Wildstorm #28

Wildstorm #28

Magic Press - Settembre 2003 - 96pp/col - 4euro

Wildstorm #28Wildstorm, dopo un periodo meno grintoso, con questo numero si riappropria a pieno merito del titolo di migliore rivista a fumetti in edicola. Tralasciando il poco convincente esperimento di Alan Moore e Jim Baike su Deathblow, in cui il genio dell’autore inglese spunta solo nel finale per una buona idea mal sviluppata, questo numero ripresenta finalmente due dei serial più amati (giustamente) dai lettori, con i rispettivi, talentuosi, autori.

Su Authority torna Mark Millar, coadiuvato dal bravo, ma lentissimo, Arthur Adams. Pur se colpito dall’isteria post-11 settembre, e rimaneggiato in alcune parti, l’episodio ripresenta la cattiveria e la sfrontatezza a cui la serie ci aveva abituati. La nuova Authority, sponsorizzata e filogovernativa, sembra avere sempre più il pallino del gioco, mentre i vecchi membri del supergruppo più “contro” della storia a fumetti sono stati sconfitti, ancora più che fisicamente, moralmente: umiliati, torturati, resi giocattoli nelle mani dei loro carnefici. Eppure non tutto è perduto, perché Midnighter, e la piccola Jenny Quantum, sono ancora in libertà. Incazzati più che mai!

Altro ritorno, gradito e invocato, è quello di Planetary, la miglior serie creata da Warren “Transmetropolitan” Ellis, e probabilmente la migliore di tutta l’etichetta Wildstorm, a cui si accompagnano gli spettacolari e precisissimi disegni di John Cassaday. Protagonisti ancora i nostri investigatori del mistero, alle prese con i famigerati Quattro (rivisitazione dei Fantastici Quattro in chiave cinica), e con le terre del sogno dei nativi australiani. Oltre alla trama principale, alcuni punti ancora oscuri nella memoria di Elijah Snow iniziano a riaffiorare, delineando il grande quadro di intrighi che avvolge la storia del mondo come la conosciamo. Certamente il fiore all’occhiello del mensile, per testi, disegni, e per quella “magia” del continuo omaggio operato dagli autori alla cultura popolare fantastica.

Il numero si chiude con la nuova storia dei Wildcats Versione 3.0. Joe Casey continua nella sua riscrittura del supereroe adattato al nuovo millennio ed al mercato globale, un tema che ha già affrontato con la precedente versione dei ‘Cats e con la sua gestione di Uncanny X-Men, e che finalmente può ampliare con maggiore libertà. Sebbene Casey continui a dare l’impressione di un autore sul punto di sbocciare completamente, ma mai veramente convincente, le storie dei nuovi “gatti selvaggi” sono interessanti e ben scritte. Ai disegni, nota di merito per Dustin Nguyen, giovane artista che di numero in numero sta migliorando esponenzialmente.

In vista della grande quantità di materiale pubblicato in USA dalla divisione DC di Jim Lee, non è difficile immaginare che Wildstorm continuerà per molto tempo a proporre materiale interessante e vario, al confine tra fumetto supereroistico e fumetto “alla Vertigo”. Con grande gioia di noi lettori.

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