“La creazione è come un uccello senza piano di volo che non volerà mai in linea retta”
Così è stata infatti la vita di Violeta Parra, artista cilena vissuta prima della rivoluzione e che ne ha incarnato precocemente gli ideali, portando avanti il valore della riscoperta e della diffusione della tradizioni, del folklore e degli aspetti meno conosciuti della sua terra.
In questo volume Virginia Tonfoni e Alessio Spataro omaggiano l'artista, figura storica fondamentale ma purtroppo oggi poco conosciuta, in occasione del centenario della sua nascita. Violeta, nata a San Carlos nel 1917, è stata musicista, pittrice, arazzista e nel 1964 è stata la prima donna latino americana ad esporre le sue opere al Museo del Louvre. Il libro racconta la sua biografia attraverso nove capitoli che ne seguono le vicende: dall'infanzia difficile trascorsa in povertà, al trasferimento a Santiago, dai primi successi al lungo viaggio attraverso il Cile, dai soggiorni europei e l'amore per Gilbert Favre fino al ritorno definitivo nel suo paese.
Ogni capitolo ha un titolo che preannuncia l'aspetto che viene approfondito ed è inquadrato da un motivo grafico che richiama l'arazzo (un omaggio a questa tecnica amata da Violeta), all'interno di un'illustrazione introduttiva a tutta pagina. A conclusione di ognuno di questi capitoli si trova una citazione particolarmente significativa di un brano musicale dell'artista, scelta dagli autori in riferimento al momento narrato.
Nel tratteggiare il ritratto di Violeta Parra, gli autori scelgono di soffermarsi su alcuni aneddoti cruciali per capire il carattere complesso della protagonista. Violeta fu irrequieta e dotata di un'inesauribile vena creativa, amante della gente e della partecipazione, ma contemporaneamente malinconica e in costante lotta per il riconoscimento del proprio lavoro: un lavoro frutto di fatica ed esplorazioni, diretto e senza compromessi.
Nello sviluppo del libro non c'è una scansione cronologica tra i vari episodi, protagonista è la visione totalizzante dell'arte e della ricerca creativa. Questa necessità in Violeta Parra fu forte al punto tale da imporsi sui bisogni della sua stessa famiglia e la spinse ad intraprendere un lungo viaggio attraverso tutto il Cile, alla ricerca delle radici del folklore campesino, in compagnia solo del suo taccuino, della matita e, in un secondo momento, di un registratore.
La sua inquietudine insieme alla sua vitale energia sono interpretate da Alessio Spataro attraverso la bicromia arancione/nero. L'alternanza cromatica è costruita con grande attenzione all'equilibrio dello sviluppo delle pagine, che lascia anche molto spazio al bianco, specialmente nell' ultima parte della narrazione. Il tratto di Alessio Spataro è vigoroso, a volte caricaturale, e rivela molto degli stati d'animo di Violeta, senza trascurare la rappresentazione della musica: le note del suo guitarròn diventano così vibrazioni visibili sulla carta.
La potenza umoristica del disegno contrasta con le immagini evocative della morte, un'ombra scura che compare spesso e sin dall'inizio del libro, come a ribadire la conflittualità presente nell' esistenza della protagonista e ad anticipare il suo tragico destino, con la morte per suicidio avvenuta nel 1967.
Alessio Spataro riesce a tratteggiare un'indimenticabile figura dell'artista, di cui emerge una prorompente genialità, e ad invitare il lettore all'approfondimento della sua conoscenza.
Nel complesso, l'ampio lavoro documentario di Virginia Tonfoni unito al talento grafico diAbbiamo parlato di:
Violeta Parra – Corazon Maldito
Alessio Spataro, Virginia Tonfoni
Bao Publishing, ottobre 2017
Brossurato, bicromia, 136 pagine – 16,00 €
ISBN: 9788865438466