Bentornati, come state? Passato bene il Natale?
Io nei giorni scorsi sono stato a un corso di click baiting organizzato da Il Tirreno, vero e proprio antesignano del genere. Spero che si vedano i frutti già da questo articolo dal titolo e dalla “civetta” pacati e amabili!
Ma perché questo gancio così polemico (e, ve lo anticipo, fuoriviante)? Per affrontare un tema che mi sta molto a cuore: come interagire con i mazzi che si trovano in rete!
Sto parlando di quei mazzi protagonisti di video fantasmagorici, che vantano percentuali di vittoria a due, ma che dico due, a tre cifre; quei mazzi che vengono presentati in pompa magna in video un tanto al chilo – basta seguire qualche social in inglese e potete arrivare a una decina di mazzi rivoluzionari alla settimana, protagonisti di sequenze apparentemente infinite di vittorie, di combinazioni bellissime, di cubi a 8 per volta finché non diventano dispari.
Che non lo vuoi provare uno di quei mazzi tanto forti? Le carte le hai tutte, a vederlo giocare sembra girare da solo: questi saranno i cubi più facili della tua vita.
Peccato che sono i cubi PERSI più facili della tua vita! Combo che non entrano, curva di costo sballata, sconfitte anche dai mazzi più leggibili e prevedibili. Che cazzo succede? Sei diventato improvvisamente una pippa a giocare?
No, nel tuo caso no. (Nel mio sì, o non sarei il Worst Snap Player Ever, ma sono piuttosto sicuro che non sia il tuo caso.)
Iniziamo però dicendo che copiare i mazzi altrui è normalissimo e se qualcuno vuol farti sentire in colpa perché non ti crei il tuo mazzo da solo, magari intagliando le carte a mano invece che usando il cellulare, digli pure di pupparti la fava (o la pucciaccia): non è compito di nessuno sindacare il modo in cui un gioco, Marvel Snap o meno, ti diverte e ti appaga.
Messa da parte questa massima di vita che spero ti accompagnerà per sempre e ti farà avere un pensiero buono nei miei confronti, andiamo a cercare di capire l’arcano.
Ci sono diversi fattori di cui devi tener conto quando usi un mazzo che trovi in rete (che sia in un video, in una diretta o su un sito specializzato) se a te non funziona come “promesso”.
Direi che questi quattro sono quelli secondo me più importanti.
Chi sta giocando è un professionista
Lo so che è un gioco e che siamo su Youtube o Twitch, ma il matusa sono IO, non tu, IO potrei permettermi di dire “signora mia, ai miei tempi si lavorava sporcandosi di fuliggine e con i calli sulle mani, dove andremo a finire!”.
Se invece hai un’età che ti qualifica come “ggiovane” dovresti sapere benissimo da solo che la maggior parte di chi resiste a creare più di tre video su di un social e arriva a portare contenuti su base quasi giornaliera lo sta facendo perché è la sua professione, o quantomeno aspira a farla diventare, o nell’ipotesi più soft lo fa comunque per una passione enorme.
Questo significa anche che, probabilmente, per quanto tempo tu giochi durante la giornata, lui gioca più tempo. Per quanta concentrazione metti nel giocare, lui ne mette di più, perché deve essere performante, deve essere bravo: è il suo lavoro essere bravo. Probabilmente il suo livello di gioco è molto, molto più alto del tuo – e non è una tua mancanza, è un altro livello, semplicemente. Non è detto che ci terresti a dover fare lo stesso – DOVER FARE, nota bene i termini. Chi vuole fare contenuti online di qualità e continuati DEVE mantenere certi ritmi e certi standard, che sia stanco, che si sia rotto di giocare quel giorno, che abbia di meglio da fare: come un lavoro. Sì, non va in miniera, grazie al cazzo, ma il tempo resta per tutti quanti una risorsa a termine.
Chi monta un video, deve venderti il video
Quanto volentieri guarderesti video di gente che esce sconfitta da tutte le partite, quanto saresti attratto da content creator che ti propongono mazzi che perdono cubi come un rubinetto rotto? È evidente, ma è anche assolutamente comprensibile e implicito, che solitamente nei video in differita vadano a finire le partite migliori, tagliando le sconfitte nate magari per distrazione, per sfortuna, le partite in cui l’avversario si ritira alla prima, le partite dove l’attesa della mossa altrui è infinita, quelle in cui il mazzo gira peggio.
Già: probabilmente, al di là che la percentuale di vincite di un professionista (vedi punto 1) sia più alta della tua, quella che ti viene mostrata è la versione migliore delle sue capacità. Non ti sta “vendendo” solo un mazzo: ti sta vendendo la sua capacità di intrattenerti, ti sta proponendo di seguirlo o di continuare a farlo, ti sta invogliando a mettere un like. Attenzione, non si tratta di cercare di fregarti, si tratta di creare engagement, di risultare accattivante, di interessarti. Anche non fosse per soldi, a nessuno piace fare contenuti per non farli vedere o leggere.
Non tutti i giocatori sono uguali
Per giocare bene a Marvel Snap non basta il mazzo e non basta nemmeno la bravura intesa come “bravura tout court”. Ognuno ha il suo stile di gioco, che può riflettersi non tanto in un singolo archetipo, ma nell’atteggiamento da tenere per giocare un mazzo. Ci sono mazzi proattivi, altri più reattivi, ci sono quelli che impostano la vittoria nei primi turni, quelli che invece se la giocano all’ultimo, quelli in cui si deve gestire la curva di costo in una precisa maniera, quelli che puntano su una sola condizione di vittoria, quelli che si adattano al momento… Ognuno è generalmente più bravo a giocare in un certi modi rispetto ad altri.
Chi fa contenuti e deve cambiare e provare tanti mazzi, ovviamente diventa anche più pratico nel gestire tanti stili di gioco diversi. Io e te che giochiamo per arrivare alle carte nuove e per divertirci, che bisogno abbiamo di continuare a giocare un mazzo finché non lo conosciamo come le nostre tasche se non ci piace e se ci fa perdere più di altri? Meglio giocare un mazzo che ci diverte – e non prendiamoci in giro, per divertirsi non dico che conti solo vincere, ma perdere sempre non diverte nessuno! Chi deve proporre dei contenuti invece gioca anche mazzi che inizialmente non lo fanno impazzire, o che non sono i suoi preferiti, e deve diventare bravo anche con quelli.
Va dove di porta il Meta
Per chiudere e ricapitolare, giocando tanto (punto 2), giocando con metodo e uno scopo (punto 1) e giocando di tutto (punto 3), un creator ha anche più facilità ad adattarsi ai cambiamenti del Meta, ad affrontare i mazzi più performanti in gioco e mantenere una media molto alta di vittorie.
Conclusione: ti stanno mentendo?
Quindi chi fa video e dirette su Twitch ti sta fregando, sta approfittando del tuo buon cuore? Amico mio, a meno che tu non sia tanto ingenuo da credere ancora che i processi di Forum siano veri, sai benissimo come me che i content creator devono fare sia informazione e divulgazione, ma soprattutto devono divertire. Lo fanno con tutte le loro conoscenze ma lo fanno al meglio delle loro possibilità. Lo fanno saltando tutte le parti noiose. Lo fa anche un Barbascura X che, per produrre un contenuto accattivante, parla di animali brutti come la merda sì, ma senza farti vedere i biologi che si appostano a giornate intere al freddo per scoprire come fanno sesso tra loro.
Quello tra chi crea contenuti e chi ne fruisce è un patto, e in questo patto ci sono delle condizioni.
La principale è che quel mazzo fighissimo che hai visto ieri sul canale Youtube, in mano tua potrà anche essere una schifezza. Non è colpa tua, non è colpa di chi lo ha proposto, men che meno è colpa mia quindi non te la rifare con me!
Quindi, quando vedi un nuovo mazzo clamoroso 85% WIN da provare, che fare?
E che ti devo dire?
Se lo vuoi fare, fallo.
Provare nuovi mazzi è divertente, è una delle componenti divertenti di Marvel Snap e sia tu che io sappiamo che continueremo a farci tentare dal mazzo nuovo molto più che da quello vecchio e affidabile.
Ma sappiamo anche che non è il caso di affezionarsi troppo ai nostri cubi, quando lo facciamo.
