X-Men: Vitamorte, scritto da Chris Claremont e disegnato da Barry Windsor-Smith, racconta due tasselli importanti della vita di Tempesta: la perdita dei poteri e la successiva presa di coscienza riguardo il proprio ruolo nel mondo da persona comune.
Il volume in questione raccoglie le due storie intitolate Vitamorte e Vitamorte II comparse in origine su Uncanny X-Men #186 (ottobre 1984) e #198 (ottobre 1985), a un anno di distanza l’una dall’altra, ma che a tutti gli effetti formano un dittico unico con protagonisti Ororo e Forge, suo alleato-amante ma anche responsabile dell’invenzione del macchinario che ha privato Tempesta dei suoi poteri.
Claremont riesce a donare una parvenza di realtà a tutti i personaggi, facendo emergere dai dialoghi emozioni totalmente credibili e mettendo in scena tematiche di peso, come l’odio per il diverso, l’amore burrascoso e soprattutto il confronto con se stessi e l’accettazione delle proprie debolezze.
I disegni di Windsor-Smith riescono ad esprimere qualsiasi sensazione, passando da volti carichi di sofferenza e amarezza a corpi slanciati nell’atto di colpire. Memorabili infatti le pagine della discussione sotto la pioggia tra Tempesta e Forge, rese ancora più magnificenti dall’edizione in formato gigante del volume.
X-Men: Vitamorte è un volume che inquadra un periodo duro ma indimenticabile per tutti i mutanti, attraverso temi ben approfonditi e disegni stupefacenti.
Abbiamo parlato di:
X-Men: Vitamorte
Chris Claremont, Barry Windsor-Smith
Traduzione di Pier Paolo Ronchetti
Panini Comics, dicembre 2018
80 pagine, cartonato, colori – 20,00€
ISBN: 9788891240903