Variety riporta che il disastroso esordio di Valerian e la città dei mille pianeti al box office USA, con un incasso di appena 17 milioni in tre giorni, ha avuto i suoi primi effetti in borsa per EuropaCorp, la società di produzione del regista Luc Besson.
La società ha visto il prezzo delle sue azioni scendere dell'8% all'apertura delle negoziazioni stamane, arrivando a 3.54 euro (4.12 dollari) in seguito alla performance della pellicola.
Tim Westcott, analista senior della londinese IHS, ha sottolineato la rischiosa strategia del primo lancio negli Stati Uniti di un film come Valerian, che non è un franchise DC Comics o Marvel e che si basa su una IP sconosciuta al di fuori dell'Europa. Oltre agli USA, il film è uscito in Germania, Canada e Israele, ma deve ancora debuttare in oltre 100 paesi, in particolare in Francia (26 luglio) e Regno Unito (2 agosto), mentre l'uscita in Cina, dove si prevede un lancio su 9000 schermi, è stata rimandata.
Nonostante i rischi del film con Dane DeHaan e Cara Delevingne su EuropaCorp siano limitati, visto che il 90% del budget è stato finanziato con pre-vendite e investimenti azionari, c'è un bisogno disperato che il lungometraggio sia un successo in seguito alla situazione finanziaria della società, che nei primi tre mesi del 2017 ha registrato perdite equivalenti a 119.9 milioni di euro (135 milioni di dollari).
L'analista di Natixis, Pavel Govciyan, ha dichiarato che Valerian e la città dei mille pianeti dovrebbe incassare 400 milioni di dollari per giustificare la realizzazione di un sequel.