s Strip (marzo 2020)

Ziche_albi_dedicati_12Arriviamo infine quasi ai giorni nostri.
Lo scorso marzo uscì un nuovo volume della collana Super De Luxe, edizioni in formato gigante di storie random, senza un criterio preciso. In quel caso si pensò di dedicarlo a due miniserie di storie brevi comparse originariamente su PKNA – Paperinik New Adventures, vale a dire Angus Tales e Trip’s Strip, che oltre alla testata di provenienza hanno in comune la stessa disegnatrice: Silvia Ziche, appunto.
I racconti hanno per protagonisti il cronista di 00 Channel Angus Fangus nel primo caso e Trip, il figlio del Razziatore, nel secondo. Con il bieco kiwi giornalista Paola Mulazzi prima e Tito Faraci poi hanno impostato delle trame dal sapore hard boiled condite però da una fortissima carica comica, mentre con l’aspirante cronauta Bruno Enna si è sbizzarrito nell’ipotizzare un fumetto ideato proprio dal giovane gallinaccio. 
In entrambi i casi i disegni della Ziche sono caratterizzati da soluzioni visive e invenzioni grafiche di rilievo, come un tratto finto-sporco nelle Angus Tales o lo stile caricaturale delle Trip’s strip.
Il volumone è arricchito da un poster pieghevole ricavabile dalla sovracoperta, da una pagina introduttiva di Davide Catenacci e da brevi postfazioni ad opere degli sceneggiatori coinvolti.
Un’edizione importante e costosa… forse troppo per il tipo di materiale proposto che, seppur sicuramente interessante e godibile, avrebbe potuto essere destinato a sedi più consone, in primis i rispettivi numeri di PK Giant da cui invece le storie brevi sono state a un certo punto eliminate dal progetto di ristampa della serie.

Insomma, una mole di materiale dedicato che, vista tutta insieme, ci fa rendere conto di quanto Silvia Ziche sia tenuta in gran considerazione dalla redazione di Topolino, al pari di alcuni Maestri del passato. Il suo essere autrice completa, la sua versatilità, i tratti fortemente distintivi del suo disegno e la sua prolificità produttiva hanno probabilmente contribuito a consolidare questa fama, anche se purtroppo a parer mio sono diversi anni che in Disney l’artista è in fase calante e piuttosto lontana dalle vette toccate più di vent’anni fa, salvo qualche eccezione di tanto in tanto.
Ma rappresenta sicuramente una voce e un segno ormai “classici” per il fumetto disneyano.

Vi do appuntamento a lunedì prossimo, quando annuncerò argomento e ospite della quarta puntata di Lo Spazio Disney LIVE, che sarà in streaming sui Twitch e Facebook di Lo Spazio Bianco mercoledì 20 gennaio alle ore 21.00 😉

Bonus track

Ormai lo spazio “Bonus track” lo faccio diventare un appuntamento semi-fisso dei post 😛
Era nato per linkare qui sul blog gli articoli a tema Disney apparsi recentemente su Lo Spazio Bianco (ma anche su altri siti che seguo e stimo, e così sarà ancora in futuro), ma ho deciso di ampliare lo “spettro temporale” andando a ripescare i miei pezzi disneyani per il sito anche tra quelli più datati, a cui mi fa piacere dare nuova visibilità, purché ovviamente trattassero argomenti sempre verdi e non fossero legati a uscite del periodo.
Parto con questo, uscito a febbraio 2020, dedicato ad analizzare lo scenario delle testate Disney nel decennio ’90 😉

Le pubblicazioni Disney negli anni Novanta

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