Ogni città è un testo, uno spazio abitato da soggetti che, entrando in relazione, generano significati sempre nuovi. Nel caso di Bologna il testo è senz’altro un fumetto: da sempre, infatti, la città ha trovato nella nona arte la forma espressiva che meglio riesce a rappresentarla. Ma se la città è un testo, quale storia racconta?
Il progetto A propria misura – curato da Hamelin e Piazza Grande, in collaborazione con Accademia di Belle Arti e Settore Biblioteche e Welfare Culturale, con il contributo del Comune di Bologna – risponde puntando lo sguardo su uno dei luoghi simbolo di Bologna: il portico. Un gruppo di 15 artiste, artisti e persone inserite nei servizi di contrasto alla GEA (grave emarginazione adulta), con la supervisione del fumettista Miguel Angel Valdivia, ha raccontato i portici in altrettante storie a fumetti pubblicate in un volume speciale a cura di Hamelin e Piazza Grande, le cui tavole originali sono in mostra dal 18 al 30 gennaio alle Scuderie di Biblioteca Salaborsa (inaugurazione martedì 17 gennaio, ore 18:30).
Il portico è ambiguo: spazio collettivo e di confine, è un elemento quotidiano della vita dei e delle bolognesi, luogo di transito, sosta e incontro per gli studenti da secoli, un’attrazione riconosciuta Patrimonio Mondiale Unesco, ma anche una casa per chi non una casa non ce l’ha. Sono tante, infatti, le persone che vivono sotto i portici di quella che, secondo l’annuale classifica de Il Sole 24 Ore, è la città italiana con la migliore qualità di vita. Cosa si intende, quindi, quando si parla di abitare?
Da queste domande nasce la collaborazione tra Hamelin e Piazza Grande, attive su due fronti differenti – l’intervento culturale e quello sociale – ma accomunate dalla convinzione che per costruire una società (e ancor prima una città) diversa si debba intervenire sui bisogni primari, e che la cultura sia uno di questi. L’arte e la socialità sono, al pari della casa, fondamentali per una vita degna, e la loro assenza aumenta il rischio di emarginazione e isolamento.
Per questo A propria misura parte dal disegno come pratica di comunità, opportunità di formazione e spazio in cui fare incontrare intervento sociale e culturale. Il progetto nasce e si sviluppa sull’incontro: tra realtà che operano in ambiti diversi sulla stessa città; tra artiste e artisti affermati e persone che si affacciano al mondo del fumetto; e soprattutto tra modi diversi di abitare i portici.
Così lo scorso novembre, un gruppo composto da studenti e studentesse del Corso di Fumetto e Illustrazione dell’Accademia di Belle Arti, persone che collaborano alla redazione della rivista Piazza Grande o inserite nei servizi di contrasto alla grande emarginazione adulta (GEA), e tre voci emergenti del fumetto italiano – Martina Sarritzu, Dario Sostegni e Roberta Scomparsa – hanno preso parte a un workshop, ospitato da Fondazione Rusconi nell’ambito del progetto “Arte negli spazi temporanei” nella cornice della rassegna Ad occhi aperti, a cura di Hamelin. Guidati da Miguel Angel Valdivia – disegnatore, autore de Il divino inciampare per Coconino Press – Fandango (2019), editore e curatore di diverse riviste di disegno e insegnante al Royal Art College di Londra – hanno esplorato i portici del centro città per raccontarli a fumetti.
Il risultato sono 15 storie inedite che riflettono la varietà del gruppo che le ha disegnate: sotto i portici di A propria misura si muovono amici di ritorno da un appuntamento andato male, un rider dal volto di lumaca che sogna di volare, una coppia che si intrattiene su un divano in attesa del ritiro rifiuti ingombranti… Ma i portici si possono raccontare anche da prospettive inedite, per esempio a partire dai rumori che li riempiono, dal punto di vista di piccioni, zanzare, creature fantastiche che si mostrano solo di notte quando la città si svuota, o magari di una colonna, spettatrice di litigi, incontri e piccoli drammi quotidiani. Ogni racconto illustra un modo diverso di abitare i portici, non con l’intenzione di fare fumetto d’inchiesta ma di concentrare lo sguardo su un luogo per cogliere tutte le identità e le esperienze che può contenere.
Le storie, che inizialmente dovevano uscire in un numero speciale della rivista Piazza Grande, si sono rivelate talmente ricche per profondità e varietà di stili che è stato naturale trasformarle in un vero e proprio libro a fumetti: A propria misura, un volume di 96 pagine curato da Miguel Angel Valdivia, è disponibile presso il Mercato di Piazza Grande (via Stalingrado 97/2) e La Leonarda (via S. Leonardo 2/a), su offerta libera a partire da 5 euro. Il ricavato della vendita delle copie sarà devoluto a Piazza Grande.
Le tavole originali delle storie sono invece in mostra dal 18 al 30 gennaio presso le Scuderie di Biblioteca Salaborsa (piazza del Nettuno, 3). La mostra inaugura martedì 17 novembre alle 18:30, chiudendo la rassegna Ad occhi aperti inaugurata a novembre.
Il progetto è curato da Hamelin e Piazza Grande, in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Bologna e Settore Biblioteche e Welfare Culturale, realizzato con il contributo del Comune di Bologna, nell’ambito di Fondazione Rusconi – Arte negli spazi temporanei.
A propria misura
18 – 30 gennaio 2023
Biblioteca Salaborsa – piazza Nettuno 3 inaugurazione: martedì 17 gennaio h 18:30
La mostra raccoglie le tavole originali realizzate da: David Bragaglia, Caterina Boglione, Valeria Cavallone, Martina Garzia, Paolo Ipsa, Pietro Giovanni Macciotta, Manuela Paltrinieri, Anna Parmeggiani, Anna Pascucci, Mariagiulia Pedrotti, Sofia Pellicciotti, Rachele Robotti, Martina Sarritzu, Roberta Scomparsa, Dario Sostegni.
Info e orari su www.adocchiaperti.net