Zio Paperone #202

Zio Paperone #202

Zio Paperone #202, dedicato quasi interamente ai gatti con storie di Al Hubbard e Romano Scarpa

zio_paperone202Questo numero, in edicola fino alla metà di agosto, è dedicato interamente ai gatti. La stella è il dinamico Al Hubbard, il disegnatore padre di Paperoga, nonché espertissimo disegnatore di felini. Nel sommario anche una storia del maestro Romano Scarpa.


Il numero di luglio 2006 può essere considerato nella media soprattutto se confrontato con il prossimo che presenta un trio di punte di tutto rispetto: Carpi-Scarpa-Rota. Andiamo, però, con ordine e concentriamoci sul 202. Come già successo in altre occasioni, ZP 202 è un numero tematico (formula già sperimentata nella seconda metà degli anni novanta sul mensile Paperino) con i gatti – come detto – come filo conduttore.
Dei gatti parlano i due articoli principali di Luca Boschi e Alberto Becattini: il primo introduce il numero, mentre il secondo presenta Romeo e la debacle dell’accalappiagatti disegnata da Al Hubbard. Ed è proprio Hubbard la vera star del numero: è infatti presente con altre due storie, su testi di Dick Kinney, Paperoga amante dei gatti e Zio Paperone e la grande corsa: in entrambe troviamo il solito Paperoga, sempre volenteroso ma puntualmente disastroso, prima alle prese con Malachia ed i suoi amici gatti, poi capo meccanico della scuderia dello zio Paperone. Proprio a queste due storie, ricche di gag e con un ottimo ritmo narrativo, Rota dedica copertina e quarta di copertina di questo mese.
Il numero, però, presenta anche due belle e lunghe storie: Paperetta Yé-Yé e i gatti indossatori, di Romano Scarpa per le chine di Giorgio Cavazzano, con Paperetta giornalista per lo zio Gedeone de Paperoni e catapultata, inconsapevolmente, in un’indagine spionistica. Segue Paperino – Un compleanno da dimenticare, una delle migliori storie della coppia Pat e Carol McGreal, splendidamente illustrata da Cesar Ferioli ed introdotta da un breve articolo di Boschi che traccia un breve resoconto degli incontri tra Paperino e Topolino, le due star di casa Disney. L’unico difetto rilevabile in quest’ultima storia è Topolino in calzoncini corti.
Il numero è completato da Paperino Fellini dei felini, storia breve di Paul Halas e Don Averall per i disegni di Daniel Branca, e Paperoga – Un problema di apertura, di Stefan Petrucha per i disegni di Wanda Gattino (per restare in tema con il numero). L’artista, che ha graficamente un evidente debito nei confronti del compianto Daniel Branca, col quale ha collaborato per alcuni anni, è introdotto da un breve articolo di Beccattini. Le storie si basano soprattutto sulle gag (principalmente la prima) e sugli equivoci (la seconda): se nel caso di Fellini dei felini non può essere considerato un difetto, nella seconda Petrucha utilizza Paperoga nell’insolito ruolo di paladino dei più deboli, anche se calato in tale ruolo da un piccolo equivoco iniziale. Probabilmente, in questo ruolo, sarebbe andato meglio Sgrizzo Papero, fenomenale personaggio ideato da Scarpa, ma forzatamente scartato a causa della chiusura della Egmont da parte di personaggi non barksiani (uniche eccezioni Paperoga, per il suo seguito, e Brigitta quando disegnata da Scarpa).
In conclusione la pin-up di Don Rosa, dedicata questa volta a Paperino e il tesoro delle sette città: anche in questo caso l’invito del cartoonist è sempre il solito: “Dov’é il D.U.C.K.?”


Riferimenti:
Paperino e il tesoro delle sette città: scheda I.N.D.U.C.K.S.
Al Hubbard su wikipedia in italiano: Al Hubbard

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