I più conosceranno questa serie con il titolo La clinica dell’amore: ed è proprio la serie di Haruka Inui a tornare in questi curati (e non certo economici) volumi da libreria. L’avviso in copertina (“Consigliato ad un pubblico adulto e colto”) è un colpo di genio, ripreso da Ando Gilardi, ma pur sempre notevole. Ed effettivamente un minimo di maturità e di cultura, intesa come capacità di evitare i pregiudizi, è certo necessario per un fumetto che, a occhi distratti e malevoli, potrebbe riassumere perfettamente la leggenda urbana che associa i manga ai fumetti porno. Ma in realtà il sesso in Ogenki Clinic, sebbene intriso dei gusti e delle “manie” dell’autore, pieno di inquadrature fetish, di calze collant, pelle, giocattoli di lattice, è niente di più e niente di meno di un divertente e libero gioco. Il sesso presentato – in dosi massicce – non cerca la via della pornografia, ma, in maniera molto libera e serena, gioca con personaggi bizzarri sulle perversioni sessuali; accompagnati dal dottor Ogekuri e dall’infermiera Tatase i pazienti della clinica specializzata in disturbi sessuali scopriranno nel sesso stesso, nell’accettazione dei propri gusti più bizzarri, la via per la guarigione da ogni male. Leggetelo e divertitevi (Ettore Gabrielli).

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