
Il mio fumetto quotidiano #21: “Il cane che guarda le stelle”
Almeno un fumetto al giorno: questo l’impegno che mi sono preso per il 2020… Non recensioni, ma impressioni di lettura, sensazioni, ispirazioni.
Il cane che guarda le stelle di Takashi Murakami è un manga che a un primo livello di lettura punta certo molto sui sentimenti, sulla commozione a tratti facile. E’ la storia di un padre di famiglia che per problemi di salute prima perde il lavoro, poi in seguito al divorzio anche moglie, figlia e la casa. L’unico appiglio che gli resta è il suo cane, Happy, la cui compagnia è sufficiente a fargli superare con serenità la dura vita di chi deve vivere di espedienti.
Tutta la prima parte è un lungo cammino verso un finale annunciato fin dall’inizio: se si è amanti dei cani si piangerà come fontane, ma anche in caso contrario l’autore è bravo a commuovere senza mai cercare facili ed eccessivi pietismi. La seconda parte usa la prima come pretesto per raccontare un altra storia, caratterizzata sempre dalla perdita come dalla vicinanza di un amico a quattro zampe.
Un fumetto semplice, diretto, che non manca di offrire lo spunto per altre riflessioni tangenti (la realizzazione personale, la famiglia).
Ne ha scritto per il sito Simone Cilli: