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Cosa accade nell’editoria a fumetti italiana?

1 Agosto 2017
Qualcosa si muove sotto le copertine dei fumetti. Editori che nascono, che crescono, che cambiano. Gli equilibri di potere variano, si adeguano. Mutamenti progressivi segnati da alcuni strappi: ne sono esempio Shockdom, che si prepara a lanciare progetti ambiziosi e trasmediali intrecciando fumetto e videogiochi; o Editoriale Cosmo che piano piano ha allargato l’offerta di prodotti di importazione con ristampe di materiale italiano, classici del fumetto americano e francese (con l’acquisto dell’etichetta Nona Arte precedentemente affiliata a ReNoir) e ora amplia definitivamente il parco di produzioni originali creando un proprio Universo fumettistico nato intorno al Battaglia creato da Recchioni e

Qualcosa si muove sotto le copertine dei fumetti. Editori che nascono, che crescono, che cambiano. Gli equilibri di potere variano, si adeguano.

Mutamenti progressivi segnati da alcuni strappi: ne sono esempio Shockdom, che si prepara a lanciare progetti ambiziosi e trasmediali intrecciando fumetto e videogiochi; o Editoriale Cosmo che piano piano ha allargato l’offerta di prodotti di importazione con ristampe di materiale italiano, classici del fumetto americano e francese (con l’acquisto dell’etichetta Nona Arte precedentemente affiliata a ReNoir) e ora amplia definitivamente il parco di produzioni originali creando un proprio Universo fumettistico nato intorno al Battaglia creato da Recchioni e Leomacs.

Ancora, ci vuole poco a leggere i segni di una lenta ma progressiva ricerca di nuovi assetti e nuove possibilità come da qualche anno per Sergio Bonelli Editore, tra nuove testate, nuovi formati, nuove idee di pianificazione (dai tempi più stretti dall’ideazione alla pubblicazione della miniserie dedicata a Cico o all’uscita “stile Netflix” in contemporanea di tutti gli albetti della miniserie di Groucho). Soprattutto  sarà da seguire la gestione dei progetti extrafumettistici dopo la riacquisizione dei diritti di sfruttamento di Dylan Dog e dell’universo di Nathan Never, che lasciano immaginare che Monolith non sarà l’unica incursione dell’editore milanese sullo schermo (grande o piccolo che sia)

Ci sono anche cambiamenti nati dalla volontà di andare oltre il proprio comodo orticello, come la nascita della nuova linea editoriale BeccoGiallo dedicata ai fumetti di fiction, per un editore che è nato e cresciuto con opere di denuncia, di ricostruzione storica o di cronaca.

Poi ci sono novità che nascono da una rottura, come l’abbandono da parte di Igort della Coconino, la casa editrice da lui fondata, che ha prodotto due effetti il cui peso nell’equilibrio editoriale di cui parlavamo all’inizio, non sarà certo ininfluente.

Da una parte una nuova stagione per Coconino Press – Fandango, che si è affidata a un direttore editoriale proveniente dal fumetto indie come Ratigher: sarà interessante scoprire la nuova linea editoriale, da quali autori e da quale spirito sarà animata. Come espresso dallo stesso Ratigher, tra le motivazioni che guideranno la ricerca e la produzione di nuove opere potrà esserci la loro spendibilità dal punto di vista crossmediale. Volendo tirare a indovinare, non escluderei un connubio sempre più stretto  tra fumetto (Coconino) e cinema (Fandango).
Sicuramente fin da ora si può apprezzare la volontà di trovare una via più fresca per le comunicazioni editoriali, come emerge dall’annuncio del primo agosto sotto forma di fumetto:

Coconino Press Ratigher Ragazzine
(clicca per ingrandire)

attraverso il quale veniamo a conoscenza dei nuovi confini entro cui si muoverà l’editore, dalla maggiore attenzione ai webcomics alla diversificazione di formati e prezzi fino al ritorno del formato rivista.

L’altra conseguenza importante del divorzio di cui abbiamo detto è stata la nascita del nuovo progetto editoriale di Igort, la Oblomov Edizioni, che fin dai primi annunci sembra pronta a portare sotto la nuova etichetta autori che hanno fatto la fortuna di Coconino, da David B. a Baru, da Clowes a Fior e di nuove strategie editoriali come testimoniato dall’accordo con Tunué.
Ma c’è un altro elemento assolutamente da non tralasciare: Oblomov segna l’ingresso di La Nave di Teseo di Elisabetta Sgarbi nel fumetto.
Ingresso che non si è limitato alla partecipazione del nuovo soggetto editoriale ma anche all’acquisizione del marchio Baldini e Castoldi e quindi di una rivista storica come Linus. Una acquisizione e un ingresso nel mercato da edicola che sembra stranamente sospetto a chi ha seguito con interesse la serie di post di Igort sulla sua pagina Facebook dedicati alla progettazione di un nuovo modello di fumetto popolare: che per Baldini e Castoldi questo sia un gradino verso la definizione di un nuovo progetto in tal senso?

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https://www.facebook.com/igor.tuveri.7/posts/10156329994468539

 

Lucca Comics 2017 sarà probabilmente l’occasione per fare il punto della situazione su questi movimenti e sugli spunti di riflessione che ne possono nascere, per toccare con mano nuove o diverse realtà e poter spettegolare sulle prossime a venire.

Ettore Gabrielli

Ettore Gabrielli

Classe 1977, toscano, programmatore. Ha scritto articoli per Kaos (Nexus Editrice), Rumore, Anteprima (PAN), ComicSoon (Tespi) e ComicUs.it. Nel 2009 ha pubblicato il libro-intervista Lezioni di fumetto: Corrado Mastantuono (Coniglio Editore), ristampato nel volume Cargo Team (Editoriale Cosmo). Ha co-condotto il programma radiofonico Bar Shibuya per Radio Diffusione Pistoia. Nel 2002 fonda Lo Spazio Bianco, magazine dedicato al fumetto tra i più longevi e seguiti in Italia, di cui è tuttora direttore editoriale e per cui ha scritto centinaia di articoli e condotto svariate interviste. Ha collaborato con alcune delle principali manifestazioni fumettistiche in Italia come Napoli Comicon, BilBolBul di Bologna, Treviso Comic Book Festival, Romics oltre che con realtà come Italia Wave, Fumo di China, Radio Cusano, lo Spine Temporary Small Press Bookstore di Bari e tante altre. Nel 2021 ha fatto parte della giuria dei Lucca Comics Awards.

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