Con Van Helsing – Detective del soprannaturale continua il recupero delle opere firmate dallo scrittore e sceneggiatore Alfredo Castelli da parte di Cut Up Publishing. Le avventure di questo personaggio vengono raccolte adesso in un volume cartonato di grande pregio, curato dallo stesso Castelli con una nuova copertina realizzata da Giuseppe Palumbo. Parliamo di una brevissima serie composta da soli cinque racconti, creata insieme a Marco Barattelli e Carlo Peroni e pubblicata sul mensile Psyco edito dalla casa editrice Naka, che ospitava anche Storie dello spazio profondo di Francesco Guccini e Bonvi. Rivista non troppo fortunata, visto che chiuse nel 1970 con il sesto numero.
Nello stesso anno Marco Baratelli perse purtroppo la vita insieme alla fidanzata in un incidente automobilistico e Alfredo Castelli, di fronte a questa tragedia, non se la sentì di proseguire da solo a raccontare le storie del cacciatore di vampiri, dando così fine alla vita editoriale del personaggio.
Le cinque storie che narrano le traversie di Riccardo Van Helsing in lotta con Vlad Drakul, che lo ha trasformato in un vampiro condannandolo a una vita eterna e solitaria, si presentano come episodi autoconclusivi di genere horror mistery vecchio stampo, con una costruzione e uno sviluppo della vicenda e dei vari personaggi ancora molto acerbi e ingenui e che affondano le loro radici nei racconti di H. P. Lovecraft ed Edgar Allan Poe, ma che non per questo risultano poco interessanti.
In poche pagine il nostro eroe si trova a confrontarsi con villain del calibro di Jack Lo Squartatore, Baron Samedi e con leggende come quella del Vaso di Pandora, una varietà di situazioni che lo fa molto assomigliare al Dottor Strange della Marvel per attitudine e poteri e che aiuta a compensare una certa tendenza al didascalico dei dialoghi e una mancanza di vera continuity che forse avrebbe reso più omogenea la trama.
Molto interessante il lavoro ai disegni di Carlo Peroni, autore umoristico e dal tratto cartoonesco, che qui utilizza un interessante stile realistico che mantiene però anche alcuni tratti del suo DNA parodistico, quasi assimilabile al tratto di Bonvi. Il suo Van Helsing si allontana dalla descrizione fatta da Bram Stoker presentandosi come un individuo magro e dinoccolato, dall’aria allampanata che ben si amalgama con la notevole sperimentazione grafica cercata nella costruzione della gabbia e delle pagine. Peccato che dopo i primi due episodi Peroni cerchi di spostarsi completamente sul segno realistico con risultati poco convincenti, togliendo quella fluidità e originalità presente nella prima parte.
Il volume risulta comunque interessante, ricco di redazionali che hanno il merito di riportare alla luce un progetto fumettistico ormai dimenticato ed è consigliato soprattutto ai collezionisti di fumetto storico o vintage e ai completisti dei lavori di Castelli. Una curiosità: le storie contenute nel libro possono fregiarsi di essere state le prime a introdurre Van Helsing come personaggio autonomo, dando magari il via ai tanti progetti di cui l’iconico character è stato poi perno centrale, come ad esempio il noto film con Hugh Jackman o il manga Hellsing di Kota Hirano da cui è sono state tratte anche delle ottime serie animate. Il volume uscirà a settembre in libreria e su tutti gli store online ma è già disponibile sullo shop della casa editrice.
Abbiamo parlato di:
Van Helsing: il detective del soprannaturale
Alfredo Castelli, Marco Barattini e Carlo Peroni
Cut Up Publishing, 2022
136 pagine, cartonato, bianco e nero – 29,90 €
ISBN: 9788832218350