
Lucca 2019: guida agli acquisti
Torna il consueto appuntamento su questo blog della guida agli acquisti per le novità in uscita durante Lucca Comics 2019. L’idea non è quella di proporre tutto lo scibile delle pubblicazioni, ma una selezione parziale effettuata secondo i miei gusti. Nel caso dimenticassi qualcosa di “grosso”, potrete farmelo presente nei commenti al fine di rendere la lista ancora più esaustiva.
Un’ultima notazione: ho inserito alcune uscite di poco precedenti a Lucca per via della loro (a mio avviso) enorme importanza. Tutte le uscite risultano annunciate, salvo ritardi editoriali.
Per le autoproduzioni, vista l’ovvia mancanza di annunci, vi invito a fare un bel giro per il Borda Fest, vero e proprio festival nel festival, che riserva sempre delle grandi sorprese. Iniziamo:
001 Edizioni/Hikari

Lost World e Metropolis di Tezuka Osamu
Due fra le più importanti opere giovanili del dio dei manga, una sorta di brodo primordiale pregno di sperimentalismo di ciò che costituirà la base del manga come lo conosciamo.

Ho ucciso Adolf Hitler e altre storie d’amore di Jason
Sono ormai anni che ho scoperto questo grande autore e da sempre mi sono chiesto come mai esistesse questo enorme buco nel mercato fumettistico italiano. Dopo alcuni assaggi con la defunta Black Velvet, è giunta l’ora di far scoprire a tutti chi è Jason. L’opera che attendo di più in assoluto in questo periodo.
Andrax di Jordi Bernet
Fantasy di stampo classico. Non penso lo acquisterò, viste le altre priorità di lettura, tuttavia stiamo parlando di uno dei più grandi disegnatori di sempre. Per qualcosa di più consistente e divertente dell’autore, che invece dovreste recuperare al più presto, potete leggere quel bel mattone nero che è Torpedo.
Edizioni BD/J-Pop
I fiori del male di Kamimura Kazuo
Volume autoconclusivo dell’autore, con oltre 700 pagine. L’opera è incentrata sul mostrare la crudeltà e il sadismo di un uomo di potere, con la tipica eleganza che contraddistingue il tratto di Kamimura.
Verso la terra di Takemiya Keiko
Sarà disponibile il cofanetto di quest’opera fantascientifica dell’autrice del Poema del vento e degli alberi. Non so cosa aspettarmi da questa serie, ma mi affascina a pelle per via della sua somiglianza di tematiche con Matsumoto Leiji, altro autore che apprezzo molto, per cui sono curioso di leggerla.
Canicola
Negri gialli e altre creature immaginarie di Yvan Alagbé
Altra opera nell’olimpo delle mie personali attese di questa edizione lucchese. Non solo per l’importanza fondamentale e attualissima delle tematiche proposte, ma anche per la grandezza fuori scala dell’Alagbé disegnatore, che è davvero un farmaco per gli occhi.
Gli sprecati di Michelangelo Setola
Non vorrei dirvi la stessa cosa, ma anche qui vale lo stesso: abbiamo dei contenuti di forte valenza politica e umana, con i disegni di Setola che sono una meraviglia. Non trascuratelo.
Diana sottosopra di Kalina Muhova
Mi sono innamorato del tratto di Kalina Muhova nel bellissimo Sofia dell’oceano. Qui pubblica come autrice unica un libro nella collana per bambini.
Coconino Press
Bad Gateway di Simon Hanselmann
Proseguono le avventure di Megg e Mogg, stavolta senza Owl, a seguito della sua fuga di casa. Dopo il meraviglioso nichilismo ed autolesionismo dei precedenti volumi Megahex e Special K, Coconino pubblica una nuova raccolta di Hanselmann, che sarà anche ospite della fiera. Qui potete trovare un buon riassunto, e qui un’ottima analisi, se siete curiosi di saperne di più.
Tomino la dannata vol. 4 di Maruo Suehiro
Inserisco questo volume nella lista in quanto novità e poiché Maruo, uno dei più grandi maestri del fumetto giapponese, dal tratto assolutamente unico, sarà ospite in fiera con tanto di mostra a Palazzo Ducale. Qualora invece siate nuovi all’autore, vi consiglio di dirigervi su altri lidi, sempre in casa Coconino, in particolare credo sia un ottimo approccio La strana storia dell’isola panorama (autoconclusivo) o il Vampiro che ride.
Clyde Fans di Seth
Fumetto attesissimo, per me uno dei più attesi, in versione integrale da circa 500 pagine. Probabilmente l’opera magna di Seth, che promette postmodernismo tanto bollente da squagliare le mani. Leggiamolo insieme, vi consiglio davvero di non trascurarlo.
Momenti straordinari con applausi finti di Gipi
Nuovo attesissimo titolo di Gipi.
Enrico di Marco Taddei e Simone Angelini
Nuovo spin-off dell’universo di Anubi, che ormai è un vecchio compagno che si ripresenta ad ogni edizione lucchese. Qui una mia analisi su Anubi, di certo uno dei fumetti italiani più importanti degli ultimi anni.
Joe Galaxy di Massimo Mattioli
Opera che potete già acquistare in libreria o fumetteria, ma che andava menzionata obbligatoriamente. Semplicemente per me la più bella uscita del 2019. Se non avete ancora scoperto il genio di Mattioli, fatevi il favore di buttare tutto e costruire una libreria su misura per i pochi fumetti in volume dell’autore che potete reperire in giro.
La musica di Marie di Furuya Usamaru
Altro titolo che potete già acquistare. La collana Doku, di cui fa parte, ha sorpreso con molti titoli, ma questo è certamente da tenere maggiormente in considerazione. La musica di Marie è uno dei più importanti manga di Usamaru Furuya, che permette di apprezzare l’autore in un’opera di ampissimo respiro. Qualora foste interessati all’autore, vi consiglio di correre prima di tutto a recuperare l’adattamento de Lo squalificato di Osamu Dazai (in tre volumi) di Furuya.
Dynit
Visione d’inferno di Hino Hideshi
Edito in origine per l’editore Telemaco, Visione d’inferno è il secondo titolo che attendo di più da questa edizione lucchese. Hino è per me il maestro assoluto del manga horror, che esce totalmente dai ristretti schemi del genere e crea qualcosa di impareggiabile. L’opera è una serie di racconti legata alla produzione di un pittore folle che ama dipingere col sangue; vi consiglio di recuperare inoltre Bug Boy dello stesso autore.
Eris Edizioni
Prison Pit di Johnny Ryan
L’evento editoriale dell’anno, per arditezza e follia di proporre l’opera in volume unico. Eris pubblica in edizione integrale il corpo contundente di uno più seminali fumetti dell’underground americano. Botte, violenza, squartamenti: un’opera da leggere tutto d’un fiato, che parla con la semplicità tagliente di un coltello e che vi lascerà grondanti di sudore e pieni di euforia. L’effetto è catartico, una liberazione di tutto lo schifo e le fantasie perverse adolescenziali che fermentano dentro. Se avete apprezzato le opere di Spugna è ora di conoscere il suo vero padre.
Visa transit di Nicolas de Crecy
Non so cosa cosa aspettarmi da quest’opera. È semplicemente un nuovo de Crecy, autore che ha sempre molto da dire.
Goen
La canzone di Apollo di Tezuka Osamu
Lessi questo volume in francese nell’edizione Kana, tanto era l’interesse suscitato in me dalla storia. Alla fine dei conti si è rivelata una buona opera di Tezuka, non nel novero delle migliori, ma di certo qualitativamente superiore ad alcuni volumi singoli che si possono trovare in libreria.
Hollow Press
Storto storto storto di Danilo Manzi
Nuova opera di Danilo Manzi, uno dei giovani autori italiani che più apprezzo in assoluto. Ogni suo fumetto riesce a lasciarmi a bocca aperta nel mare catramoso delle sue matite che delineano pelli e corpi che si possono sentire al tatto accarezzando le pagine dei suoi volumi. Infetto fu uno degli esordi più convincenti degli ultimi anni. Qui potete leggere la mia recensione e invece qui parlo di Sintomi del buio.
Baby in the boneyard di Jesse Jacobs
Altra opera di Jacobs per Hollow press, che sarà ospite dell’editore in fiera. Poco da aggiungere: Jacobs è ormai un gigante del fumetto underground americano. Qui la mia recensione di Safari Honeymoon, opera con cui vi consiglio di approcciare l’autore, qualora non lo conosceste.
La gameti di David Genchi
Opera sensazionale di David Genchi, finora fra le mie letture preferite del 2019. Genchi declina la relazione di coppia, e in generale il conflitto quotidiano del macro e micro cosmo che è sale dell’esistenza, in una vena horror, splatter, gore, totalmente corporale, una materia viva in cui sporcarsi le mani. Ciò che sorprende è la consapevolezza chirurgica nell’utilizzo formale della tavola a fumetti, che risulta tanto inaspettata quanto gradita in un’opera simile: Genchi usa il fumetto come un vero Maestro.
Indipendent Comics
Pianoterra di Simone Angelini
Autoproduzione di Simone Angelini, disegnatore di Anubi, Malloy, Quattro vecchi di merda, Storie brevi senza pietà e altre storie brevi e senza pietà. La descrizione è ermetica, si parla di western in ascensore in 32 pagine; vista la fiducia che ripongo nell’autore non posso far altro che segnalarvi questa sua follia.
Nona arte
Lo zoo pazzo di Mario Gomboli e Massimo Mattioli
Edizione integrale per l’opera di Gomboli e Mattioli apparsa anche sul Corriere dei Ragazzi. Domande assurde poste ad animali con risposte logiche e grottesche. Una piccola perla del fumetto per ragazzi, se poi c’è di mezzo Mattioli, ricordate cosa vi ho detto sopra: prendete tutto.
Edizioni NPE
Trilogia shakespeariana di Gianni De Luca
Gianni De Luca è uno dei più grandi maestri del fumetto italiano, che ha ispirato generazioni di autori a venire e inventato un modo di declinare il fumetto assolutamente rivoluzionario e legato al linguaggio del teatro. La sua cifra fumettistica è peculiare e contaminata, e la sua trilogia Shakespeare, insieme (ma forse più del Commissario Spada) è un acquisto forzato.
Oblomov Edizioni
Celestia di Manuele Fior
Ritorna Manuele Fior, a mio avviso il più grande maestro internazionale di fumetti (assieme a Lorenzo Mattotti) di cui possiamo attualmente vantare. L’opera è divisa in due volumi, collegata all’universo dell’Intervista e l’autore ci lavora da parecchio tempo. È certamente il fumetto italiano che più desta il mio interesse da ormai qualche anno. Qui trovate una mia intervista all’autore svolta a Lucca nel 2017.
Alack Sinner di Carlos Sampayo e Jose Munoz
Oblomov sta ristampando in versione di lusso il più grande classico del fumetto hard boiled. Lo segnalo poiché Alack Sinner è fra i miei fumetti preferiti di sempre, per cui se doveste scegliere un solo libro da portare via dalla fiera, non avrei dubbi nell’indicarvelo.
Sergio Bonelli Editore
Tex l’inesorabile di Mauro Boselli e Claudio Villa
Non leggo Tex, a parte qualche texone ogni tanto (Magnus, Buzzelli, Bernet, Breccia…). Questo è certamente l’evento di punta dell’anno a tema tizio che dice “Peste!” o cose imbarazzanti simili. Ironia a parte, Claudio Villa, con le sue cover di Dylan Dog in particolare, ha plasmato il mio immaginario horror da ragazzino, e Boselli è sinonimo di sceneggiature solide. Come si suol dire, this is not my cup of tea, ma vale certo la pena segnalarlo.
Tabularasa
Mister Morgen di Igor Hofbauer
Mea culpa: non conoscevo Hofbauer, nè tantomeno questo suo fumetto d’esordio. Vi basterà consultare qualche tavola per restare fulminati (come è successo al sottoscritto). Per me è la scoperta inaspettata di questa edizione. Andate a sfogliare questo volume, perché promette dinamite pura.