Le pubblicazioni Disney di ottobre e novembre 2022

Le pubblicazioni Disney di ottobre e novembre 2022

Bentornati su Lo Spazio Disney!
Dopo aver analizzato le principali storie inedite di ottobre e novembre, pubblicate su Topolino, è tempo di vedere quali albi disneyani in generale hanno popolato gli scaffali di edicole e fumetterie nel corso degli ultimi due mesi.
Rispetto a quanto fatto per il “Topo”, infatti, per le pubblicazioni ho deciso di scrivere un unico articolo nonostante dovessi recuperare anche quelle di ottobre (con il carico da novanta portato dal boom di proposte in concomitanza con Lucca Comics!), fondamentalmente perché credo mi debba dilungare meno a commentare albi e volumi rispetto alle nuove avventure comparse sul settimanale.
Diciamo che lo sfrutterò anche come esercizio di sintesi, pratica in cui – ormai l’avrete capito – non eccello particolarmente 😛

L’edicola Disney di ottobre e novembre 2022

Capirete subito che non seguirò un ordine cronologico per questo excursus, quanto piuttosto di importanza o comunque di senso logico all’interno del discorso che voglio imbastire.

Pubblicazioni_Disney_ott-nov_2022_18E infatti parto da un albo uscito solo una settimana fa, che costituisce di per sé un piccolo miracolo editoriale: Biancaneve e i sette nani.
In occasione degli 85 anni del primo lungometraggio animato disneyano, Panini omaggia la storica pellicola con un volume che raccoglie una selezione di storie a fumetti incentrate su Snow White e il suo universo narrativo: dall’arcaica Biancaneve e il Mago Basilisco di Federico Pedrocchi e Nino Pagot a quella di Romano Scarpa con L’anello di Betulla, passando per alcune chicche americane e concludendo con L’incredibile naniversario di Fabio Michelini e Luciano Gatto. Un percorso molto intelligente, inevitabilmente incompleto ma che costituisce un’antologia ragionata sulla Biancaneve a fumetti. La curatela, affidata a Davide Del Gusto, d’altronde non si ferma alla composizione del sommario ma si estende anche alla stesura di diversi articoli introduttivi, che dapprima spiegano la grandezza e l’importanza del film per poi fornire una guida ai proseguimenti a fumetti della vicenda narrata nella pellicola.
Diciamo che l’unica alternativa percorribile sarebbe stata quella di ospitare solo la “saga” dello Scarpa autore completo ma – al di là della foliazione, che non so se sarebbe stata sufficiente allo scopo – si sarebbe persa quella prospettiva storica che, anche per deformazione professionale, Davide ha voluto dare con questo progetto, e che gradisco assai.
La confezione appare modesta, nel formato e nel prezzo, ma oltre ad apprezzare personalmente un prodotto di stampo popolare come questo, ritengo che un volume del genere sia già di per sé qualcosa di unico e difficilmente immaginabile nell’attuale contesto, dove i fumetti con i personaggi dell’animazione vengono pubblicati con riluttanza. Aver dedicato un intero albetto a questo, invece di limitarsi a infilare un po’ in sordina qualche storia all’interno degli indici di un Grande Classico o di un Almanacco, è quindi un’operazione lodevole e coraggiosa, che spero conosca un buon successo.

Pubblicazioni_Disney_ott-nov_2022_Proseguo con la “testa di serie” di questa rubrica, I Grandi Classici Disney.
I nn. #82 e #83 iniziano a gettare le basi di quello che potrebbe essere il tocco di Pier Luigi Gaspa sulla testata, anche se per qualche mese gli indici godranno ancora delle ultime direttive di Luca Boschi. In particolare, però, rispetto ai menù del passato si nota in questi due numeri l’assenza delle brevi americane che puntellavano gli albi, sia nella prima parte che nella Sezione Superstar. Si privilegiano invece le storie lunghe, portando a due risultati: da un lato abbiamo sommari molto più scarni, proprio a colpo d’occhio, con un ridotto numero di storie presenti a fronte dello stesso numero di pagine complessive, dall’altro la qualità media delle opere proposte sembra salire, in virtù del fatto che quelle S-code avevano un valore in quanto “chicche d’archivio”, rarità ricercate e scovate da Boschi, spesso mai ristampate dopo l’esordio italiano su Topolino, ma difficilmente brillavano di luce propria. Certamente però erano un valore aggiunto, anche considerando che i GCD rimanevano pressoché l’ultimo baluardo per ospitarle.
È un cambio di marcia che necessiterà di qualche mese per essere valutato con maggior serenità, anche per vedere se effettivamente costituirà un’impostazione regolare; per ora mi limito a commentare quanto ho in mano, quindi.

Pubblicazioni_Disney_ott-nov_2022_20Partendo con il #82, la prima parte è composta da tre storie: Topolino e il volo nel mistero, di Guido Martina e Massimo De Vita, è un’efficace giallo-thriller sullo stile del Professore, con un Mickey meno antipatico della media del periodo e ben orchestrata, interessante anche per osservare il segno del De Vita junior del 1970, ancora alla ricerca di un suo stile.
Zio Paperone e i segreti del Lago Verde è scritta da un altro prolifico sceneggiatore, l’amato Rodolfo Cimino: stavolta però la trama non mi ha conquistato del tutto, alcuni passaggi non si sono rivelati particolarmente efficaci e i disegni arcaici di Pier Lorenzo De Vita non hanno aiutato la sensazione generale. Rimane una storia piacevole nel complesso, ma certamente lontana da certi fasti ciminiani.
Paperino e gli scherzi misteriosi è invece la meno blasonata del lotto: un soggetto deboluccio viene portato avanti in maniera stanca e questo compromette per buona parte la godibilità del tutto. Sandro Dossi alle matite fa il suo, con echi carpiani pur senza avvicinarsi alle vette che in quegli anni il Maestro raggiungeva, e in definitiva si fa dimenticare in fretta.

Pubblicazioni_Disney_ott-nov_2022_22Con le Superstar si fa però sul serio: sua maestà Carl Barks è presente con uno dei suoi capolavori indiscussi, Paperino e il mistero degli Incas: l’avventura di Donald Duck e nipotini spersi tra le Ande alla ricerca di uova quadre è leggenda già da diverse decadi, capace di ammaliare uno stuolo di lettori e anche di intellettuali. Il tratto dell’Uomo dei Paperi è altresì allo stato dell’arte, sia nel modo di rappresentare i personaggi che nella minuzia con cui tratteggia gli sfondi andini. E ci sarebbe da parlare a lungo anche della costruzione mai scontata della gabbia, che nella scena della caduta segue nei contorni delle vignette il movimento subito dai protagonisti.
Meraviglia vera.

Di stampo diverso, ma decisamente interessante, è Topolino e il viaggio ad Honolulu di Guido Martina e Pier Lorenzo De Vita: quasi una spy-story al cardiopalma, scritta con gusto e con la quale i disegni di De Vita senior si sposano molto bene.
Spassosissima è l’ulteriore martinata di Zio Paperone e il viaggio Terra-luna, folle commedia degli equivoci in cui torna prepotentemente lo Scrooge arcigno e senza scrupoli nei confronti dei nipoti, ma con una miscela (esplosiva, ovviamente) così micidiale e fuori di testa da far divertire in più occasioni. Il segno di Giuseppe Perego contribuisce allo straniamento di certe situazioni presenti e voilà, un’altra perla è servita!
Interessante infine la presenza de Il viaggio della moneta, prima sceneggiatura disneyana di Francesco Artibani (che la firma insieme a Fabrizio Mazzotta e Silvano Caroti) che gode dei bei disegni di Guido Scala: niente di memorabile, ma è una bella testimonianza sugli esordi di uno dei migliori scrittori d’intrattenimento in circolazione, oltre ad essere attinente col tema del viaggio, perno della sezione di quel mese.

Pubblicazioni_Disney_ott-nov_2022_3Passando al #83, si tratta a mio modesto parere di un numero addirittura migliore!
E lo dico a pelle, perché purtroppo finora sono riuscito solo a sfogliarlo 🙁
Paperino e la corsa al best-seller però la ricordo bene, ed è una piccola gemma di fine ani Novanta con cui si apre l’albo all’insegna dei disegni fantasmagorici di Alessandro Barbucci, una matita che manca terribilmente al mondo disneyano!
La trama, sceneggiata da Gianfranco Cordara su soggetto della guest-star Susanna Tamaro, sa di buono e genuino nelle sue implicazioni famigliari, prima ancora che letterarie. Ottima idea ripresentarla sulla #unicatestataseria, quindi!
La quota più classica viene salvaguardata da Topolino e il monopolio idraulico di Giorgio Pezzin e Giovan Battista Carpi e da Topolino e la pistola filosofale di Abramo Barosso e Marco Rota, due avventure di metà anni Settanta che mi attraggono molto e che non vedo l’ora di leggere.
La Sezione Superstar si apre nuovamente con Carl Barks, per la precisione con Zio Paperone e l’isola del cavolo, per poi proseguire con due storie firmate da Guido Martina (Il dominatore del pensiero del 1972 su disegni di Sergio Asteriti e L’implacabile vendicatore illustrata da Massimo De Vita di dieci anni dopo) con in mezzo una breve americana con Archimede protagonista e un’altra avventura di Mickey Mouse, stavolta di Rudy Salvagnini e Sandro Dossi.
Assolutamente invogliato a tuffarmici dentro!

Pubblicazioni_Disney_ott-nov_2022_1Ho comprato I Classici Disney # 22 – Guai fantastici e come evitarli: il mio debole per Silvia Ziche non lo posso nascondere, in alcuni casi si assopisce o decido di non eccedere (saltando per esempio la Humour Collection a lei dedicata, poi ne accenno più avanti), ma è sempre presente.
Così, quando si è trattato di affidare un numero della testata a lei, peraltro consentendole di selezionare solo storie sue, non ho potuto esimermi dall’acquistarlo.
Vi compaiono tre sole storie, ma belle corpose: Topolino e la crociera nera, Minni e il guaio coi fiocchi e Topolino e la saga burocratica. Mi mancava solo la prima, in realtà, ma le altre due le ho unicamente sul “Topo” e quindi non mi è pianto troppo il cuore l’accumulo di doppioni. Anche perché mi ha dato il pretesto per rileggerle e le ho trovate ancora molto fresche! Non stiamo parlando del meglio di quanto fatto dall’autrice in Disney, beninteso, ma mi sono ritrovato a ridere genuinamente di certe trovate con cui solo Ziche se ne sa uscire, e ad ammirare il tratto sintetico e solo apparentemente semplice, che estremizza espressioni e posture dei personaggi per trasmettere in maniera immediata sensazioni e umori.
Simpatica l’idea, come fil rouge, dei guai in cui si trovano o si cacciano Topolino e Minni, tra malviventi reclusi su una nave, alieni dall’aspetto di capi d’abbigliamento e il crossover tra fantasy e burocrazia, così come è interessante la sperimentazione sulle tavole di raccordo (scritte e disegnate sempre da Ziche): non vengono utilizzate come sempre per introdurre l’albo e portare avanti la storia a forza di aneddoti raccontati dai personaggi, bensì come “prolunghe” delle storie originali, in grado di connetterle tra di loro in maniera consequenziale, ricordando un po’ quanto accadeva in maniera naturale nelle strisce quotidiane di Floyd Gottfredson. Il neo è che le tavole inedite si riducono e “confondono” con il resto, il plus è che si raggiunge efficacemente il risultato di far sembrare il volume un’unica storia, con un esito mai così naturale per operazioni di questo tipo.
Insomma, consiglio!

Pubblicazioni_Disney_ott-nov_2022_4Anche di Almanacco Topolino #10 non sono ancora riuscito ad affrontare la lettura, mea culpa: purtroppo sono state settimane in cui il tempo libero era risicato e in cui sono entrati in casa più fumetti nuovi di quanti riuscissi a fruirne ^^’’
Il numero, a tema autunnale e halloweeniano, mi sento comunque di consigliarlo quasi a scatola chiusa: Barosso e Bottaro + Barosso e Carpi nelle storie italiane in ristampa sono già di per sé due biglietti da visita sontuosi, e se a questi aggiungiamo un’inedita disegnata da Giorgio Cavazzano, una sceneggiatura di Kari Korhonen, un’avventura illustrata da Massimo Fecchi e una breve con i Sette Nani, direi che l’appassionato di buon gusto (eheheh…) non avrà di che lamentarsi!

Topolino Neon Edition prosegue l’obiettivo di dedicare le sue uscite ad autori completi: è il turno di Giuseppe Zironi, con un albo che non mi sono lasciato sfuggire dal momento che difficilmente le opere di questo fumettista mi deludono.
Si parte con tre belle storie di fine anni Novanta per poi scavallare in anni più recenti, cosa che permette tra l’altro di osservare l’evoluzione del tratto zironiano.

Pubblicazioni_Disney_ott-nov_2022_5L’antologia dà anche il modo di osservare certi topos del fumettista: l’assoluta predilezione per il cast di Topolinia, la sua simpatia per un personaggio secondario come Orazio al quale sa dare una propria identità, l’amore per l’avventura e per le ambientazioni esotiche e la volontà di fare sempre quel passetto in più, esplorando anche territori vintage come in Lo spirito dello Spirit e Le notti blues, trasmettendo la raffinatezza di certi contesti.
La simpatica prefazione di Enrico Faccini e la postfazione dello stesso Zironi completano un albo che mi sento quindi di consigliare, al netto degli annosi problemi che vessano questa collana: l’assenza di un vero e proprio fil rouge per le storie raccolte e l’inesistenza di approfondimenti critici, che esulino dunque dai commenti di colleghi o del diretto interessato, i quali permetterebbero di connotare meglio il contenuto creando un lavoro più impostato. Ma, salvo colpi di coda in futuro, la collana dei Grandi Autori è costruita in questo modo e, stando così le cose, un risultato come questo è uno dei migliori possibili.

Pubblicazioni_Disney_ott-nov_2022_24Prosegue poi la collana settimanale Le grandi saghe con i numeri #4-5-6-7-8-9-10-11, che dal prossimo mese diventerà quindicinale. Poco da dire, qui, visto che non sto seguendo il pur valido progetto: sono proseguite La Spada di Ghiaccio e Storia & Gloria e si sono introdotte Le sette meraviglie dei Paperi. Insomma, il progetto prosegue con un’identità certamente sensata, e sono certo che gli editoriali di Davide Del Gusto siano un valore aggiunto per questa edizione, che continuo a consigliare caldamente a chi sia a digiuno dal fumetto Disney.
Per quanto mi riguarda, però, ora come ora le proposte che mi piacciono molto le ho già in versioni precedenti (e forse migliori…), mentre altre non mi entusiasmano e le lascio sullo scaffale…

È uscito infine Il Club dei Supereroi #9 ma, come già annunciato per il precedente, ho smesso di seguire la testata, pur con un po’ di dispiacere.
In questo albo segnalo, oltre al secondo episodio di Crisis of Infinite Darwings, anche il tocco natalizio portato dalla spassosa Bat Carioca e lo spirito natalizio e dalla calda Super Pippo e il Natale salvato di Nino Russo e Sergio Asteriti, alla quale sono legato perché letta da piccolo su un Paperinik e altri supereroi dicembrino.
Mi lasciano invece più freddino le storie sulla 313 super (…) e le inedite pikappiche estere.

La fumetteria Disney di ottobre e novembre 2022

Tra ottobre e novembre la fumetteria fa rima con Lucca Comics 😛 Quasi tutto di questa sezione l’ho infatti comprato direttamente allo stand Panini della fiera toscana.

Pubblicazioni_Disney_ott-nov_2022_12A partire da Disney De Luxe – Topolino e il cerchio del tempo, volume significativo per almeno due motivi: permette di pubblicare finalmente questa storia di Francesco Artibani, Tito Faraci e Corrado Mastantuono ed è la prima volta che sulla De Luxe finisce una storia inedita.
Il cerchio del tempo, ideale seguito (in spirito più che narrativo) della celeberrima Il fiume del tempo, doveva infatti originariamente essere pubblicata su Topolino #3234 in occasione degli 89 anni del personaggio. Così non fu perché la pubblicazione venne stoppata da una settimana all’altra, per non meglio precisati motivi di “ordini dall’alto”, che evidentemente individuarono in alcuni aspetti della storia elementi “problematici”. Sopravvisse solo la copertina esplicitamente dedicata all’avventura, spacciata per generici auguri a Mickey Mouse, il quale non era però al centro di nessuna storia contenuta nel libretto.
Il cerchio del tempo riesce finalmente ad essere liberato grazie all’interessamento di Alex Bertani, avvertite le insistenze dei fan più accaniti, ma evidentemente il settimanale rimaneva off limits per questo progetto; da qui l’esigenza di trovare un nuovo contenitore. La sede più adatta avrebbe forse potuta essere il Fuoriserie, che ospita storie inedite, ma è una testata che finora si è mossa per serie (PK, Wizards of Mickey) più che per graphic novel; la De Luxe dev’essere invece apparsa più pertinente, anche alla luce del fatto che Il fiume del tempo aveva goduto pochi anni fa di un’ennesima ristampa proprio in questo formato, il che consentiva di avere le due storie coerenti tra di loro (e anche la scusa per confezionare il cofanetto…

Ma com’è, questa benedetta storia? Metto le mani avanti: non aspettatevi un prodotto della stessa qualità del Fiume del tempo, perché – almeno io – non l’ho ritrovata.
Questo non vuol dire che esca deluso dalla lettura o che sia una brutta storia: è memo memorabile, questo sì, ma è anche vero che gioca su un terreno e con dei riferimenti meno iconici di quanto non fosse lo Steamboat Willie. Stavolta si va dalle parti delle strisce quotidiane dei primissimi anni Trenta, quando il Topolino in braghette era un turbolento monello di strada che si dava battaglia con il gatto Nip, che torna ora in veste adulta.

Pubblicazioni_Disney_ott-nov_2022_19Il grande pregio del lavoro di Artibani e Faraci è quello di sfruttare l’elemento del passaggio temporale per far sbocciare il tema della nostalgia e della riflessione su cosa cambia e cosa resta immutato con il passare degli anni e con la crescita degli individui. Argomento sfizioso e non banale da trattare in un fumetto Disney, presentato anche con un certo garbo. Peccato però che si coniughi in maniera forse un po’ forzosa con le altre linee narrative – quella di Gambadilegno, per esempio. Un paio di passaggi, inerenti al mistero del passato che viene risolto per caso al giorno d’oggi, non risultano chiari nemmeno a una seconda lettura inficiando un po’ il gradimento complessivo, e infine i due insettini che commentano fuori campo in alcuni frangenti mi sono sembrati un po’ fuori luogo.
Nulla da dire invece sul lavoro di Mastantuono: l’artista si sbizzarrisce nel dare un nuovo design a Nip in maniera intelligente e pensata, e dà il suo meglio con i personaggi noti. Il risultato è piacevolissimo anche quando il tratto si rifà allo stile gottfredsoniano, offrendo la giusta mimesi con le atmosfere ricercate.
Il volume si completa con robusti contenuti extra: un’interessante intervista ai due sceneggiatori e al disegnatore e diverse pagine si sketch, bozzetti e studi del Masta commentati dallo stesso artista.
Insomma, al netto di qualche perplessità, la storia è solida e la promuovo; l’edizione pure, perché dimostra di non aver voluto abbandonare il progetto a sé stante ma anzi di volerlo valorizzare, quindi non posso che consigliarne l’acquisto (anche al netto di un prezzo un po’ altino per la media…)

Pubblicazioni_Disney_ott-nov_2022_8PK – Il principio di Voyda è la nuova storia pikappica apparsa su Topolino Fuoriserie, la terza della run (se così possiamo definirla) di Alessandro Sisti. Ai disegni torna Paolo Mottura, e questo è già un primo segnale positivo: lo stile dell’artista non sempre sembra trovarsi a proprio agio come un tempo, in questi territori, ma costituisce evidentemente un salto qualitativo non indifferente rispetto alle tavole del numero precedente. Alcune vignette assumono infatti suggestioni veramente interessanti e la costruzione della tavola è viva e aiuta il ritmo della narrazione.
Mantengo invece alcune riserve sulla trama: sicuramente meglio gestita di Makemake, Il principio di Voyda condivide con la scorsa avventura quel senso di “dove siamo rimasti” allungato.
Se il volume di fine agosto reintroduceva gli En’Tomek, in quello attuale ritorna in scena un altro personaggio della continuity: non è tanto questo il problema, quanto piuttosto il fatto che questi ritorni non portino a qualcosa di concreto, narrativamente parlando, ma semplicemente si ribadisce o si fissa una sorta di status quo per le relative linee narrative senza preoccuparsi di costruire una trama solida di per sé.
Quello che accade ne Il principio di Voyda, oltre a riassumersi in due righe, è anche totalmente ininfluente su tutti i versanti, escluso quello che riguarda il villain che si rivela più o meno a metà racconto. Senza contare che anche la papera presente nel titolo ha in realtà una parte piuttosto ancillare nella storia, pur dandole un ruolo importante in ottica di lore della serie; avrebbe potuto essere l’occasione per saperne di più su questa scienziata-imprenditrice, mentre invece la sua presenza era un pretesto per ben altro.
Le vibrazioni positive avvertite mesi fa con La danza del Ragno d’Oro stanno lentamente allontanandosi, ma spero che sia solo una fase di passaggio che porti poi a qualcosa di più soddisfacente.

Pubblicazioni_Disney_ott-nov_2022_9E, a proposito di PK, è uscito anche il Disney De Luxe che raccoglie Una leggendaria notte qualunque e Zona franca, vale a dire le due storie speciali realizzate da Alessandro Sisti e Lorenzo Pastrovicchio in occasione dei 25 anni della serie, uscite su Topolino nel corso del 2021.
Le due avventure in realtà non c’entrano molto l’una con l’altra, ma in questo caso non faccio troppo lo schizzinoso: non potevano rimanere solo su Topolino e dovevano trovare una ricollocazione coerente con il resto di PK, e visto che il Fuoriserie vale solo per le inedite direi che il De Luxe era l’unica soluzione percorribile. In questo modo tutto quanto è uscito di PK sul libretto esiste anche in cartonato di grande formato, e ciò è bene.
A livello di contenuti extra non aspettatevi chissà che: una breve dissertazione di due pagine firmata dallo sceneggiatore, che spiega qual è il suo approccio alla materia pikappica in questo preciso momento storico, se non altro utile a cogliere i segnali dell’approccio che potrebbe continuare a caratterizzare le prossime storie, e un po’ di bozzetti del Pastro (niente che non si sia già visto sui suoi profili social, comunque).
Rimane il fatto che si tratta di un’operazione giusta e necessaria, per cui ai pkers all’ascolto non posso che consigliare l’acquisto per provare a dare un ordine alla propria collezione.

Pubblicazioni_Disney_ott-nov_2022_6Parte la Thriller Collection, corrispettivo della Humour Collection: se in quel caso si tratta di volumi su Silvia Ziche, stavolta è di scena Casty! Al di là del titolo un po’ generico, infatti, dietro a queste operazioni si cela l’intento di fare delle sorta di Maestri Disney 2.0, recuperandone la formula antologica, affinandola su saghe o cicli coerenti e indirizzando il tutto sui nuovi Maestri.
Per Andrea Castellan si parte con Topolino e la marea dei secoli, ed è un’uscita talmente importante che ho ceduto e l’ho comprata anch’io: intanto rappresenta la prima ristampa dell’omonima storia, una delle più belle dell’autore, dopo quasi dieci anni dal debutto su Topolino. Inoltre il volume si apre con Topolino e la bionda minaccia, che oltre ad essere una gran bella avventura introduce il personaggio di Uma, la cronauta che diventa poi parte attiva della Marea dei secoli.
Il prodotto è quindi congruente e sensato, nonché arricchito da numerosi articoli introduttivi firmati da Davide Del Gusto e da una sua intervista a Casty.
Se anche non pensate di seguire tutte le uscite della collana, magari perché come me vi siete già fatti la vostra personale Casty Library riunendo assieme i Topolino nei quali comparivano le sue opere :P, fossi in voi farei comunque un pensierino sull’acquisto di questo primo numero.

Ho accennato poco fa alla Humour Collection ed ecco il #2, Il Grande Splash di Silvia Ziche.
Vale un po’ il discorso appena fatto ma soprattutto quello espresso ai tempi della prima uscita: è una bella edizione, la saga vale la pena di essere letta e se non già non la conoscete consiglio di comprare. Anche in questo caso in realtà c’è il valore aggiunto dei contributi del nostro buon Marchese, ma personalmente a ‘sto giro mi accontento del brossurato Panini di una decina d’anni fa…

Pubblicazioni_Disney_ott-nov_2022_11Quest’anno cade la ricorrenza dei quarant’anni di Topolino e la spada di ghiaccio di Massimo De Vita: la redazione intende celebrare degnamente questo traguardo, per una delle storie Disney italiane più significative di sempre, e oltre ad aver messo in cantiere un sequel inedito si è prodigata nella ristampa dell’originale, presentata in due versioni, regular e deluxe. Inoltre la storia viene presentata con una nuova colorazione, ricalcando così quanto fatto nel 2021 con L’Inferno di Topolino.
Che dire? Siamo di fronte evidentemente a un’operazione orientata prevalentemente, se non esclusivamente, ai collezionisti: chi volesse semplicemente godersi la storia ha infatti diversi modi, più economici, per recuperarla, e Panini stessa l’ha recentemente riproposta nel brossurato da edicola che apriva la collana de Le grandi saghe. Questo tipo di iniziative è invece volto a chi la storia la conosce già e magari la possiede in diverse edizioni, ma che la ama al punto da farsi attrarre dall’edizione figosa e da ammennicoli come il colore aggiornato.
Ebbene, io amo questa storia, ma evito serenamente l’acquisto di entrambe le versioni perché sono ben felice e soddisfatto con l’edizione Giunti, che ritengo una delle migliori in generale. Non foss’altro per il fatto che contiene anche le avventure successive alla prima, al contrario di questi due nuovi cartonati!
Anche la ricolorazione non mi convince: mentre per L’Inferno di Topolino il lavoro di Fabio Celoni e Luca Merli si prestava magnificamente ad aggiungere tinte fosche alle tavole, stavolta il risultato appare un po’ fuori luogo e troppo “sprint”, acceso, non offrendole quella patina che calzerebbe a pennello e, in buona sostanza, riuscendo ad essere meno calzante di quella originaria, pur con tutta la sua piattezza.

Pubblicazioni_Disney_ott-nov_2022_25Per festeggiare i 75 anni di Zio Paperone, Panini dà alle stampe due cartonati dedicati al personaggio: Pianeta Paperone, che raccoglie le quattro storie uscite sinora dell’omonima serie sceneggiata da Vito Stabile e disegnata da Marco e Stefano Rota, e Il Klondike di Zio Paperone, vattelapesca di lusso che offre una miscellanea di storie ambientate nelle terre del Nord durante la corsa all’oro.
Due prodotti un po’ atipici: le storie del primo sono molto carine e ben fatte, mi sono piaciute tutte e sono contento per Vito del fatto che vengano valorizzate in tal modo. Ritengo però, per quanto mi riguarda, che sia più che sufficiente averle sui rispettivi Topolino. Il timore è anche che il grande formato possa essere deleterio per le tavole dei Rota, che in più occasioni presentavano già nel pocket varie incertezze nell’inchiostrazione. Poi non c’è che dire, il volume si presenta fisicamente molto bene e le interviste ai due fumettisti sono sicuramente interessanti e un buon incentivo in più, ma non saprei bene quanto consigliarlo se già collezionate il settimanale. Se invece non conoscete queste storie, l’invito è sicuramente quello di dargli una chance.

Pubblicazioni_Disney_ott-nov_2022_13Il secondo offre un sommario che lascia piuttosto perplessi: a un paio di capisaldi realizzati da Carl Barks seguono diverse storie italiane pescate, a mio avviso, un po’ a caso. Ci sono anche delle assenze piuttosto sorprendenti – vedere alla voce Don Rosa – e in buona sostanza sembra una selezione un po’ “casual”, valida per un vattelapesca economico da edicola (uscì giusto un The best of Paperopoli su questo tema, l’anno scorso) ma che in una proposta da libreria stupisce un po’.
Segnalo per gli amanti dei gadget che viene acclusa una statuina di Paperone cercatore, ispirata al celebre dipinto barksiano, graziosa ma che fa levitare il prezzo.

E mentre Topolino Extra ospita Il ritorno di Mister Vertigo e la collana parallela sui Graphic Novel presenta L’ultima avventura di Reginella, Le serie imperdibili #6 prosegue il ciclo ciminiano di Nonna Papera e i racconti attorno al fuoco, con altre tre belle storie e con varie chicche intriganti tra i contenuti extra: raccomandato 😉

Pubblicazioni_Disney_ott-nov_2022_26Dulcis in fundo, a cavallo tra ottobre e novembre sono usciti anche Mickey Mouse – Le grandi storie di Floyd Gottfredson vol. 7, Don Rosa Library Deluxe vol. 10 – che termina l’edizione cartonata dell’omnia dedicata al cartoonist del Kentucky – e Complete Carl Barks Library voll. 5-6-11: la creme della creme degli autori disneyani, insomma, in edizioni lussuose ed eleganti. Io ho già tutto e non cedo al fascino delle nuove edizioni, ma il discorso è sempre lo stesso: se a voi mancano, è una buona occasione per approfondire la loro conoscenza.

Ok, direi che è tutto.
A presto!