Quale concetto migliore per esaltare l’inventiva di un artista? Quale tema più liberamente interpretabile dello spazio bianco può esistere, a parte forse il suo opposto, l’oscurità?
Per questo abbiamo dato vita a uno spazio dove gli autori possano dare forma alle proprie idee e interpretazioni e, allo stesso tempo, a una piccola celebrazione del nostro sito, che intorno al concetto di “spazio bianco” è nato e che vedeva nel contorno vuoto delle vignette un non-luogo “dove i fumetti sono tutti uguali”.
Ospite di questa puntata è Yuri Petrilli con la sua illustrazione “Come un indigeno al museo”. Buona visione.
Come un indigeno al museo
“Il protagonista vaga per il museo, alla ricerca di qualcosa in un ambiente a lui sconosciuto. Intende così Lo Spazio Bianco, opera di arte contemporanea, come un oggetto sacro, una divinità a cui non sa ancora come rivolgersi anche per via della differenza linguistica.
Allo stesso tempo la figura dell’indigeno si potrebbe interpretare come il protagonista di una performance artistica. è quindi l’artista stesso ad interpretare un ruolo per entrare in intimità con l’opera” – Yuri Petrilli
Yuri Petrilli
Un diploma di grafico pubblicitario e uno all’accademia internazionale di Comics. Lavora da dieci anni in pubblicità come grafico e illustratore.
Ha pubblicato da poco una autoproduzione di Poesie a fumetti sul tema della pioggia.
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