di AA VV
Panini Comics, mag. 2007 – 96 pagg. col. bros. – 3,50euro
Questa volta è il turno di X-Factor di essere coinvolti nelle vicende narrate in Civil War ed esprimere un punto di vista sull'Atto di registrazione dei supereroi. Peter David manifesta piuttosto chiaramente la sua posizione sfavorevole alla registrazione, che a sua volta riflette quale possa essere la sua idea sui diritti civili (di cui la registrazione è una evidente metafora). Buoni dialoghi, humor nero e disegni efficacemente tenebrosi di Dennis Calero per un episodio che non risente troppo dei meccanismi narrativi un po' forzati tipici dei crossover. Il coinvolgimento dell'albo con l'evento Marvel più chiacchierato degli ultimi anni termina qui. Infatti in New X-Men assistiamo alle reazioni a un doloroso lutto connesso piuttosto con le conseguenze dell'”M Day”. I giovani mutanti scritti dalla copia Kile/Yost e disegnati dall'astro nascente Paco Medina piangono molto ma dicono poco. Niente di male perché l'episodio è ugualmente gradevole, con una pesante influenza degli stilemi narrativi introdotti da Claremont, a cominciare dalle didascalie che forniscono una sorta di carta d'identità dei personaggi principali quando entrano in scena. Seguono gli Exiles, pessimamente disegnati da Jim Calafiore, che vanifica anche l'interessante recupero sceneggiato da Tony Bedard di un personaggio che circa quindici anni fa ebbe un certo successo anche da noi. Chiusura per i superficiali ma accattivanti Astonishing X-Men di Whedon e Cassaday, che è sempre un gran disegnatore anche quando usa più il mestiere che il suo talento, come in questa occasione. (Paolo Garrone)