Le uscite Disney di luglio 2021

Le uscite Disney di luglio 2021

Bentornati su Lo Spazio Disney!
Mese caliente, luglio: non solo per le temperature, ma anche per gli eventi attorno a questo mio progetto, che a metà settembre compirà il suo primo anno di vita.
Non solo si è conclusa la prima stagione delle live disneyane su Twitch e Facebook di Lo Spazio Bianco, con una scoppiettante puntata finale in compagnia di tre competenti amici, ma questa diretta streaming ha addirittura avuto una seconda parte, stavolta sul canale YouTube di The Fisbio Show!
Tante chiacchiere in libertà ma pregne di ragionamenti a vasto raggio sulle testate disneyane, ottimo modo a mio avviso per affacciarci al mese più caldo ed estivo per eccellenza, dove un po’ tutto – anche su internet – rallenta.
Sicuramente questo mese non mi vedrete in nessuna live; sul blog – oltre al pezzo sui Topolino di luglio, online fra un paio di giorni – potrebbe comparire qualche post estemporaneo (ma ad ora non ho in programma nulla di extra) prima di quello di inizio settembre con le uscite agostane, mentre su Instagram qualche aggiornamento fotografico non mancherà.
Detto ciò, passiamo all’analisi delle uscite di questo mese.

L’edicola e la fumetteria Disney di luglio 2021

Spazio_Disney_luglio2021_1Anche stavolta accorpo tutto sotto un unico paragrafo, dal momento che non ci sono state uscite particolari dedicate esclusivamente al circuito delle fumetterie.
Cito giusto le nuove ristampe con copertine inedite dei volumi De Luxe pikappici (Potere e potenza, Cronaca di un ritorno, L’orizzonte degli eventi), che credo siano uscite già a fine giugno ma che non avevo indicato la volta scorsa, utili per il pker che non si fosse accaparrato i pregevoli tomi a suo tempo.

Per quanto riguarda il “materiale ordinario”, parto con la novità del mese: il primo numero di un nuovo bimestrale, Il Club dei Supereroi!
La natura di questa nuova testata la avvicina per molti versi a Papersera: stesso curatore (il buon Francesco Gerbaldo), stesso formato, stesso bacino prevalente da cui pescare le storie (la scuola brasiliana). Il tema è però molto diverso e a mio avviso vincente: il mondo dei supereroi in salsa Disney.
Personalmente sono sensibile all’argomento e a questo mondo narrativo, amando il concetto di “uomini in calzamaglia” da Marvel a DC, dai fumetti al cinema, da Rat-Man a PK. Certo, le storie disneyane di questa risma sono perlopiù parodistiche, mostrando eroi buffi e pasticcioni all’interno di trame leggere, spesso piuttosto brevi e prettamente umoristiche, ma è comunque un approccio che non disdegno affatto. Tra l’altro capofila di questo filone sono proprio gli autori brasiliani, e ho già avuto modo di dire quanto mi abbia sempre divertito il loro umorismo.

Spazio_Disney_luglio2021_11Il primo albo si apre però con due italiane, e devo dire che la scelta si rivela sensata in entrambi i casi. Super Pippo e l’ultima arachide è una piccola chicca firmata nel 1998 da Francesco Artibani e Alessandro Perina nella quale veniva rilanciato l’alter ego di Goofy, assente dalle pagine di Topolino da molti anni. La sceneggiatura dell’autore romano funziona come un orologio, è spumeggiante, ricca di comicità verbale e di trovate surreali efficacissime, senza però trascurare uno sviluppo narrativo vincente e sensato, il tutto graziato inoltre dal tratto dinamico di Perina. Oltre ad essere ottima di per sé, l’avventura diede il “la” per il recupero del personaggio con nuove storie, affidate tra gli altri ad Augusto Macchetto e Stefano Ambrosio, che ricordo con grande affetto e come prodotti veramente gradevoli. L’intento della testata è di riproporre puntualmente queste avventure e trovo che sia una scelta assai intelligente.
C’è poi Paperino aspirante supereroe di Carlo Chendi e Giorgio Cavazzano: personalmente non l’ho mai amata granché, trovandola fuori tempo massimo e poco centrata, con un pretesto iniziale risibile. Ma l’articolo di Gerbaldo spiega il perché della scelta, contestualizzando con un po’ di fanta-editoria quanto raccontato qui con l’esordio di Paper Bat, personaggio che sarà centrale in questa serie, e il tutto trova un senso. A volte basta poco per stemperare i dubbi dei lettori, un breve editoriale che evidenzi le motivazioni di una certa selezione e passa la paura 😉

Paper Bat, dicevamo. I più attenti avranno già letto il post che ho chiesto di scrivere ad Andrea Smedile, a cui rimando per chi volesse ripassare le gesta e le caratteristiche della versione mascherata di Paperoga. Nello specifico di questo #1 segnalo la presenza della spassosa Paper Bat contro tutti, che ben presenta questo eroe ai lettori. Sarebbe sicuramente stato giusto ospitare la storia delle origini, ma come sappiamo è stata inserita a mò di traino sul Papersera di giugno e quindi me ne faccio una ragione 😛
Non manca però la storia d’esordio del Club dei Supereroi che, d’altronde, dà il titolo alla testata stessa. Si tratta di una serie di brevi storielle brasiliane che fanno il verso ai team di superheroes americani che si uniscono per combattere minacce particolarmente pericolose e che quindi vedono agire insieme Paperinik, Paper Bat, Super Pippo, Super Gilberto, Paperinika, Farfalla Purpurea e Vespa Rossa, riuniti dal Commissario Basettoni. Questa “origin story” è divertentissima e rende onore allo spirito guascone con cui sono da intendere questi racconti.

Spazio_Disney_luglio2021_10Non manca anche una sezione per le inedite, proprio come accade con il Papersera. Delle tre qui proposte, ho apprezzato davvero solo Paper Bat contro Zonar, pienamente nel mood che piace a me e che questo personaggio incarna così bene; peccato per la scarsa definizione delle tavole, problema che affligge anche Attenti alla scimmia!, buona prova che vede al centro la contrapposizione tra Paperinik e Paperinika che in Brasile andava forte ma che mi “stucca” presto, mentre boccio categoricamente Un super pesce d’aprile, specie di storia-gioco insipida e poco ispirata, che per quanto mi riguarda salvo solo per i freschi disegni di Francisco Rodriguez Peinado.

Ad ogni modo, salgo convintamente sul carrozzone di questa ennesima novità editoriale, proprio per via del mio amore per i supereroi, oltre che per l’apprezzamento verso l’impostazione che il curatore ha dato alla collana, sensata e con un suo perché. Non solo: con il secondo numero verranno anche presentate per la prima volta in Italia le storie a fumetti di Darkwing Duck, altro mio mito d’infanzia, quindi non posso proprio esimermi 🙂
Credo anche che il progetto possa avere vita lunga: il tema è secondo me di appeal per il lettore generico e anche per i più piccoli, abituati ormai ad essere attorniati da figure supereroiche, in particolare tra cinema e serie in streaming. Il richiamo verso un fumetto disneyano su questo tipo di personaggi, unito alle belle copertine di Donald Soffritti, dovrebbe in sostanza esserci tutto per una buona base di pubblico, secondo me.

Spazio_Disney_luglio2021_2Proseguo poi con qualcosa di ben noto a chi segue questo blog: I Grandi Classici Disney! Il n. 67 è un altro numero ottimo nel complesso, da consigliare a occhi chiusi per l’alta qualità delle storie raccolte al suo interno. Continua la striscia positiva della testata che, come ho detto nella recente live da Fisbio, su 17 numeri consecutivi avrà avuto giusto 2-3 albi per me poco convincenti. Una media invidiabile.
Nella fattispecie, questo mese abbiamo in apertura una classicissima di Rodolfo Cimino e Romano Scarpa, Zio Paperone e il sosia elettronico: siamo nel filone “urbano” delle avventure ciminiane, non c’è caccia al tesoro in posti sperduti e saggi romiti dalla lunga barba, ma un problema in cui il protagonista si ficca con le sue stesse mani e per il quale rischia grosso. La trama è solida, la sceneggiatura brillante e la tensione a un certo punto palpabile, per un’avventura gradevole che scorre benissimo.

Segue una gradita sorpresa: una storia di Casty! Sono il primo a pensare che buona parte di quanto prodotto dall’autore sia già un grande classico e quindi non sfiguri su queste pagine, ma a onor del vero quanto proposto qui non è certo tra le cose migliori della sua carriera, anche solo tra le prime pubblicate (tra cui si annovera questa). Topolino e l’enigmatico enigmistico è una buffa road-story in giro per il mondo allo scopo di risolvere un grande gioco di enigmi. Già lo spunto personalmente non mi ha coinvolto più di tanto, ma anche lo sviluppo è un po’ troppo allungato e con alcuni depistaggi abbastanza telefonati. A peggiorare la situazione ci sono i disegni di Marco Mazzarello con un tratto non certo brutto, ma che su alcuni personaggi e certe vignette non eccelle proprio e rende la storia ancora meno appetibile. Peccato, se si voleva presentare il Casty degli esordi sulle pagine dei GCD ci sarebbero state ben altre scelte da fare, secondo me, anche evitando le “solite note” già più volte ristampate.

Spazio_Disney_luglio2021_5Carina poi Topolino e il pianeta degli scimmiotti di Osvaldo Pavese e Marco Rota, anche se non è certo una lettura imperdibile: segue il mood da “pilota automatico” delle avventure italiane con Mickey degli anni Settanta, con poca verve e vagamente noiosa nella parte centrale. Rimane comunque una buona testimonianza di quel periodo narrativo.
Molto meglio Pluto e il passato che ritorna, devo dire con un certo stupore personale: una danese di una trentina di tavole con Pluto protagonista mi faceva sinceramente temere il peggio, mentre invece si è rivelata un’avventura ritmata, interessante, con un bello spunto di partenza, un uso intelligente del flashback e uno sviluppo coerente. Bravi Pat e Carol McGreal! E bravo anche Cesar Ferioli, ma di lui sono meno stupefatto 😛

Per le Storie Superstar si parla di tempo, inteso come scorrere dei minuti, delle ore, dei giorni e così via.
In questa sezione spiccano Paperino e l’orologio della fortuna e Paperino eroe dello spazio-tempo, due belle prove di Guido Martina per i disegni rispettivamente di Giuseppe Perego e Pier Lorenzo De Vita. La prima, in particolare, è un vulcano di dialoghi al vetriolo, di situazioni eccessive e surreali e di dinamiche interpersonali inutilmente esacerbate dalla prosa del Professore. Un vero spasso, personalmente ho riso come non facevo da tempo con un fumetto Disney e trovo che anche il “contrappasso” che i personaggi subiscono – dopo aver corso dietro a un orologio che sarebbe responsabile delle fortune di Zio Paperone – sia equilibrato e centrato.
Spazio_Disney_luglio2021_4Nel secondo caso siamo in un campo simile, benché più surreale, grazie alla pretesa da parte di Zio Paperone e Paperino di tornare ad una mitica “età dell’oro” in cui il latte scorrerebbe nei fiumi, intendendo come realtà una evidente metafora. Da lì gli equivoci si sprecano in un carosello di guai e risate (del lettore).
In entrambi i casi il tratto arcaico dei disegnatori contribuisce ad acuire, nel pubblico odierno, lo straniamento di queste situazioni, ma soprattutto per quanto riguarda De Vita padre ci sono vignette piacevoli e realizzate con cura.
L’americana Topolino e la macchina magica mi è invece risultata un po’ indigesta, tanto nella sceneggiatura quanto nei disegni: si è fatta leggere, ma mi ha abbastanza annoiato.
Infine, le due brevi barksiane Zio Paperone e una vittoria a suon di dollari e Archimede Pitagorico e la città del poi (questa su testi di Vick Lockman) confermano l’attitudine satirica dell’Uomo dei Paperi e degli sceneggiatori con cui occasionalmente collaborava: due piccole perle di umorismo leggero ma mai privo di un sottotesto capace di far riflettere.

Spazio_Disney_luglio2021_6Al di fuori di questi due titoli, comunque, non mancano altre proposte interessanti.
Il secondo numero di Topolino in giallo presenta per esempio una selezione non proprio da buttar via: Topolino e l’agghiacciante idrominaccia di Augusto Macchetto e Paolo Mottura e Topolino e l’arrivo inatteso di Diego Fasano e Claudio Sciarrone sono anzi due storie solide, divertenti e ben calate nel genere narrativo di riferimento. Infine Gambadilegno furfante troppo curioso di Enrico Faccini come autore unico offre un’avventura breve (16 tavole) che forse esula un po’ dal giallo in senso stretto ma che strizza sicuramente l’occhio a quelle atmosfere in maniera originale, come d’abitudine dell’autore.

È uscito poi l’ultimo volume della collana Legendary dedicato alla ristampa integrale di Wizards of Mickey, che propone le ultime tre storie in due tempi firmate Matteo Venerus (Oberon, Arena e Destino) e la sfilza di brevi prodotte negli anni. La collezione della saga in questo formato può dirsi ora completa, ad esclusione delle storie comparse su Topolino Fuoriserie, e ciò farà sicuramente felici i fan di questa epopea fantasy.

Spazio_Disney_luglio2021_9Spicca poi – inoltre e soprattutto – la seconda Metal Edition, incentrata stavolta sulle storie di Francesco Artibani. Lo sceneggiatore è uno dei migliori in assoluto tra quelli attivi negli ultimi trent’anni, quindi ben venga una nuova raccolta mono-autoriale su di lui (ricordo che nel 2015 ci fu già la Gold Edition), ma confesso che non era certo il primo nome a cui avrei pensato per una sotto-collana che dovrebbe ruotare strettamente attorno alla comicità. E infatti le storie in sommario non risultano prettamente comiche (a meno di non intendere che ogni storia Disney sia umoristica a prescindere), ma sono normali avventure disneyane (ben scritte), dove anzi l’umorismo si impernia all’interno di avventure di largo respiro.
Ad ogni modo la selezione è validissima: conosco quasi tutte le storie presenti, ma di molte non ho più il “Topo” su cui le lessi, ragion per cui comprerò sicuramente l’albo (così come, alla fine, ho recuperato la precedente Metal su Faccini).
Topolino e l’esploratore millenario, Paperino e la strada senza uscita, Paperino e il cane invisibile, Topolino e l’operazione clessidra, Zio Paperone e l’apparecchio post-telefonico e Paperino e l’idolo acquatico sono solo alcune delle avventure qui riproposte, per me e per quel che ricordo le migliori dell’indice. Ma anche le altre sono di valore, a riconferma del talento cristallino di Artibani.

Spazio_Disney_luglio2021_8Fuori di Panini, infine, devo assolutamente far notare quella che è in assoluto la cosa migliore che avete potuto trovare in edicola a luglio. L’ho tenuta per ultima proprio per l’eccezionalità della testata e per la sua importanza spropositata.
Per il gruppo RCS – siamo quindi nella dimensione degli allegati ai quotidiani Il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport – è partita la ristampa di La Grande Dinastia dei Paperi, vale a dire l’omnia di Carl Barks già uscita in questa veste nel 2008.
Io la seguii allora in tempo reale e resta tutt’ora una delle collane a fumetti più importanti che ho in casa.
Per l’analisi puntuale dei primi due numeri e delle piccole variazioni che interessano questa riedizione rispetto all’originale di tredici anni fa, rimando all’ottima dissertazione di Amedeo Badini su Papersera.net.
Di mio aggiungo solo un caloroso consiglio: se non l’avete collezionata ai tempi e non avete avuto modo di recuperarla negli anni successivi tra fiere, bancarelle e internet, non perdete questa imprevista e importante occasione di ottenere un’opera di tale importanza. Poco male se alcuni passaggi degli articoli di accompagnamento vengono addolciti o modificati per venire incontro ai tempi odierni, l’importante è avere in maniera unitaria, ordinata e commentata l’intero corpus barksiano, completabile in modo facile e nel giro di un annetto a un prezzo decisamente popolare. Un risultato ben diverso dall’avere le storie del Maestro sparse sugli Zio Paperone o sulle tante testate che l’hanno pubblicato nel corso dei decenni.
Se avete un budget massimo mensile per l’acquisto di fumetti, il mio suggerimento è di rimodularlo pensando a cosa tagliare per infilare nei vostri acquisti la GDDP. Se siete fan del fumetto disneyano (ma anche fumettofili in senso ampio) non potete prescindere, a mio modesto avviso, da questa collana.
Poi vedete voi, io ve l’ho detto 😉 😛

Credo di aver finito.
La parola come sempre a voi, ora: i commenti sono a vostra disposizione nel caso voleste condividere con me le vostre impressioni su queste uscite, per dirmi se concordate con quanto ho scritto o se la pensate diversamente.
L’appuntamento è fra un paio di giorni con l’analogo post sui Topolino di luglio.
Ciao!