Verso il sequel di Shazam, la Famiglia Addams

Verso il sequel di Shazam, la Famiglia Addams

In questa puntata, riflettori sul futuro di Shazam e della Marvel Family, il merchandise de La Famiglia Addams, i dubbi sulla durata di Avengers: Endgame e altre notizie di animazione.

Attenzione. Il seguente articolo potrebbe contenere possibili spoiler sul film Shazam

Shazam

Con l’annuncio, avvenuto nei giorni scorsi, della messa in lavorazione del sequel di Shazam, New Line e Warner Bros. hanno messo l’ipoteca su un franchise che si sta rivelando un successo superiore alle aspettative, e che potrebbe nei capitoli successivi confermarsi come tra quelli più interessanti nel giovane universo cinematografico DC Comics.
A conferma che la major vuole procedere nella stessa direzione di intrattenimento e tematiche familiari vista nel primo film attualmente nelle sale, è la scelta di affidare nuovamente a Henry Gayden il compito di scrivere la sceneggiatura, il quale potrebbe decidere anche di inserire nuovi elementi e personaggi facenti parte del mondo dell’eroe DC Comics.

Tra questi, quello più atteso è certamente Black Adam, personaggio che negli ultimi anni ha rivestito un ruolo fondamentale, soprattutto in termini di caratterizzazione, da Crisi Infinita in poi, delineandolo come uno dei più complessi e affascinanti villain nel mondo del fumetto supereroistico.
Come per Shazam, anche la genesi di Black Adam nel panorama cinematografico è stata assai tortuosa, visto che nel corso degli ultimi anni, il suo destino è stato indissolubilmente legato al progetto sempre rimandato sull’alter ego di Billy Batson, e in particolar modo nel periodo in cui a dirigere la pellicola era stato chiamato Peter Segal.
Ora, con il successo nelle sale, arriva anche per il letale e complicato villain il momento di comparire sul grande schermo, cosa che inizialmente potrebbe anche avvenire in un film standalone con protagonista Dwayne Johnson, come da tempo viene annunciato.

Questa scelta però potrebbe anche venire modificata nei prossimi mesi, per alcune ragioni particolari che andiamo adesso a esaminare. La decisione della New Line di procedere velocemente con la realizzazione del sequel è legata infatti non solo a questioni riguardanti il successo al box office, ma anche e certamente al ruolo dei giovani attori coinvolti, in primis il protagonista Asher Angel, ma anche Jack Dylan Grazer, Faithe Herman, Ian Chen e Jovan Armand.

In Shazam questi attori rivestono un ruolo fondamentale nella parte conclusiva della pellicola, con la nascita di quella che i fan dei fumetti conoscono come la Marvel Family. Sfruttare questo elemento, mantenendo pressoché inalterata nell’aspetto l’età dei personaggi (a eccezione di Grace Fulton), è una delle sfide che New Line e Warner vogliono vincere, e quindi non è da escludere che le due major decidano di mettere da parte il film standalone su Black Adam, per fare esordire il villain proprio nel sequel, velocizzando i tempi.
Questa decisione, se mai sarà presa, sarebbe vincente anche per la presenza sullo schermo, assieme, di Zachary Levi e Dwayne Johnson. Il primo, in queste settimane, sta finalmente incontrando il successo meritato e si sta facendo conoscere dal pubblico oltre la serie televisiva Chuck, mentre il secondo ha un carisma presso gli spettatori innegabile, nonché una buona dose di talento recitativo, soprattutto in pellicole dove a farla da padrone sono umorismo e intrattenimento come Shazam.

Ovviamente, questo non toglie il fato che Gayden dovrà comunque mantenere una caratterizzazione di Black Adam che sappia mantenere inalterate le motivazioni e la personalità del personaggio come lo abbiamo visto in anni recenti. Questo comunque non appare essere un problema, visto il lavoro certosino fatto sul Sivana cinematografico.
Oltre a questo, è ovvio che altri fattori che andrebbero ampliati nel sequel sono la presenza della magia e l’alleanza vista nella scena dopo i titoli tra Sivana (Mark Strong) e il Dr. Mind, che certamente condurrà verso la società dei mostri del male.

Avengers: Endgame

Come noto, l’attuale e definitiva durata di Avengers: Endgame è di tre ore, decretando di fatto come la pellicola diretta dai fratelli Russo sia la più lunga tra quelle prodotte dai Marvel Studios. Proprio la durata è al centro però di alcuni interrogativi, da parte di alcuni addetti ai lavori, sul fatto che questa possa essere o meno un deterrente per una apertura record al box office americano.

Avengers: Endgame è il più lungo film della Marvel ad oggi, e la sua durata significa che ci saranno meno proiezioni per sala ogni giorno – sottolinea Rebecca Rubin su Variety – Per un film medio, i proprietari dei cinema generalmente calcolano tre ore per ogni proiezione. Ciò lascia abbastanza tempo per fare vedere i trailer pre-show prima del film, così come dare una possibilità per ripulire le sale dopo il lancio dei titoli di coda. Ma data la durata di Endgame, gli espositori stanno finanziando un’ora in più per ogni proiezione, che taglia almeno uno spettacolo ogni giorno.

Secondo Variety, la scelta messa di fronte ai proprietari delle sale sarebbe quella di compensare la perdita di tempo aumentando il numero di auditorium individuali che proietteranno la pellicola sugli Avengers, ad eccezione delle sale cinematografiche a schermo singolo. Se una catena di cinema ha 10 auditorium, metà di quelli potrebbero essere assegnati alle proiezioni della pellicola Marvel, il che significherebbe però regalare le briciole alle altre uscite primaverili. Anche per questo motivo, numerosi studios evitano di fare uscire un film nelle settimane coincidenti quello che potrebbe rivelarsi un grande successo, come in questo caso. La rivista di spettacolo comunque teorizza che anche la Disney potrebbe optare per   espandere il numero di sale. Il precedente capitolo,  Avengers: Infinity War, la cui durata complessiva era di 2 ore e 36 minuti, debuttò in 4.744 località nel Nord America, accumulando una media di 57.599 dollari dalle sale individuali.

La Famiglia Addams

La Metro Goldwyn Mayer ha annunciato una serie di nuove partnership e un vasto programma di merchandising per La Famiglia Addams, il prossimo film di animazione in CGI di cui, nei giorni scorsi, è stato diffuso il primo trailer.
Questo vasto programma riguarderà categorie di prodotti tra cui giocattoli, pentole e costumi e coprirà più di 30 partner, tra che includono Cost Plus World Market; Funko, NECA, Kid Robot, Mezco Toyz, Bradford Exchange and Sound n Light; HarperCollins; Bioworld, Fifth Sun, High Point e Rubie’s Costume Company.

La famiglia Addams è un classico della famiglia generazionale, e MGM ha la fortuna di lavorare con marchi così inimitabili che contribuiranno a portare il film a un nuovo pubblico – ha dichiarato Robert Marick, vicepresidente esecutivo per i  prodotti di consumo, della MGM – Non vediamo l’ora di consolidare questo brand come una consuetudine di Halloween per gli anni a venire.

I prodotti collegati alla pellicola arriveranno nei negozi il prossimo settembre, in vista dell’uscita nelle sale americane, prevista per l’11 ottobre.

Freeform e l’animazione

La rete televisiva americana Freeform ha annunciato, nei giorni scorsi, l’intenzione di entrare nel mondo dell’animazione, svelando una serie di progetti in fase di realizzazione.

La nostra programmazione intende ispirare, potenziare e celebrare la possibilità della cultura giovanile. Siamo al servizio di un pubblico che sta aprendo la strada e lotta per un domani più inclusivo e siamo così onorati di rappresentarli dentro e fuori dallo schermo -, ha detto il presidente Tom Ascheim.

La rete via cavo di proprietà della Disney, ha messo in cantiere due serie animate. La prima è Betches che vedrà la partecipazione come produttore esecutivo dell’attrice Emma Roberts, e Woman World prodotta dall’attrice Felicia Day.
Betches è una serie irriverente che segue tre migliori amici e compagni di stanza mentre entrano nell’età adulta a New York.  Rachel Koller realizzerà la sceneggiatura e sarà produttrice esecutiva insieme a Samantha Fishbein, Jordana Abraham e Aleen Kuperman. La serie potenziale proviene da Bunim-Murray Productions e dai produttori esecutivi Gil Goldschein, Carli Haney e Kesila Childers.
Woman World è basata sull’omonimo romanzo di Aminder Dhaliwal, e narrativamente risponde giocosamente alla domanda su come sarebbe il mondo se gli uomini si estinguessero e ci fosse soltanto una comunità di donne che si appoggiano l’una sull’altra per sopravvivere mentre cercano l’amore e l’identità nel mondo delle sole donne.

 

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