Gli albi di agosto e settembre del mensile di Zagor sono, di fatto, due numeri già entrati nella storia del personaggio. Il merito è, senza dubbio, di Moreno Burattini che nella doppia veste di sceneggiatore ed editor della testata, ha dimostrato a più riprese di avere il coraggio di proporre innovazioni e cambiamenti per il personaggio più classico – assieme a Tex – della SBE, sia dal punto di vista editoriale che da quello narrativo (Darkwood Novels e Le Origini).
Anche in questa occasione Burattini si muove su questo doppio binario e decide di far debuttare per la prima volta sulla storica collana Zenith Gigante un’autrice, Anna Lazzarini, affidandole le matite di una storia da lui scritta per certi aspetti lontana dal canone avventuroso classico di Zagor e che lo coinvolge da un punto di vista sentimentale.
I disegni di Lazzarini – che già si era cimentata con l’eroe nel secondo albo delle Darkwood Novels – hanno un tratto assolutamente contemporaneo, vicino a quello stile oggi ampiamente diffuso che fonde insieme influenze manga con una linea chiara tipicamente europea. Un segno, insomma, completamente all’opposto rispetto alla più tradizionale “scuola ferriana” che continua a riscuotere apprezzamenti tra i lettori di Zagor. Ma Burattini, che negli ultimi anni in più di una occasione ha affidato il personaggio che cura a disegnatori dagli stili tra i più variegati, da supervisore attento ha capito che la cifra stilistica della disegnatrice era la più adatta per illustrare una storia che si diverte nel mettere alla prova e a sovvertire alcune regole del fumetto seriale, salvo poi confermarle per riconoscerne la validità. Tutto questo senza nulla togliere a una trama che all’azione accompagna passaggi lirici e tragici e che ha il pregio di mostrare come anche in un fumetto d’avventura l’assurdità e la casualità possono irrompere in una esistenza per colpa del più banale dei criminali e non necessariamente per mano di un arci-villain che metta in piedi il più astruso dei piani.
Abbiamo parlato di:
Zagor #685-686 (Zenith Gigante #736-737) – Una ragazza in pericolo/Yellow Rocks
Moreno Burattini, Anna Lazzarini
Sergio Bonelli Editore, agosto/settembre 2022
96 pagine, brossurato, bianco e nero – 4,40 € cad.
ISSN: 977112253400100736 – 977112253400100737
Zagor Darkwood Novels #2 (Burattini, Lazzarini)
Maurizio Mancini
11 Settembre 2022 a 07:28
La vostra analisi è stimabilissima,i tentativi che Moreno Burattini fa per “rinvigorire”la testata,altrettanto.Non è facile conciliare le legittime aspettative dei lettori di Zagor,sia dei cosidetti “integralisti “e sia degli”innovatori”.In medium stat virtus,mi pare il messaggio di Burattini.Vedremo,un saluto alla redazione.
David Padovani
13 Settembre 2022 a 15:31
Grazie per il tuo messaggio, Maurizio. Come è facile desumere dalla mia analisi, anche io penso che il lavoro portato avanti dal curatore di Zagor sia degno di lode. La costante operazione di innovazione e cambiamento portata avanti in questi anni spesso si scontra con un integralismo da parte dei lettori che denota una incomprensibile chiusura di orizzonti. Lettori che, sugli albi della SBE, hanno avuto disegnatori come Trigo, Tacconi, Roi, Micheluzzi e scrittori come Berardi e Sclavi e che non sanno digerire più nulla.
Maurizio Mancini
14 Settembre 2022 a 09:40
Ciao,David.Non è semplice per un lettore cogliere i parallelismi che “un soggetto”,in questo caso di Zagor,può avere con la nostra vita reale,da te illustrati con maestria.E’ vero,la nostra vita può essere sconvolta da avvenimenti estemporanei.Tuttavia ho comprensione per tutti i lettori,come te del resto:la nona arte ha “bisogno”di tutti.👋