Lo spillato Wonder Woman #1, edito da Panini Comics e presentato con la bella copertina realizzata da Milo Manara, raccoglie due storie: La regina e l’imperatrice (da Wonder Woman #73) e Il ritorno della Amazzoni, parte 1 (da Wonder Woman #74). Steve Orlando sceneggia un primo racconto sostanzialmente autoconclusivo, ma che allo stesso tempo dà il là al successivo arco narrativo di G. Willow Wilson: Diana racconta a due alleate un fatto del suo passato, una disavventura nella Dimensione Chi creata da sua madre Ippolita, nella quale le Amazzoni sono malvagie. L’episodio è utile per rimarcare le qualità della protagonista, su tutte la compassione, e in tal senso è definibile come un buon biglietto da visita per coloro che si avvicinano per la prima volta alla guerriera della DC Comics. Purtroppo altrettanto non si può dire per il secondo capitolo, che esplora le conseguenze delle premesse poste da Greg Rucka ancora all’inizio del Rebirth. Un nuovo lettore allora potrebbe trovarsi spaesato, anche se i redazionali compresi nell’albo fugano alcuni dubbi. Se i testi di Wilson lasciano a desiderare, tra le citazioni infilate a forza e il linguaggio stereotipato e desueto del villain, decisamente più accattivanti sono i disegni dei tre artisti coinvolti: Aaron Lopresti (che affianca Orlando), Jesus Merino e Xermanico. Sfoggiando un tratto dolce e arrotondato mettono in evidenza la bellezza di Diana e la forza del suo carattere, senza indulgere in pose sessualizzate e ammiccamenti al pubblico maschile.
Abbiamo parlato di:
Wonder Woman #1 – Prigioniera di una dimensione oscura
Steve Orlando, G. Willow Wilson, Aaron Lopresti, Jesus Merino, Xermanico, Milo Manara
Traduzione di Giuseppe Buttiglione
Panini Comics, giugno 2020
48 pagine, spillato, colori – 5,00 €
ISSN: 977203749890700001
Wonder Woman #1 – Prigioniera di una dimensione oscura (AA. VV.)
Panini Comics pubblica il primo spillato di Wonder Woman con una bella copertina realizzata da Milo Manara e ambientata a Verona.
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