di AA VV
Panini Comics, lug. 2008 – 80 pagg. col. spil. – 3,30euro
Un numero che spicca per qualità rispetto alla media di questa collana. Basta fare il nome del grande Howard Chaykin per dare la misura di cosa aspettarsi, ma non finisce lì. In apertura di albo c’é infatti uno spettacolare annual incentrato sul passato del mutante artigliato, scritto dal bravo Daniel Way (ormai un veterano di Wolverine) e disegnato dal talentuoso Kaare Andrews, già noto per Spider-Man: The Reign, che adotta un’interessante tecnica di invecchiamento delle pagine dedicate ai flashback. Uno storytelling molto movimentato, con un abbondante uso di splash-page conferisce un ottimo ritmo cinematografico alla narrazione. Andrews è quasi certamente un artista di cui sentiremo parlare in futuro. Da un giovane passiamo a un veterano, il menzionato maestro Chaykin, che ha lasciato la sua impronta in tutto il fumetto nordamericano, non solo in quello “mainstream”. Su testi di Jason Aaron, delinea da par suo una storia con poca azione e molta introspezione, in cui si allaccia un ambiguo rapporto fra il villoso mutante e un suo aguzzino, vero protagonista della storia. Il tutto senza dimenticare la continuity, che appare accantonata ma che riemerge prepotentemente nella pagina conclusiva. (Paolo Garrone)

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